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News Quadrinet del 28 Giugno 2012 |
Pubblica Amministrazione: Dirigenti, decisioni da pubblicare online Gli enti locali sono tenuti a pubblicare le determine, cioè le decisioni dei dirigenti, sull'albo pretorio online. A chiudere l'incertezza sull'esistenza o no dell'obbligo è il decreto legge sviluppo, approvato il 15 giugno dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, infatti, punta sulla trasparenza nei rapporti economici tra Pa, imprese e cittadini e introduce una disposizione (dal titolo significativo «amministrazione aperta») che prevede la pubblicità obbligatoria su internet delle spese superiori a 1.000 euro: sovvenzioni, contributi, sussidi e compensi per servizi, incarichi e consulenze. La pubblicazione costituirebbe condizione legale di efficacia del titolo legittimante le concessioni e delle attribuzioni, vale a dire compensi per prestazioni, appalti, contributi, sussidi eccetera. La norma ha ricadute sugli enti locali. In primo luogo, ha l'effetto, implicitamente, di porre fine in via definitiva alla problematica della sussistenza o no dell'obbligo di pubblicare i provvedimenti gestionali, come le determine, che costituiscono, di fatto, il titolo per lo svolgimento di incarichi, prestazioni e forniture nell'ambito dell'ente locale e il titolo per percepire i compensi. Finora, infatti, vi è stata incertezza sull'obbligo di pubblicare le determine sull'albo pretorio informatico comunale: alcuni enti ritengono che questo obbligo normativo non sussista, non ritenendo di portata generale la sentenza del Consiglio di Stato 1370 del 2006 secondo la quale «la pubblicazione all'albo pretorio del Comune è prescritta dall'articolo 124 del Testo unico 267/2000 per tutte le deliberazioni del comune e della provincia ed essa riguarda non solo le deliberazioni degli organi di governo (consiglio e giunta municipali) ma anche le determinazioni dirigenziali, esprimendo la parola "deliberazione" ab antiquo sia risoluzioni adottate da organi collegiali che da organi monocratici ed essendo l'intento quello di rendere pubblici tutti gli atti degli enti locali di esercizio del potere deliberativo, indipendentemente dalla natura collegiale o meno dell'organo emanante». In base al decreto sviluppo, quindi, le determine che comportano impegni di spesa e in specifico quelle di liquidazione, vedrebbero al loro interno un ulteriore elemento costitutivo, ossia la necessaria pubblicazione del loro contenuto sul sito web del comune. Di conseguenza, l'ufficio di ragioneria, prima di emettere il mandato, dovrebbe verificare l'esecuzione di questo adempimento per evitare di incorrere in responsabilità. Fonte: Sole24Ore
Ministero della Giustizia: detenuti inseriti al lavoro per aiutare i Comuni In data 20 giugno 2012, il Ministero della Giustizia, l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ed il DAP (Dipartimento Amministrazione penitenziaria) hanno siglato, un accordo per dare avvio ad un programma sperimentale di attività, promosse dai Comuni, per coinvolgere i detenuti, con i requisiti di legge, nel lavoro esterno al carcere. Il programma sperimentale previsto dal protocollo si realizzerà lungo due direttrici principali. Da un lato i Comuni concluderanno accordi specifici con i Provveditorati regionali e gli istituti penitenziari per l’inserimento lavorativo dei detenuti e degli internati. Dall’altro le amministrazioni comunali promuoveranno intese con i locali Tribunali per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità e di altre attività da svolgersi presso la comunità locale. Inoltre, i Comuni si impegneranno ad individuare specifici progetti integrati per creare occasioni di sviluppo per nuove attività lavorative, così da garantire servizi aggiuntivi in favore dei cittadini in diversi settori: dalla manutenzione del verde pubblico, di particolari porzioni cittadine e di edifici luoghi di attrazione culturale, a lavori di pubblica utilità, ad attività di protezione civile. Prevista, infine, l’attivazione di un help desk dedicato ai Comuni, che servirà da ideale asse di collegamento tra il carcere e gli interlocutori esterni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Nell’area documenti Quadrinet: protocollo Anci e Ministero Fonte: dpl modena
Ministero del Lavoro: informativa del Ministro del Lavoro sulla questione "esodati" Il testo dell'informativa sulla questione degli "esodati", che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, ha letto nell'Aula del Senato martedì 19 giugno 2012. Nell’area documenti Quadrinet: discorso della Fornero in Senato del 19/06/2012 Fonte: dpl modena
INPS: pensione ai superstiti Con la circolare n. 84 del 14 giugno Il comma 5 dell'articolo 18 dispone, per l'appunto, a decorrere dal 1° gennaio 2012, la riduzione sulle pensioni ai superstiti dell’aliquota percentuale della pensione indiretta e/o di reversibilità a favore del coniuge superstite dell’assicurato o pensionato deceduto iscritto nell’ambito del regime generale dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme esclusive o sostitutive di detto regime, nonché della gestione separata ex articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995. La riduzione opera nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad età del medesimo superiore a 70 anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni. Detta riduzione è del 10% in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero La norma prevede che la decurtazione della pensione ai superstiti non opera qualora vi siano figli minori, studenti o inabili. Resta fermo il regime di cumulabilità disciplinato dall’articolo 1, comma 41 della legge n. 335 del 1995. Per quanto concerne le pensioni da liquidare in regime di totalizzazione e in regime di cumulo di periodi assicurativi, allo stato attuale, dovranno essere liquidate in via provvisoria. Fonte: dpl modena
Pubblica Amministrazione: contratti di rete nelle procedure di gara Pubblichiamo in allegato un documento base dell'AVCP, Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, per la consultazione sui contratti di rete nell'ambito delle procedure di gara. Fonte: legautonomie.it
Pubblica amministrazione: Nei municipi piani d'azione per la lotta alla corruzione Il disegno di legge anticorruzione chiama in causa gli enti locali. Il documento – approvato dalla Camera in seconda lettura e ora in attesa di tornare al Senato – contiene infatti numerose novità di grande rilievo per le realtà territoriali. I Comuni dovranno recepire nei propri statuti e regolamenti i principi dettati dalla norma, dandosi piani di azione per la lotta alla corruzione. Nelle attività più esposte al rischio della corruzione dovrà essere garantita la rotazione negli incarichi dirigenziali. Sul sito internet dovranno essere pubblicati i costi delle opere pubbliche e dei servizi, le autorizzazioni, i contributi, la scelta dei contraenti e i concorsi. Inoltre, dovranno essere pubblicati gli esiti dei monitoraggi sul rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti. I Comuni dovranno inoltre rilevare e comunicare alla Civit, che viene individuata come l'autorità anti-corruzione, i dati sugli incarichi conferiti discrezionalmente dagli amministratori. Dovranno poi verificare l'assenza di condizioni di conflitto di interessi anche potenziale nei casi in cui rilasciano al personale l'autorizzazione a svolgere altre attività professionali. Non solo: i Comuni, come tutte le Pa, dovranno evitare per tre anni di contrattare con società che hanno assunto dipendenti dell'ente che, a loro volta, avevano avuto a che fare con le società nei tre anni precedenti alla chiusura del rapporto di pubblico impiego. I municipi dovranno inoltre garantire la tutela dei propri dipendenti che denunciano casi di corruzione e malaffare. Sono immediatamente operative le disposizioni che ampliano i casi di sospensione e di divieto di candidatura degli amministratori. Coloro a cui viene irrogato il divieto di dimora sono automaticamente sospesi, così come quelli condannati – anche in primo grado – per il nuovo reato introdotto dallo stesso disegno di legge di «induzione indebita a dare o promettere utilità». E i cittadini condannati per questo reato diventano non candidabili. Il disegno di legge inoltre delega il Governo ad adottare un testo unico delle norme sulle incandidabilità e sul divieto di svolgere incarichi di governo a seguito di condanne per reati non colposi. Al di là della richiesta, sicuramente è necessario definire meglio i compiti e le attribuzioni dei segretari, risolvendo i tanti nodi non chiariti dalla legislazione. E occorre inoltre tenere conto della marcata riduzione del loro numero complessivo che si è registrata negli ultimi anni (anche se paradossalmente il collocamento dei segretari vincitori di concorso in buona parte delle regioni del Nord è stato particolarmente difficoltoso), degli effetti che saranno prodotti dalla gestione associata delle funzioni fondamentali tra i piccoli comuni e delle necessità di garantire contemporaneamente nei singoli enti il coordinamento dei responsabili e la verifica della conformità del l'attività amministrativa. Fonte: Sole24Ore
Attualità: Toscana, Il VoIp come strumento per abbattere i costi del telefono in Regione. Un risparmio del 30% sulle spese telefoniche, circa 250mila euro, pur aumentando i servizi. E' quanto ha ottenuto Questa innovazione non solo ha consentito di coprire tutte le sedi regionali, anche a Roma e Bruxelles, con servizi di comunicazione migliori e più integrati (come rubrica condivisa e messaggi in tempo reale), ma anche di realizzare un risparmio di oltre 250mila euro l'anno, pari al 30% dei costi del precedente contratto. Fino al 2010 la spesa annuale per il servizio telefonico regionale era di circa 1,1 milioni: dal giugno Nella telefonia mobile, invece, il risparmio è di circa il 26%, poco più di 20mila euro l'anno. Rossi ha scritto una lettera a tutti i direttori generali delle Asl e delle agenzie, fondazioni ed enti regionali affinché adottino tecnologie analoghe per abbattere in tutti gli uffici i costi di gestione: questo porterebbe a un risparmio stimato in circa 4 milioni. "Usare tutte le opportunità che offre la tecnologia per risparmiare mi sembra doveroso da parte di tutta la pubblica amministrazione - ha detto Rossi - In questo modo potremmo aumentare i risparmi della spesa pubblica senza penalizzare l'efficienza dei servizi". Fonte: corrieredellecomunicazioni.it
Pubblica Amministrazione: non decolla la comunicazione online Il telefono resta lo strumento preferito per “interrogare” Entrando nel dettaglio, Formez rileva che i cittadini prediligono in modo assoluto il canale telefonico (89,3%), che consente un contatto immediato e la possibilità di interagire con l'operatore. Seguono le richieste online (10%) inviate direttamente attraverso il Portale degli Italiani di Linea Amica. Molto gettonate anche le Domande & Risposte predisposte dagli esperti mentre i contatti in chat prendono sempre più piede. Ma e-mail, Faq e chat restano esigua minoranza dei canali usati per il contatto. “Il cittadino – spiega il Foremz - è alla ricerca di un servizio che fornisca informazioni (semplici o complesse) e definisca il contesto in cui inserire il problema, informandolo sulle amministrazioni competenti; che lo accompagni, affiancandolo e sostenendolo, nell'interazione con Fonte: corrieredellecomunicazioni.it
Attualità: Scuola, Profumo "Accelerare sul rinnovamento digitale" "La scuola è pronta a un rinnovamento forte e quindi è necessaria un'accelerazione". Lo ha detto il ministro dell'istruzione Francesco Profumo a Torino, a margine della presentazione di un progetto sulla sicurezza nelle scuole. Secondo il ministro, con l'invio delle tracce dell'esame di maturità via internet "abbiamo avviato un processo interessante che ha dato un primo risultato di quanto il Paese sia pronto, di quanto lo siano i ragazzi e di quanto lo sia la comunità della scuola rispetto a un'innovazione profonda". "La modalità con cui viene trasferita la conoscenza non può essere solo quella tradizionale della formazione ex cathedra. I ragazzi - ha concluso il ministro - oggi sanno trovare le informazioni, ciò che qualche volta manca loro è senso critico e capacità di organizzarle ai fini per cui devono essere utilizzate. Credo che la scuola abbia bisogno di fare una riflessione complessiva a questo proposito". Nei giorni scorsi, proprio la questione del plico telematico, aveva visto scendere in campo l'ex ministro della PA e Innovazione, Renato Brunetta, che accusava Profumo di "ingratitudine". "Il titolare dell'Istruzione si sia dimenticato di ricordare come è stato possibile tutto questo, ovvero attraverso Fonte: corrieredellecomunicazioni.it
Attualità: Ultimi giorni per l'invio delle variazioni catastali Ultimi giorni per la comunicazione della variazione catastale dei fabbricati rurali, già iscritti nel catasto fabbricati, classificati in categorie diverse dalla «A6» per le abitazioni e «D10» per quelli strumentali all'esercizio delle attività agricole. L'adempimento scade il 30 giugno 2012 (termine prorogato automaticamente a lunedì 2 luglio) come previsto dall'articolo 29, comma 8 del decreto legge 216 /2011, convertito con modificazioni nella legge 14/2012. Purtroppo, però, manca il decreto attuativo del ministero dell'Economia che doveva essere emanato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge 44/2012 (termine scaduto il 25 Giugno 2012) con il quale devono essere stabilite le modalità di inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità fermo restando il classamento originario degli immobili a uso abitativo. L'adempimento riguarda esclusivamente i fabbricati rurali già iscritti nel catasto fabbricati; il problema non si pone per quelli ancora annotati in mappa nel catasto terreni per i quali il vero e proprio accatastamento dovrà essere eseguito con la procedura Docfa entro il prossimo 30 novembre. Questa variazione catastale non ha alcun riflesso ai fini dell'imposta municipale ma riguarda il passato e cioè l'imposta comunale in quanto è necessaria per mettersi al riparo dall'orientamento della Corte di cassazione secondo cui la natura di fabbricato rurale (che ai fini dell'Ici godeva l'esenzione assoluta) era condizionata dalla classificazione catastale «A6» per le abitazioni e «D10» per i fabbricati strumentali. Addirittura questo principio aveva trovato una copertura legislativa nell'articolo 7, commi 2 bis e seguenti del Dl 70/2011. Questa disposizione è stata poi abrogata, però con effetto dal 1° gennaio 2012. Quindi per il passato i comuni sono in qualche modo legittimati ad accertare l'imposta comunale per quei fabbricati iscritti nel catasto urbano ma in categorie diverse da quelle invocate dalla Corte di cassazione. Da qui l'opportunità di procedere alla variazione catastale entro il 2 luglio 2012. Peraltro, il quadro normativo è delineato anche nella circolare ministeriale 3/DF del 18 maggio 2012, capoverso 7.3. Le modalità per la presentazione all'agenzia del Territorio delle variazioni catastali sono state stabilite con il decreto del ministro dell'Economia e delle finanze 14 settembre 2011; inoltre l'agenzia del Territorio ha diramato la circolare 6/2011 e il comunicato del 21 settembre 2011. La domanda di variazione può essere inoltrata mediante consegna diretta agli uffici provinciali dell'agenzia del Territorio, oppure mediante raccomandata a/r, a mezzo fax (articolo 38, comma 1 del Dpr 445/2000), ovvero per posta elettronica certificata. Alla domanda deve essere allegata un'autocertificazione nella quale si dichiara che l'immobile possiede in via continuativa, a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda, i requisiti di ruralità ai sensi dell'articolo 9 del Dl 557/93. Ove il fabbricato sia di costruzione più recente si consiglia di presentare comunque la variazione indicando nelle annotazioni che il possesso della costruzione è più recente. Il quadro normativo è chiaro nel senso che questo adempimento è riservato al passato e cioè agli effetti dell'Ici. E sotto questo profilo risulta incomprensibile l'interpretazione di qualche comune e, in particolare, la sentenza della Commissione regionale di Milano 77/1/12 depositata il 24 maggio 2012, secondo la quale la richiesta di variazione non può avere valore retroattivo, ma dalla data di presentazione della domanda. Curioso come una domanda che può essere presentata entro il 2 luglio 2012 possa avere effetto solo per il futuro quando la norma che la legittima è stata abrogata dal 1° gennaio 2012. Fonte: Sole24Ore |