Pubblica Amministrazione: Rinvio a settembre per gli acquisti centralizzati nei Comuni non capoluogo Stampa
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Rinvio al 1° settembre dell'obbligo per i Comuni non capoluogo di rivolgersi alle centrali uniche di acquisto, attenuazione dell'impatto negativo dello split payment sulle imprese che lavorano in appalto con la Pa, riapertura delle rateizzazioni di Equitalia per chi è decaduto dal beneficio e via libera del Governo all'emendamento di Scelta civica per far rivivere per tutto il 2015 il regime del 5% per le piccole partite Iva. Sono solo alcune delle novità che andranno a modificare il Dl Milleproroghe all'esame congiunto delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. Un esame "a passo lento", che vedrà una coda di lavori delle due commissioni nel prossimo week end , e fortemente condizionato dai lavori dell'Aula di Montecitorio ormai in seduta permanente sulle riforme costituzionali.

Tra gli emendamenti non ancora depositati ma dati in arrivo dagli stessi relatori del provvedimento, Maibo Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi), con tanto di via libera del Governo, spiccano quelli su partite Iva e sfratti. Sulle partite Iva, come già anticipato su queste pagine, arriverà un emendamento presentato da Scelta Civica (a firma Giulio Sottanelli) che prevede il ripristino del regime dei minimi (sostitutiva al 5% e ricavi per tutti a fino a 30mila euro), con la possibilità di opzione tra questo e il nuovo regime forfettario introdotto con la legge di stabilità 2015 (aliquota al 15% e ricavi differenziati tra categorie e legati a specifci coefficienti di redditività). Sul blocco dell'esecuzione degli sfratti si lavora a una "mini-proroga" fino a giugno prossimo e comunque limitato alle situazioni più critiche e che coinvolgono le famiglie più disagiate.

Appalti Nel pacchetto di emendamenti presentati, sempre dai due relatori, emerge il tentativo di attenuare gli impatti negativi dello split payment, ovvero il pagamento dell'Iva da parte della Pa direttamente all'Erario e non più ai fornitori. In questo senso, infatti, va letto l'aumento dal 10 al 15% della quota dell'importo totale di un appalto pubblico da corrispondere come anticipazione del prezzo all'appaltatore. «Si tratta di ottima notizia»,

ha commentato a caldo il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti: «un primo segnale di attenzione necessario a ristabilire un corretto rapporto tra amministrazione e imprese di costruzione piegate in questi anni da una grave crisi di liquidità». Buone notizie in arrivo anche per i debitori del Fisco.

Fisco Con un altro emendamento dei relatori chi è decaduto dal piano di rateizzazione concesso da Equitalia entro il 31 dicembre 2014 potrà ottenere la riapertura dei termini, fino a luglio 2015, per richiedere la concessione di un piano di rateizzazione delle cartelle fino a un massimo di 72 rate mensili. Così come era già accaduto vien anche previsto lo stop a nuove azioni esecutive nei confronti di chi presenta la richiesta del piano di rateazione. Lo strumento della rateazione, per altro, è sempre più utilizzato da imprese e cittadini in debito con l'amministrazione. Secondo gli ultimi dati resi noti da Equitalia sul suo profilo ufficiale Twitter (@equitalia_it) le rateizzazioni ad oggi sono 2,6 milioni per un importo complessivo di 28,4 miliardi.

Enti locali Slitta all'11 luglio 2015 il termine entro cui i Comuni devono indire i bandi di gara per la distribuzione del gas naturale. In questo lasso di tempo saranno quindi sospese tutte le sanzioni previste. Pronto a slittare al 30 luglio 2015 il termine entro il quale gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace. Anche se non ancora presentata potrebbe arrivare a breve l'ennesima proroga, almeno fino al 1° settembre dell'obbligo per i Comuni non capoluogo di Provincia di ricorrere alle centrali uniche per i propri acquisti. Come per gli obblighi di gestione associata, già prorogati al 2016 con un emendamento approvato nei giorni scorsi (si veda anche Il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 5 febbraio), anche in questo caso si tratta di una regola ormai classica delle spending review, introdotta con l'obiettivo di evitare sprechi e ridurre le spese per «consumi intermedi» delle Pubbliche amministrazioni, ma mai "accompagnata" verso l'attuazione. Con un emendamento già depositato dai relatori viene prorogata al 31 dicembre 2016 la possibilità di acquisire la titolarità di una farmacia con la sola iscrizione all'albo dei farmacisti, mentre per tutto il 2015 opererà la sospensione, nei confronti del Comune dell'Aquila, delle sanzioni in materia di patto di stabilità interno. Tra le modifiche proposte dai relatori c'è anche la proroga di due anni degli incentivi per il rientro dei cervelli con l'estensione a tutto il triennio 2015-2017 del regime fiscale agevolato per chi rientra a lavorare in Italia introdotto nel 2011 (legge 238/2010) e in scadenza per l'anno d'imposta 2015. Questo regime agevolato prevede che i redditi di lavoro dipendente, quelli di impresa e quelli di lavoro autonomo percepiti dalle persone fisiche entrano nell'imponibile solo nella misura del 20% per le lavoratrici e del 30% per i lavoratori.

Fonte: ilSole24Ore.it 

 
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