Bombe, auto incendiate, aggressioni, minacce. Nel 2013 si sono contati 870 diversi episodi contro sindaci, consiglieri e candidati, e il fenomeno è in crescita costante. Nei primi quattro mesi del 2014 infatti gli amministratori locali finiti del mirino sono stati 395. In soli sedici mesi ci sono stati complessivamente 1.265 atti intimidatori nei confronti di sindaci, assessori, consiglieri comunali e dipendenti pubblici. Una media di 2,6 denunce al giorno. 

Sono questi i numeri messi assieme in dieci mesi di lavoro dalla Commissione d'inchiesta straordinaria del Senato sul "Fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali".

Oltre 200 pagine che analizzano segnalazioni, inchieste, denunce, o che sono il frutto di decine di audizioni nelle quali sono stati ascoltati prefetti, magistrati, esponenti delle forze dell'ordine e le stesse vittime.

La maggiore concentrazione di intimidazioni più gravi si è avuta in Puglia, dove si sono registrati i più numerosi episodi di auto incendiate (23%), incendi di beni privati (22%), il 38% dei casi con utilizzo di armi da fuoco e il 55% di utilizzo di ordigni esplosivi. In Sicilia si sono verificati il 25% dei casi di danneggiamento mentre la Campania ha il primato per le aggressioni (21%).

Nell’area documenti Quadrinet: il Rapporto di fine febbraio della "Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali".

Fonte: legautonomielocali.it