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Pubblica Amministrazione: Lazio trainato da export e turismo |
Pubblica Amministrazione |
Si attenua la recessione nel Lazio nella prima metà del 2013 grazie ad esportazioni (+8%) e turismo (+5%). Ma la ripresa resta incerta. Banca d'Italia nel rapporto realizzato dalla sede di Roma che aggiorna la nota congiunturale sulla regione pubblicata nel mese di giugno, fotografa un quadro con tante ombre, ma qualche luce in più. Tra le novità positive i pagamenti più veloci alle imprese da parte della Pa. Calano invece fatturato e investimenti delle imprese, la stretta al credito si fa più dura. Da un sondaggio presso un campione di imprese, realizzato tra settembre e ottobre, è emerso che oltre un quarto delle aziende (27%) segnala un inasprimento dei criteri di concessione. Le tensioni «si sono tradotte principalmente in un incremento dei tassi di interesse sui prestiti già concessi e dei costi accessori» spiega il rapporto. Si conferma la domanda fiacca. «C'è una caduta dei crediti alle imprese» puntualizza il direttore della sede di Roma della Banca d'Italia Paolo Galiani. Ad agosto si è registrata una frenata sui dodici mesi del 9,1% (-6,4% a marzo). Pesante il fardello dei crediti in sofferenza: a giugno le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti sono salite al 2,7%, il valore più elevato dal 2008. A dare una boccata d'ossigeno al sistema, i circa 4,4 i miliardi di euro spesi per saldare i crediti commerciali (sanitari e non) vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione. Merito soprattutto della Regione Lazio che ha provveduto a pagare 2,5 miliardi ricevuti dal Mef; 0,9 miliardi invece i fondi già erogati dai ministeri, circa un miliardo quelli che comuni e province stanno pagando con più difficoltà. «Abbiamo effettivamente registrato un circolo virtuoso di liquidità che si rimette in moto – ha confermato Galiani – con la Regione che è stata più veloce nei tempi di erogazione». Tra il 2013 e il 2015 i pagamenti di crediti vantati dalle imprese regionali dovrebbero raggiungere i 10 miliardi. Una buona parte dei quali, circa 8,3 miliardi in totale, dovrebbero arrivare dalla Regione. Un obiettivo su cui scommette la giunta di Nicola Zingaretti per ridare fiato all'economia locale. Nel primo semestre del 2013 a trainare la debole domanda interna le esportazioni cresciute dell'8% (su base annua). Aumento registrato soprattutto nel settore farmaceutico (+31%). Ridotte invece le esportazioni di mezzi di trasporto e lievemente aumentate quelle dell'elettronica e dei macchinari. Nell'industria, in un quadro di elevata incertezza, calano fatturato e investimenti. L'indagine degli economisti della sede di Roma della banca centrale, svolta presso un campione di imprese industriali, mostra nei primi nove mesi del 2013 un saldo negativo superiore al dato nazionale tra chi segnala un aumento del fatturato e chi, invece, un calo. A soffrire soprattutto le costruzioni, con una frenata che riguarda in particolare il comparto delle opere pubbliche. Sono diminuite le compravendite di abitazioni (-4% rispetto al secondo semetre 2012) e le quotazioni del mercato della casa (-3,5%) con tempi di vendita più lunghi. Ma è il settore dei servizi (che produce i tre quarti del Pil del Lazio) a risentito pesantemente del calo dei consumi delle famiglie, soprattutto commercio e trasporti: -8% il calo dei voli nazionali, -3% i transiti autostradali nelle tratte regionali. Cresce invece il turismo e aumentano gli stranieri (i due terzi del totale): nel primo semestre presenze e arrivi nella provincia di Roma sono aumentati del 5% su base annua, ma aumenta anche la spesa +5,8 per cento. Con il porto di Civitavecchia che nei primi otto mesi dell'anno ha registrato un aumento dell'11% del numero dei croceristi. Restano pesanti i numeri della disoccupazione che sale al 12,4% per l'aumento di coloro che hanno perso il lavoro e dei giovani alla ricerca di primo impiego. GLI INDICATORI +8% - Le esportazioni nel semestre È il settore farmaceutico a trainare il balzo in avanti delle esportazioni laziali nel primo semestre 2013. Il comparto ha fatto registrare un incremento del 31 per cento -9,1% - I crediti alle imprese Secondo la Banca d'Italia, ad agosto si è registrata una frenata del 9,1% tendenziale nel credito alle imprese. A marzo il calo era stato del 6,4 2,5 miliardi - Debiti saldati dalla regione È la quota maggiore dei 4,4 miliardi erogati dalla Pa Fonte: ilsole24ore.com |
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