Decreto Sviluppo: obiettivo meno burocrazia e costi Stampa
Governo

Denso di novità il Consiglio dei Ministri che si è tenuto la scorsa settimana, che oltre al Quarto Conto Energia ha approvato anche il Decreto Sviluppo il cui obiettivo, dichiarato dal Ministro delle Finanze Giulio Tremonti è di alleggerire la burocrazia a carico di imprese e famiglie senza pesare sulle casse dello Stato.

Prosegue così la strada della PA verso una riforma amministrativa che va nella direzione della semplificazione dei procedimenti e della riduzione dei costi, tanto per gli operatori economici quanto per la pubblica amministrazione.

Tra le misure approvate il pacchetto di semplificazioni fiscali per le imprese e il credito d'imposta per chi contribuisce a generare occupazione nel Mezzogiorno tra i lavoratori "svantaggiati" o "particolarmente svantaggiati" e gli investimenti in ricerca e innovazione collaborando con Università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca.

Un grosso capitolo è stato dedicato alle opere pubbliche che va ad intervenire su due fronti: semplificazione delle norme contenute nel Codice dei contratti pubblici e riduzione delle spese relative alle opere di compensazione.

Per alleggerire il peso della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini è stato introdotto l'illecito disciplinare nei confronti dei dipendenti pubblici che esercitano un eccesso di controlli nei confronti delle imprese.

Introdotto inoltre un tetto sulle spese compensative, che prevede che le amministrazioni local trovino all'interno del bilancio dell'ente territoriale i fondi per finanziare le opere finora finanziate dall'autorità centrale, con l'obiettivo di dare più spazio alle grandi opere, piuttosto che a quelle di secondaria importanza.

Al via, infine, anche un ambizioso piano di social housing con il quale sono stati approvati i programmi di 15 Regioni per realizzare 15.209 alloggi per un totale di 2,7 miliardi di investimenti complessivi (2 miliardi provengono da privati). Una misura che si prospetta avere effetti positivi sull'occupazione nel settore edilizio e di «ridurre il disagio sociale esistente attorno al problema casa», ha sottolineato il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti Mantovani.

Per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi questo decreto rappresenta un segnale importante che dimostra come «stiamo uscendo meglio di altri fuori dalla crisi», sottolineando «fattori positivi come un deficit meno alto dopo quello della Germania in Europa, intorno al 4,5/4,6 e la produzione industriale intorno all'1,5». Il livello del debito pubblico è stato imputato da Berlusconi all'essere stato «messo insieme dai governi del consociativismo».

Fonte: pubblicaamministrazione.net

News del 17 Maggio 2011

 
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