News del 1 Luglio 2010 PDF Stampa E-mail
  • Scomparso lo scorso Giugno a 101 anni Amedeo Guillet il mitico "cummandar es sciaitan" ovvero comandante diavolo. uno dei piu' grandi soldati italiani di tutti i tempi.
  • Indennita' per le particolari responsabilita'
  • Comune di Roma: trattative sul CCDI della dirigenza - il punto della situazione
  • Approvato dal consiglio dei ministri il primo testo di decreto per Roma Capitale. Adesso la parola agli enti interessati per l'espressione dei relativi pareri prima della votazione del testo finale
  • Comune di Roma: approvata dalla giunta comunale la proposta di bilancio di previsione 2010. lettura delle linee politiche per il personale comunale.
  • Il resoconto della proposta di bilancio di previsione nelle parole dell'amministrazione
  • Comune di Roma: approvata dalla giunta comunale la nuova delibera di ulteriore riorganizzazione della macro-struttura
Scomparso lo scorso giugno a 101 anni Amedeo Guillet il mitico "cummandar es sciaitan" ovvero comandante diavolo. uno dei piu' grandi soldati italiani di tutti i tempi.
Nonostante sia passata colpevolmente sottotono in Italia la notizia, è indispensabile che anche Quadrinet Pa tenga nelle sue news un breve ricordo di Amedeo Guillet, uno dei più grandi ufficiali dell'Esercito Italiano di tutti i tempi, famoso, ammirato, rispettato ed acclamato all'estero quanto poco conosciuto nella sua patria.
Con l'approssimarsi dei 150 anni dell'Unità d'Italia quest'uomo ne ha incarnato certamente gli aspetti migliori del senso di patria, dell'eroismo, del coraggio, della democraticità, della capacità e della preparazione professionale.
Se n'è andato a Roma il 16 giugno, all'età di 101 anni. In silenzio, così come aveva sempre vissuto. «Se, invece dell'Italia, avesse avuto alle spalle l'impero inglese, sarebbe diventato un secondo Lawrence d'Arabia», scrisse di lui Indro Montanelli. E se fosse stato americano, verrebbe da aggiungere, sarebbe già diventato un eroe hollywoodiano tipo Rambo.
Invece Amedeo Guillet, ufficiale di cavalleria nato a Piacenza nel 1909 da una famiglia piemontese-campana, s'è dovuto accontentare di una medaglia, peraltro tardiva, la Gran Croce dell'ordine militare concessagli nel 2000 dal presidente Ciampi. 
Simile a un personaggio uscito dalla penna di Salgari, Amedeo Guillet ha attraversato indenne tre guerre: l'Abissinia, la guerra civile di Spagna e il Secondo conflitto mondiale. Si è guadagnato una quindicina di onorificenze ed è stato uno degli ultimi soldati italiani a deporre le armi in Africa Orientale, quando ormai il sogno dell'impero mussoliniano era crollato sotto i carri armati inglesi a Cheren e Agordat.
Con l'epica ed eroica carica di cavalleria a "Cherù", in Etiopia, alla testa del Gruppo di Bande a cavallo «Amhara» permise la ritirata delle truppe italiane a Cheren.
La sera del 20 gennaio 1941, il tenente Guillet rientrò al forte di Cheru dopo una lunga ed estenuante attività di pattugliamento del territorio, ma gli venne ordinato di ripartire immediatamente per affrontare gli inglesi della Gazelle Force che minacciavano di accerchiare migliaia di soldati italiani in ritirata verso Agordat. L'improbo compito attribuitogli era di ritardare di almeno 24 ore la manovra dell'avversario, costringendolo a fermarsi nella piana tra Aicotà e Barentù.
All'alba del 21 gennaio, dopo una furtiva manovra di aggiramento, il Gruppo di Guillet caricò il nemico alle spalle, creando scompiglio tra i ranghi anglo-indiani. Si trattò di uno spettacolo impressionante e, al contempo, incredibile: Guillet e i suoi uomini attaccarono, armati di sole spade, pistole e bombe a mano, le truppe appiedate e le colonne blindate inglesi. Dopo essere passati illesi tra le sbalordite truppe avversarie, il Gruppo tornò sulle posizioni iniziali per caricare nuovamente. Questo diede tempo agli inglesi di riorganizzarsi e di sparare ad alzo zero verso i cavalieri di nuovo all'attacco. 
In particolare, alcune pattuglie blindate inglesi iniziarono a dirigersi verso il fianco e alle spalle dello schieramento di Guillet, minacciando di accerchiare il manipolo di soldati a cavallo. Il tenente Roberto Togni, Vicecomandante del Gruppo, effettuò allora una mortale "carica di alleggerimento" con il suo plotone di trenta indigeni, per consentire al grosso del Gruppo di sganciarsi indenne.
All'ordine di "Caricat!" il plotone, con il Togni in testa, si gettò su una colonna di carri "Matilda", che aprirono il fuoco falciando mortalmente tutti gli uomini e i cavalli. Quel sacrificio permise, tuttavia, al resto delle truppe di Guillet di sganciarsi conseguendo appieno l'obiettivo: le truppe italiane in ritirata erano al sicuro dentro le fortificazioni di Agordat.
Guillet pagò un alto prezzo per questa battaglia: 800 tra morti e feriti e la perdita del suo grande amico Togni.
Fu quella l'ultima carica di cavalleria nella storia militare dell'Africa.
L'ufficiale britannico che subì l'assalto in seguito così descrisse l'avvenimento:

Quando la nostra batteria prese posizione, un gruppo di cavalleria indigena, guidata da un ufficiale su un cavallo bianco, la caricò dal Nord, piombando giù dalle colline. Con coraggio eccezionale questi soldati galopparono fino a trenta metri dai nostri cannoni, sparando di sella e lanciando bombe a mano, mentre i nostri cannoni, voltati a 180 gradi sparavano a zero. Le granate scivolavano sul terreno senza esplodere, mentre alcune squarciavano addirittura il petto dei cavalli. Ma prima che quella carica di pazzi potesse essere fermata, i nostri dovettero ricorrere alle mitragliatrici
A capo del Gruppo Bande Amhara, un'unità composta interamente da soldati indigeni, dopo la caduta di Asmara e Addis Abeba il tenente Guillet decise di continuare la guerra da solo, abbandonando la divisa dell'esercito italiano e vestendo i panni di Cummandar es Sciaitan, il Comandante Diavolo.
Finita la guerra con il crollo dell'impero italiano d'Africa, cominciò la guerriglia del Comandante Diavolo: in breve tempo divenne un vero spauracchio per gli inglesi, che scatenarono un'imponente "caccia all'uomo" per catturarlo. Per quasi otto mesi, su un cavallo bianco, il Comandante Diavolo - come un Che Guevara ante litteram - assaltò e depredò depositi, convogli ferroviari ed avamposti, fece saltare ponti e gallerie rendendo insicura ogni via di comunicazione. Ma alla fine del 1941 la banda era ormai allo stremo e lui stesso si ammalò di malaria: non potendo continuare ad oltranza la sua guerra privata contro l'impero britannico, Guillet sciolse l'unità indigena.
Travestito da arabo per alcune settimane visse di nascosto a Massaua, poi si imbarcò per lo Yemen, seguito dal suo fido luogotenente eritreo. Mentre stava per cadere in mani inglesi, Guillet trova ospitalità presso la residenza di un imam e grazie alla sua dimestichezza con i cavalli venne nominato "maniscalco di corte". Nel '43 beffò di nuovo gli inglesi e fingendosi un civile pazzo tornò in patria su una nave della Croce Rossa. Fedele alla monarchia, seguì il Re a Brindisi e vestì l'uniforme del ricostituito esercito italiano, a fianco di quegli inglesi che aveva combattuto per anni. Prima della fine della guerra civile, Guillet riuscì nella sua ultima impresa: sottrasse la corona del Negus ai partigiani comunisti della brigata Garibaldi, che l'avevano sequestrata a un reparto della Rsi. Poi dopo il referendum del 1946, fedele al giuramento prestato ai Savoia, rassegnò le dimissioni dall'esercito.
Qui inizia la seconda vita di Amedeo Guillet. Sposa la cugina Bice, il suo amore giovanile, si laurea in Scienze politiche, vince un concorso e intraprende la carriera diplomatica, che lo porterà in Egitto, Marocco, Giordania, India. Nel '54, come incaricato d'affari in Yemen, viene ricevuto calorosamente dal figlio dell'imam che gli salvò la vita anni prima. Nel 1975 conclude la sua attività diplomatica e si ritira a vivere in Irlanda, dove lo scova lo scrittore Sebastian O'Kelly, che gli dedica il libro "Vita, avventure e amori di Amedeo Guillet. Un eroe italiano in Africa orientale". 
In Gran Bretagna è una celebrità, in Italia è quasi sconosciuto. Solo l'anno scorso, in occasione del centesimo compleanno, i principali tg nazionali gli hanno dedicato un servizio.

Comune di Roma: personale di categoria d in tensione per le posizioni organizzative e le particolari responsabilita'

A circa sei mesi dalla loro scadenza rimane ancora in sospeso la questione delle posizioni organizzative dei dipendenti comunali nonostante gli impegni a ridiscuterla entro l'anno 2009.
Il personale di categoria D si sente ovviamente danneggiato da una situazione ove quanti sono oggi incaricati non sanno se manterranno ancora la posizione, con evidente ripercussioni sulla retribuzione e la futura pensione, visto anche il D.L. 78/2010, che prevede il blocco degli stipendi nel prossimo triennio. Tale situazione tuttavia incide anche sui dipendenti, che aspirano ad assumere un incarico di P.O. e che si vedono negata tale possibilità a causa della stasi.
Le domande che molti si pongono ed alle quali si chiedono risposte sono relative alle seguenti questioni:
-le PO rimarranno in essere o verranno soppresse?
-gli importi delle P.O. fermi dal 2002 verranno rivisti o rimarranno invariati e ormai tristemente svalutati?
-il numero delle PO rimarrà invariato o come sembrerebbe leggersi sibillinamente sull'ultima delibera di riorganizzazione n. 184/2010, in fondo alle tabelle di ciascuna macrostruttura, queste sembrerebbero venire pure esse tagliate in numero significativo?
Sembrerebbe inoltre che si pensi ad una manovra di riduzione delle posizioni organizzative di area amministrativa per aumentarle al personale dell'Area Educativa-scolastica ovvero Coordinatrici Asili nido e scuola materna. 
Se così fosse sarebbe più equa la proposta di Quadrinet Pa, più volte avanzata in passato all'Amministrazione, di prevedere le posizioni organizzative con importi differenziati per tutto il personale di categoria D, così come peraltro avviene in altri enti pubblici e nella Polizia Municipale.

Indennita' per le particolari responsabilita'

In tale contesto di fermo retributivo si registra poi il mancato pagamento dell'indennità di particolare responsabilità del personale di categoria D; ad oggi ancora non sono state pagate le annualità 2008 e 2009 previste dal CCNL e dal CCDI.
Si tratta del pagamento di una indennità dovuta ai dipendenti che sta mettendo molti in difficoltà. 
Quadrinet Pa chiede pertanto all'Amministrazione Comunale di voler mettere in pagamento tali indennità al personale di categoria D con la prima retribuzione utile di luglio 2010.

Comune di Roma: trattative sul ccdi della dirigenza - il punto della situazione

 La settimana scorsa sono ricominciate con l'Amministrazione Comunale le trattative per il rinnovo del CCDI alla luce del nuovo modello organizzativo comunale. 
Dopo la firma del protocollo d'intesa dello scorso agosto 2009 l'impegno dell'Amministrazione era di presentare proposte in grado di chiudere la "partita" entro il 30 novembre 2009, ma così non è avvenuto, probabilmente complice il continuo processo riorganizzativo che ha visto ben tre delibere di riorganizzazione degli uffici.
E' possibile tuttavia che nel corso del mese di luglio il tavolo possa subire un'accelerazione.


Approvato dal consiglio dei ministri il primo testo di decreto per roma capitale. adesso la parola agli enti interessati per l'espressione dei relativi pareri prima della votazione del testo finale

Lo scorso 18 giugno 2010 il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo schema di decreto legislativo per Roma Capitale, il testo, che è stato proposto dai ministri dell'economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, per le Riforme per il federalismo, Umberto Bossi, per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, e per le Politiche europee, Andrea Ronchi, dovrà adesso ricevere i pareri prescritti, che in attesa dell'attuazione della disciplina delle città metropolitane detta norme transitorie per Roma Capitale.
In una nota diffusa da Palazzo Chigi si legge: "La differenziazione del ruolo della Capitale d'Italia dagli altri Comuni, motivata dall'essere sede degli Organi costituzionali nonché di rappresentanze diplomatiche presso la Repubblica italiana, presso lo Stato della Città del Vaticano e presso le Istituzioni internazionali.
I principali punti del decreto che a settembre verrà votato in versione definitiva:
-Il Sindaco di Roma potrà partecipare alle riunioni del Consiglio dei ministri quando all'ordine del giorno sono iscritti "argomenti inerenti alle funzioni conferite a Roma Capitale";
-previsto un taglio drastico del numero dei municipi, quali circoscrizioni di decentramento, da 19 a 12;
-l'Assemblea capitolina composta oltre che dal Sindaco, avrà un numero massimo di 48 consiglieri; -vengono riviste le norme in materia di pagamento delle indennità dei Consiglieri a cui vengono posti una serie di limitazioni allo scopo di contenere chiaramente le spesa per la politica (conteggio indennità, aspettativa dal lavoro, rimborsi dei datori di lavoro);
-altro aspetto, senza nominarlo espressamente, riguarda il cosiddetto fenomeno dell'assenteismo dei consiglieri che potranno decadere in caso di mancata partecipazione ai lavori dell'aula e alle votazioni;
-nelle disposizioni transitorie si stabilisce che il numero dei membri dell'Assemblea capitolina rimane fissato in 60 oltre al primo cittadino fino alle nuove elezioni;
-Lo statuto di Roma capitale dovrà essere approvato entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto e dovrà contenere;
-Prevista anche l'istituto della mozione di sfiducia. Il Sindaco cessa dalla carica in caso di approvazione votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti di Assemblea. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnata senza computare il Sindaco e deve essere messa in discussione non prima di 10 giorni e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione. In caso di approvazione della mozione la giunta decade e si scioglie l'assemblea, con la contestuale nomina di un commissario.

Comune di Roma: approvata dalla giunta comunale la proposta di bilancio di previsione 2010. lettura delle linee politiche per il personale comunale.

Con ampio ritardo rispetto ai normali tempi di approvazione la Giunta Comunale di Roma ha finalmente approvato il Bilancio di Previsione 2010, dopo avere avuto finalmente certezza sul trasferimento dei fondi per Roma Capitale (euro 300 mln) e la nuova rendicontazione effettuata dal Commissario Straordinario.
La proposta di bilancio appare complessivamente equilibrata, stante la gravità della situazione finanziaria, anche dopo aver letto i principali aspetti della manovra, che tuttavia dovrà essere messa alla prova dei fatti; un conto è infatti prevedere delle entrate e altro e poi riuscire effettivamente a realizzarle, ma questo è il compito arduo che spetta all'attuale Amministrazione.
Nella ripartizione delle risorse i Municipi che tanto avevano protestato sono stati accontentati e con grande signorilità la Giunta ha dato i maggiori aumenti a quelli governati dal Centrosinistra ed in particolare al XV, il cui Presidente si era reso protagonista di un increscioso episodio proprio con il Sindaco in occasione della presentazione della manovra finanziaria 2010.
Neo della manovra risulta tuttavia la politica nei confronti del personale capitolino, ove con l'eccezione della Polizia Municipale, che continua ad assumere personale e dirigenti, a realizzare progressioni interne di carriera e ad ottenere nuove risorse per logistica, ecc, (tutte risorse sacrosante), tutti gli altri dipendenti soprattutto di area amministrativa sembrano restare al palo, con posizioni organizzative bloccate, indennità di particolare responsabilità non pagata dal 2008, fondo dirigenza ridotto, ecc.
Continua a non convincere poi il modello della macrostruttura, che nelle intenzioni dovrebbe ad avviso di molti non produrrà gli effetti benefici previsti sulla spesa e sull'organizzazione.

Il resoconto della proposta di bilancio di previsione nelle parole dell'amministrazione

Un bilancio di circa 5 miliardi di euro (3,6 per la spesa corrente e 1,3 per gli investimenti), con una manovra da 237 milioni per riequilibrare il rapporto tra entrate e spese, senza però toccare la spesa sociale. Si riassume in queste cifre il Bilancio del Comune approvato dalla Giunta, adesso la parola passa ai Municipi per il parere e al consiglio comunale per l'approvazione definitiva, prevista per legge entro fine luglio. Una maratona cominciata già nei giorni scorsi con la presentazione da parte del Sindaco alla città e poi alle parti sociali. 
Sulla manovra incideranno per il 37 per cento la razionalizzazione delle spese (con un taglio agli sprechi di oltre 7,3 milioni), per il 31 per cento le entrate straordinarie e per il 32 per cento le entrate. Risparmi anche sulla voce "personale", con un risparmio di 6 milioni derivanti dalla riduzione dei dirigenti comunali, e con la razionalizzazione dell'impiego del personale con la riforma della macrostruttura. 27,6 milioni risparmiati anche per minori oneri dovuti al contenimento dell'indebitamento. 
In particolare sul fronte della razionalizzazione della spesa forti recuperi grazie all'istituzione della centrale unica acquisti, e all'accorpamenti di aziende partecipate e dei relativi consigli di amministrazione. 
Sul fronte entrate si prevede un recupero dell'evasione di 19,8 milioni (grazie ad accordi con la Guardia di Finanza, l'Agenzia delle Entrate e l'agenzia del Territorio, nonché dal maggior controllo del territorio con la polizia municipale), di 4,2 dall'adeguamento delle tariffe, di 17 dall'aumento del Cosap, di 1,5 dai dividendi delle partecipate e di 18 dall'aumento dell'Ici delle case stabilmente sfitte. 
Il reperimento di entrate straordinarie deriverà per 18,6 milioni da entrate per adempimento di obblighi comunitari e 23,7 di avanzo. Queste risorse serviranno a garantire il funzionamento della macchina amministrativa a livello centrale e periferico e a realizzare interventi di manutenzione stradale(108 milioni di euro). 
"La spesa sociale non si tocca", ha detto il Sindaco. Stessi livelli del 2009, dunque, e così per i servizi scolastici. Rimodulazione, però, prevista per le tariffe degli asili nido, dal 16 per cento per le fasce più basse al 46 per cento per quelle più alte, che porterà ad una tariffazione media annua per le strutture capitoline a 182 euro. "Comunque - ha sottolineato il sindaco Alemanno in conferenza stampa - inferiore a quella di altre grandi città italiane". L'incremento delle entrate servirà a creare 427 nuovi posti nei nidi e 525 nelle scuole dell'infanzia. 
Gli investimenti previsti ammontano complessivamente a 1,3 miliardi di euro. Le voci principali: 16 milioni per la manutenzione scolastica, 35 milioni per la linea metropolitana B1, 20 milioni per la linea C, 22 per allargare la via Tiburtina, 5 per l'acquisto di nuovi convogli per la metro A, 40 per il ponte della Scafa, 13 milioni per il Museo della Shoah . Altri investimenti di rilievo: trenino Anagnina-Torre Angela, piano fognature e illuminazione, banda larga e fibra ottica. "Una crescita notevole", ha sottolineato l'assessore Leo: si passa dai 649 milioni 777 mila euro del 2008 agli 822 milioni 836 mila del 2009 e al miliardo e 300 milioni del 2010. 
Aumentano anche le risorse a disposizione dei Municipi, con un più 30 milioni rispetto al 2007. 
Sul fronte sicurezza e decoro, confermata l'assunzione entro l'anno di 391 agenti di Polizia Municipale, così come i 15 milioni di euro destinati a mezzi, attrezzature e spese correnti per i vigili urbani. E ancora: venti squadre di pronto intervento per cancellare scritte e curare la manutenzione urbana, una "cabina di regia" per controllare il degrado in città e l'attività degli operatori Ama.
 Fonte: Comune di Roma

Comune di Roma: approvata dalla giunta comunale la nuova delibera di ulteriore riorganizzazione della macro-struttura

Lo scorso 23 giugno 2010 la Giunta Comunale di Roma dopo una comunicazione alle OO.SS. effettuata nella settimana precedente ha provveduto ad approvare la nuova delibera di ulteriore riorganizzazione della macrostruttura comunale.
La deliberazione approvata con il numero 184/2010 reca come oggetto: "Modifiche ed integrazioni alla del. G.C. n.261/2010 e s.m.i., avente ad oggetto "Nuovo modello organizzativo della macrostruttura comunale, dei ruoli e delle funzioni della dirigenza. Modifiche e integrazioni al Regolamento sull'ordinamento degli Uffici e dei Servizi dell'Amministrazione e al Regolamento sull'ordinamento del Corpo della Polizia Municipale".
Le finalità della deliberazione sono così riassumibili:
-ulteriore ridefinizione delle competenze delle macrostrutture comunali già riviste per due volte nei precedenti dieci mesi;
-accorpamento di uffici e riduzione di unità organizzative e di direzioni di area;
-riduzione di circa 30 posizioni dirigenziali al momento non coperte nella dotazione organica teorica;
-restrizioni sulla questione degli interim soprattutto degli apicali, che dovranno disporre senza compensi aggiuntivi di una struttura organizzativa di diretto supporto.
-l'ex Dipartimento politiche risorse umane e decentramento esce dalla riorganizzazione ridimensionato e ridenominato in quanto a pagina 9 della delibera viene modificato in "Risorse e decentramento amministrativo", venendo così a perdere quella storica di risorse umane;
-l'Avvocatura viene riorganizzata in 11 settori di competenza e vengono ridefinite in modo puntuale le competenze del Capo dell'Avvocatura; -Il Gabinetto del Sindaco vede aumentare di una unità ulteriore la posizione di Vice-Capo di Gabinetto;
-Il Corpo della Polizia Municipale rientra con la delibera in questione nelle norme generali di organizzazione del Comune e la struttura centrale del Comando viene anch'essa riorganizzata, probabilmente anche allo scopo di poter accogliere i futuri 11 nuovi dirigenti che la Giunta Comunale ha annunciato di voler assumere;
-scompare l'Ufficio extradipartimentale per l'assetto istituzionale di Roma Capitale che viene riassorbito all'interno del Segretariato-Direzione Generale; quest'ultimo vede riorganizzare diverse unità organizzative nel senso di un rafforzamento ed accentramento delle competenze;
-scompare dopo molti anni l'Ufficio extradipartimentale della Protezione Civile, che nel corso degli ultimi due anni ha subito diversi cambi di direzione ed ora diventa una unità organizzativa all'interno del Dipartimento dell'Ambiente, anche esso soggetto a tre cambi di direzione in due anni;
-l'Ufficio del Difensore Civico viene soppresso;
-vengono in particolare ridotte organizzativamente le seguenti strutture: l'Ufficio Coordinamento politiche della sicurezza, l'Ufficio del Consiglio Comunale, il Dipartimento servizi tecnologici che perde la statistica in prossimità del prossimo censimento del 2011 e vede ridimensionate le funzioni del settore elettorale e la Direzione Esecutiva che perde gli incarichi a progetto.

COMUNE DI ROMA: SI E' DIMESSO IL CAPO DI GABINETTO DEL SINDACO
 Il giorno precedente all'approvazione della nuova deliberazione per la riorganizzazione della macrostruttura comunale 184/2010 il Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma Prof. Vincenzo Gallo si è dimesso dalle funzioni per motivi personale.
Il nuovo Capo di Gabinetto non è stato ancora nominato dal Sindaco.


Svoltasi positivamente in Umbria la convention 2010 di Quadrinet Pa
 Si è svolta molto positivamente gli scorsi 18-20 giugno 2010 a S.Anatolia di Narco la Convention 2010 di Quadrinet Pa durante la quale si è discusso del futuro dei dipendenti nella Pubblica Amministrazione, della struttura organizzativa del Comune di Roma e dello scenario dei contratti e delle normative nazionali in tempo di crisi. Nel corso della Convention sono stati affrontati con i soci i temi organizzativi dell'Associazione legati alle risorse, alle iniziative da organizzare, ecc. In generale l'Assemblea dei presenti ha espresso un parere molto positivo sull'Associazione stessa ed ha chiesto nuove iniziative in materia di formazione, seminari e occasioni di nuovi eventi sociali e coinvolgenti, vista l'ottima riuscita degli stessi.
Nel corso della tre giorni i partecipanti hanno avuto modo di degustare i prodotti DOP della ristorazione locale e vivere alcune delle più belle iniziative dell'Umbria di questo periodo come la Notte Medievale di Bevagna, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la fioritura dell'altopiano di Castelluccio ed inoltre praticare anche attività sportiva con un trekking guidato attraverso le bellezze artistiche e naturalistiche delle colline e della valle del Nera.
Presto le principali foto sul sito internet di Quadrinet.

Modifiche al codice dei contratti: nuovo manuale procedurale della presidenza del Consiglio dei Ministri

I continui cambiamenti al Codice dei Contratti Pubblici che rendono sempre più complicato muoversi nei meandri normativi delle gare pubbliche è tale che la Presidenza del Consiglio dei Ministri stessa, ha ritenuto necessario redigere una guida.
Si tratta del volume di 90 pagine dal titolo: "Guida pratica per i contratti pubblici di servizi e forniture - Vol. 1° - Il mercato degli appalti".
Essa recepisce le più recenti disposizioni normative e i principali orientamenti giurisprudenziali in materia di contratti pubblici ed è stata elaborata da un gruppo di docenti ed esperti con il coordinamento del Dipartimento per le politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane e dell'Ufficio bilancio e ragioneria. La guida costituisce il primo manuale operativo emanato ai sensi dell'art. 2, comma 2 del DPCM 9 dicembre 2002 sull'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La stesura del volume è tuttavia precedente all'approvazione del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti da parte del Consiglio dei Ministri il 18 giugno 2010. Il testo sarà poi aggiornato a cura degli autori.
Presto sul sito di Quadrinet PA la guida ai contratti.

 

 

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