News del 6 Settembre 2010 PDF Stampa E-mail
  • Breaking News: Firmato definitivamente il rinnovo contrattuale dei Dirigenti di Regioni ed enti Locali: gli aumenti a partire dal 1 settembre 2010.

  • Comune di Roma: forte tensione nelle trattative tra OO.SS. ed Amministrazione

  • Comune di Roma: rotazioni e cambiamenti ai vertici amministrativi.

  • Funzione Pubblica: incarichi dirigenziali per ex dirigenti sindacalisti

  • I medici ospedalieri chiedono al Ministro del Lavoro Pubblico Brunetta lo slittamento della partenza del certificato digitale

 

 

Breaking News: Firmato definitivamente il rinnovo contrattuale dei Dirigenti di Regioni ed enti Locali: gli aumenti a partire dal 1 settembre 2010.

 

ll 3 agosto 2010 i sindacati e l'Aran hanno sottoscritto definitivamente il contratto della dirigenza di regioni e autonomie locali per il biennio economico 2008-2009, di cui si attendeva la firma dopo l'intesa siglata il 4 giugno scorso.
Si tratta dell'ultimo contratto di lavoro prima del blocco di tre anni imposto dalla manovra economica estiva di contenimento della spesa pubblica.
Nei trenta giorni successivi alla sottoscrizione, entro cioè l'1 settembre prossimo, gli enti sono tenuti a dare applicazione agli istituti di carattere economico (incrementi dello stipendio tabellare e della retribuzione di posizione).

 

 

I tempi, quindi, sono strettissimi poiché le amministrazioni sono tenute al pagamento delle somme dovute ai dirigenti fin dallo stipendio del mese di settembre 2010.

 


Comune di Roma: forte tensione nelle trattative tra OO.SS. ed Amministrazione

 

Lo scorso mese di agosto le trattative tra OO.SS. e Amministrazione Comunale sul contratto dei dipendenti si sono chiuse con un nulla di fatto ed una chiusura delle posizioni da parte del datore pubblico che comportato la forte protesta delle organizzazioni sindacali soprattutto perle modalità con cui è stata operata.
La questione delle posizioni organizzative è ancora più seria con gli incarichi ormai in proroga da molto e la mancanza di regole e dati certi sul loro rinnovo.
La posizione dell’Associazione Quadrinet Pa è al riguardo chiara: regole semplici per i nuovi bandi da fare il prima possibile ed ampliamento del numero delle posizioni soprattutto per l’area amministrativa, che nel corso degli ultimi anni è stata penalizzata sul fronte delle indennità, nonostante la riduzione ormai significativa del numero dei dipendenti in servizio.
La trattativa è rimasta comunque al palo anche per il settore della dirigenza dove a seguito degli incontri di giugno scorso le OO.SS. della dirigenza non sono state nemmeno più riconvocate, lasciando inattuata la parte applicativa contrattuale della macrostruttura comunale.

 


Comune di Roma: rotazioni e cambiamenti ai vertici amministrativi.

 

Nei primi giorni di agosto l’Amministrazione ha provveduto all’avvicendamento di diversi incarichi dirigenziali apicali. 
Nuovo capo Dipartimento al Turismo ove è stata nominata la dott.ssa Cristina Selloni e al Dipartimento del Traffico con il dott. Serra, infine al Dipartimento del Patrimonio è andato il dott. Claudio Saccotelli prima in Servizio presso la Direzione Consiglio del Segretariato Generale,.
Ai nuovi incaricati di tali importanti ruoli dell’Amministrazione Comunale vanno gli auguri di Quadrinet PA.
Con i prossimi mesi di settembre – dicembre 2010 sono previsti anche in conseguenza della cessazione dal servizio di diversi dirigenti ulteriori significativi cambiamenti e rotazioni negli incarichi dirigenziali.

 

 

Funzione Pubblica: incarichi dirigenziali per ex dirigenti sindacalisti

 

 

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con circolare n. 11 del 6 agosto 2010, dando attuazione all’art. 52 del D.L.vo n. 150/2009, ha affermato che gli ex Dirigenti sindacali non possono, dopo il 15 novembre 2009, ottenere incarichi “sola gestione del personale”.
Il divieto viene meno se nell’incarico dirigenziale sono previste altre funzioni (talora, anche più significative) come, ad esempio, la responsabilità delle strutture territoriali del Ministero del Lavoro.
Sul sito di Quadrinet il testo della circolare.

 


I medici ospedalieri chiedono al Ministro del Lavoro Pubblico Brunetta lo slittamento della partenza del certificato digitale

 

In una lettera aperta indirizzata anche al ministro della Salute Fazio, la Cimo-Asmd chiede una proroga per l'attivazione del servizio: "Serve un tavolo tecnico". La Cgil: "Un flop le nuove norme". Palazzo Vidoni: "Documenti digitali in aumento del 70%" 
''E' necessario prorogare l'obbligo di invio dei certificati medici online, non ci sono gli strumenti idonei che consentano di rispettare i termini previsti dalla normativa''. E' quanto chiede il presidente nazionale Cimo-Asmd (Coordinamento Italiano dei Medici Ospedalieri - Associazione Sindacale dei Medici Dirigenti), Riccardo Cassi, in una lettera aperta al ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione Renato Brunetta, al ministro della Salute Ferrucio Fazio e al coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni Luca Coletto.
Cassi sottolinea ''la mancanza in molte aziende sanitarie dei mezzi necessari per inviare i certificati di malattia per via telematica nonostante la vicina scadenza del periodo di collaudo''. ''La Cimo - afferma - chiede di prolungare la fase di prova'' affinché i medici che lavorano nelle strutture del Sistema Sanitario ''possano essere messi in condizione di farlo dalla propria amministrazione''.
Nel documento si chiede, inoltre, ''di attivare il prima possibile un tavolo tecnico tra amministrazioni centrali, regionali, e organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria, per affrontare problematiche specifiche della categoria come la drammatica situazione dei Dea/Pronto soccorso, strutture che dovrebbero essere pronte ad affrontare le emergenze e in cui, invece, si registrano sovraffollamento cronico dei pazienti, tempi di attesa elevati e problemi organizzativi''. ''In queste strutture è necessario – ha concluso il presidente Cimo - prevedere metodologie tecniche e operative specifiche per l'invio dei certificati online come l'utilizzo di personale dedicato o l'invio centralizzato da parte della direzione sanitaria''.
La lettera arriva a un mese di distanza dall’annuncio del ministro che lo scorso 3 agosto aveva chiarito che “a metà settembre terminerà la fase di collaudo e il sistema di certificazione online della malattia sarà del tutto operativo. Chi non avrà ottemperato alla legge subirà le sanzioni previste”. L’annuncio di Brunetta, però, non è piaciuto ai medici che denunciano lentezze nella distribuzione dei Pin necessari ad accedere al Sac (Sistema di accoglienza centrale), la piattaforma gestita dall’Inps dove verranno raccolti i certificati digitali. 
Altro punto dolente riguarda la patch di aggiornamento del software in uso dai medici di famiglia per redigere i certificati: i professionisti lamentano prezzi troppo esosi per l’adeguamento. Si tratta i media di costi che si aggirano introno ai 300 euro ai quali vanno aggiunti a quelli per l’abbonamento annuale alla piattaforma.
Ma il ministro non sembra intenzionate a fare marcia indietro. “Abbiamo attivato un call center per tutti quei medici che non possono ancora usare la certificazione online”.
Inoltre Palazzo Vidoni informa di una forte accelerazione nell'invio di certificati online: in agosto sono stati inviati oltre 260mila documenti, con un aumento del 70% rispetto al mese precedente. 
"Nel mese di agosto è proseguita a ritmo serrato la distribuzione ai medici delle credenziali di accesso (Pin) necessarie per l’utilizzo del nuovo sistema di trasmissione telematica, attraverso il quale, dal 19 luglio, il certificato di malattia dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, deve essere inviato direttamente all’Inps", precisa il ministero.
Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

 

 

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