News del 10 Febbraio 2011 PDF Stampa E-mail
  • Roma Capitale: Incarichi di Posizione organizzative verso la stretta finale. La posizione di Quadrinet PA.
  • Roma Capitale: mancati incarichi di responsabilità al personale di categoria D
  • Roma Capitale: Dirigenti in Assemblea sul contratto integrativo
  • Accordo sul Pubblico Impiego per il rinvio della riforma Brunetta: polemiche e analisi a confronto
  • Fiat: dopo la stretta sui diritti la grande fuga verso gli USA. Come e perché. Vi sveliamo alcune ipotesi che non trovate sugli altri mezzi di comunicazione.
  • Quadrinet Pa: le fotografie della serata Risorgimento

 

Roma Capitale: Incarichi di Posizione organizzative verso la stretta finale. La posizione di Quadrinet PA.

Con lunedì della prossima settimana dopo un rinvio chiesto dalle OO.SS. riprenderà la trattativa per gli incarichi di posizione organizzativa la cui questione come è ben noto si trascina ormai da molto, troppo tempo.

In “ballo” vi è il nuovo regolamento per l’assegnazione degli incarichi di PO con i relativi criteri, il nuovo bando con le relative modalità (domanda per le posizioni organizzative su tutta l’amministrazione oppure limitata alla propria struttura), il numero delle posizioni complessive e la loro redistribuzione sulle macro-strutture, l’importo delle indennità ferme ormai da quasi dieci anni.

Sull’argomento Quadrinet Pa ha più volte in passato ha rappresentato sempre con chiarezza la propria linea nelle sedi ufficiali ed ufficiose:

-aumento del numero delle P.O. in una logica di valorizzazione del personale di categoria D;

-criteri trasparenti e non eccessivamente discrezionali nel peso generale della valutazione per l’attribuzione degli incarichi;

-adeguamento degli importi delle indennità di posizione organizzativa tenuto conto del fermo ormai decennale.

E’ evidente tuttavia che il nuovo contesto generale economic, della Pubblica Amministrazione e nello specifico di Roma Capitale, costretta quest’ultima a confrontarsi con risorse finanziarie ridotte ed un bilancio 2011 ancora da approvare ed irto di difficoltà rende tutto più difficile e quei miglioramenti che si sarebbero dovuti ottenere negli passati (meno magri) sono ora molto più difficili da conseguire.

Tuttavia è anche di tutta evidenza che in un contesto simile è comunque inaccettabile che mentre il personale di area scolastica e gli autisti delle auto blu, siano riusciti a conseguire significativi aumenti economici delle indennità a fronte di responsabilità tecniche ed amministrative di più semplice contenuto professionale, che non si possano trovare gli spazi per un adeguamento anche contenuto delle indennità degli incaricati di posizione organizzativa, che costituiscono dopo la dirigenza una delle dorsali dell’Amministrazione.

E’ per tale ragione che gli importi di posizione organizzativa a parere di Quadrinet PA dovranno vedersi riconosciuto un’adeguamento minimo di almeno 1.000 euro l’anno lordi medi.

Un risultato diverso risulterebbe incomprensibile, mortificante professionalmente e demotivante  per i Funzionari-Quadri che ogni giorno lavorano per il buon funzionamento dell’Amministrazione Capitolina.

 

Roma Capitale: mancati incarichi di responsabilità al personale di categoria D

Nonostante gli accordi contrattuali per il settore del comparto prevedano l’attribuzione degli incarichi di responsabilità di categoria D di nuova promozione, la gran parte delle Direzioni con il mese di febbraio non ha ancora proceduto in tal senso rischiando di determinare un danno economico agli interessati nonché una incertezza organizzativa, che non fa bene al funzionamento dell’Amministrazione.

Quadrinet sollecita una rapida soluzione del caso in questione con l’attribuzione degli incarichi al personale di categoria D, che non può essere anche in questo caso lasciato nell’incertezza.

 

Roma Capitale: Dirigenti in Assemblea sul contratto integrativo

La scorsa settimana si sono riuniti in Assemblea presso la sala Cola di Rienzo al Comando della Polizia Municipale i dirigenti aderenti alle OO.SS. CGIL-CISL-UIL.

Nel corso dell’assemblea è stato illustrato il CCDI della dirigenza firmato a fine anno 2010 con l’Amministrazione, che rappresenta un buon risultato negli aspetti economici e di gestione del rapporto di lavoro e verifica delle prestazioni, nonostante i diversi punti sui quali sarebbe stato necessario ottenere ulteriori miglioramenti.

Nel corso dell’Assemblea che ha valutato nel complesso in modo positivo il risultato raggiunto, non sono mancate perplessità soprattutto nei dirigenti dei Municipi per il rischio di rinvio per la revisione dell’accordo che dovrà essere fatto a seguito dell’approvazione dei decreti definitivi per Roma  Capitale.

Sul sito di Quadrinet il testo del CCDI della dirigenza scaricabile.

 

Accordo sul Pubblico Impiego per il rinvio della riforma Brunetta: polemiche e analisi a confronto

Lo scorso 4 febbraio 2011 le OO.SS. CISL, UIL e altre sigle minori hanno firmato un’intesa con il Governo che pone forti paletti all’applicazione del D.lgs. 150/2009, in particolare sono stati affermati i seguenti tre principi, che dovranno adesso essere ratificati:

  1. le retribuzioni attuali non potranno essere ridotte per effetto dell’applicazione dei famosi pagellini delle fasce 25-50-25;
  2. le valutazioni dei pagellini potranno essere applicate solamente in caso di nuove risorse aggiuntive messe nella contrattazione a partire dal 2011;
  3. si riaprono nuovamente spazi per la contrattazione e le relazioni sindacali di fatto fortemente compresse dal D.lgs. 150/2009.

Il tutto è scritto nelle poche righe di una sola pagina.

Tuttavia l’accordo è stato contestato dalla CGIL e dalle organizzazioni di base con varie tonalità, fino qualcuno ad accusare il documento di svendita del personale pubblico e di futura irrilevanza delle relazioni sindacali.

Ma dal fronte opposto giunge chiara la posizione dell’Associazione dei giovani dirigenti della Pubblica amministrazione che quale parte datoriale, vede con forte preoccupazione l’arresto della marcia della riforma brunetta e il recupero di spazio a favore delle organizzazioni sindacali.

Quadrinet valuta molto positivo l’intesa raggiunta con il Governo circa il congelamento degli aspetti più negativi di quella che è apparsa più che una riforma una controriforma propedeutica allo smantellamento definitivo della Pubblica Amministrazione e dei suoi molesti servitori appunto i dipendenti pubblici.

L’alternativa all’accordo come ha scritto il segretario della Cisl Funzione Pubblica Giovanni Faverin è il taglio delle retribuzioni per molti con l’applicazione dei pagellini e la costrizione degli spazi di azione della contrattazione collettiva.

Sul sito il testo dell’accordo.

 

Riforma Brunetta: il grande Flop, la corsa verso il nulla è ormai al termine.

La riforma della Pubblica Amministrazione voluta fortemente dal Ministro Brunetta con una campagna mediatica incessante e violenta contro i dipendenti pubblici e un supposto piano industriale, la produzione enorme di quantità di carte e di files è ormai giunta al capolinea prima del previsto.

Tutto il gran carrozzone della riforma si è smontato e la riforma è “nuda” ovvero un gran rumore di nulla, raggiunto allegramente a seguito di una splendida e mirabolante marcia di quasi 1.000 giorni. Ovvero il risultato di tutto questo gran lavorio vi è stato con l’istituzione di organi, commissioni, studi, consulenze, convegni, interviste televisive, insulti in abbondanza. Tutto inghiottito in quel nulla che purtroppo ha nel contempo inghiottito anche una grande quantità di quattrini sperperati per pagare tutta la folla interessata a dare consulenze e partecipare a commissioni, per “consigli ed idee riformatrici” che non verranno mai utilizzate perché inutili e dannose, ma quel che è peggio il grande “black hole” ha inghiottito dentro di se anche la residua motivazione del personale pubblico.

Quest’ultimo costituisce un bene difficile da riprodurre che determina la produttività, l’efficienza e l’efficacia di qualsiasi azienda. Riprova ne è il precipizio in cui sta cadendo sempre più la PA nonostante i sondaggi e gli studi taroccati che ci vengono propinati, ma che basta andare in un pronto soccorso di un ospedale (se è ancora aperto dopo le chiusure operate dalle Regioni) per rendersi conto della tristissima realtà che ci aspetta ogni volta.

Un unico appello ad una classe politica sempre più corrotta ed inetta: togliete il disturbo velocemente ed in silenzio, siamo stanchi. Grazie.

 

Fiat: dopo la stretta sui diritti la grande fuga verso gli USA. Come e perché. Vi sveliamo alcune ipotesi che non trovate sugli altri mezzi di comunicazione.

Dopo la contestata vittoria al referendum sulla riduzione dei diritti dei lavoratori della Fiat di Mirafiori, la Fiat di Marchionne ha comunque avviato l’operazione di sganciamento dell’azienda dall’Italia.

Le ragioni, come era già in parte prevedibile, sono diverse: intanto vi è l’orizzonte “americano” dell’amministratore delegato di Fiat (da li viene come carriera) che percepisce il continente americano del Nord e del Sud come un’area del pianeta ancora vitale economicamente e capace di ripresa dove è quindi necessario spostare la capacità produttiva e direzionale dell’azienda per confrontarsi con i nuovi colossi di Cina, India e paesi Asiatici come Corea, ecc. In tale visione ed analisi l’Europa è vista come un continente in irrimediabile declino. Su un articolo pubblicato sul quotidiano Repubblica del 9.2.2011 lo scrittore Pietro Citati a proposito della situazione dei sistemi educativi in Europa (Inghilterra ed Italia in prima fila) parla di un continente in cammino verso il nulla e il vuoto.

In tale contesto certamente la situazione dell’Italia appare tra le più compromesse con un sistema scolastico ed universitario al dissesto, la Pubblica Amministrazione in rapida e rovinosa ritirata da ogni ambito dei servizi civili e dal Welfare più in generale, gli investimenti pubblici nelle infrastrutture bloccati ormai da decenni (vedere al riguardo la tristissima vicenda del piano della Banda Larga),  un sistema industriale che ormai arranca con sempre maggiore difficoltà e il sistema della distribuzione commerciale dagli elettrodomestici, ai mobili all’alimentare sempre più in mano a grandi multinazionali straniere che schiacciano il piccolo commercio e la produzione locale.

Ma l’altra grande ragione della fuga verso gli Usa della Fiat sta nel fatto che in Italia per tutta una serie di ragioni è stata ormai abbandonata la strada dei sostegni pubblici al settore automobilistico ovvero la Fiat, mentre negli Stati Uniti Obama per salvare il settore sta concedendo formidabili sostegni all’industria automobilistica tra cui c’è la Crysler acquistata appunto da Fiat.

In una nuova visione industriale gli impianti automobilistici italiani della ex madre Patria della Fiat vengono visti alla pari di quelli già esistenti in paesi considerati marginali come la Polonia, la Romania, ecc. dove il costo del lavoro deve necessariamente essere basso per continuare a ritenere economico il costo della produzione, pena la loro chiusura (già infatti minacciata).

In tutto ciò la Confindustria non commenta e la politica appare invece più affaccendata nella nuova e più accattivante attività dei “bunga bunga”, suggeritaci dal noto buontempone libico.

 

Quadrinet Pa: le fotografie della serata Risorgimento

Sul sito di Quadrinet una selezione delle fotografie della bella iniziativa Serata Risorgimento dello scorso 14 gennaio 2011.

 

Aggiungi commento

Per lasciare un vostro commento se siete degli utenti registrati dovete prima autenticarvi nel sito dall'area di login.
Se invece non siete registrati a questo sito dovete inserire obbligatoriamente un nome ed un indirizzo e-mail valido.
I commenti sono moderati dall'amministratore.


Codice di sicurezza
Aggiorna

Joomla SEO powered by JoomSEF

dal 16 gennaio 2006

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie Per saperne di più sui cookies leggi la nostra cookies policy.

Accetto i cookies da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information