News del 2 Febbraio 2011 PDF Stampa E-mail
  • Roma Capitale: posizioni organizzative incerte e
  • QUADRINET PA: ultimi giorni per comunicazione rinnovo convenzione sanitaria soci
  • Pubblica Amministrazione: con l’applicazione delle delibere CIVIT cresce l’incertezza e la burocratizzazione
  • Pubblica Amministrazione: Il rapporto con la Pa cresce online
  • Pubblica Amministrazione: CiVIT, quesiti sulla "trasparenza"
  • Pubblica Amministrazione: Automatismi dubbi sulle fasce di merito
  • Pubblica Amministrazione: Parametri omogenei con la guida dell'Anci
  • Pubblica Amministrazione: Brunetta scrive a tutte le PA: "Applicare subito il nuovo Cad"
  • INPS: precisazioni sulle nuove disposizioni in materia di fruizione dei permessi - legge 104/92
  • INPS: modifica del saggio di interesse legale
  • INPS: nuove modalità di gestione delle rateazioni in fase amministrativa
  • Attualità: Mobbing e risarcimento di natura civile
  • Attualità: Assegni familiari e truffa nei confronti dell’INPS
  • TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di dicembre 2010
  • Quadrinet Pa: le fotografie della serata Risorgimento

 

Roma Capitale: posizioni organizzative incerte e

Dopo un anno di proroghe ancora incerto il destino dell’istituto delle posizioni organizzative a Roma Capitale.

Di fatto ancora nelle nebbie delle discussioni il futuro di questo fondamentale istituto contrattuale per il personale di categoria D, prima danneggiato dal mancato adeguamento della remunerazione economica, adesso da proroghe di fatto che lasciano incerti sul futuro degli incarichi.

Quadrinet Pa segue la vicenda con attenzione ed assumerà le necessarie iniziative del caso a tutela degli incaricati di posizione organizzativa. Al riguardo si invitano in particolare modo gli iscritti dell’Associazione ad inviare delle mail all’indirizzo del sito per fornire eventuali informazioni nonchè per proporre idee ed iniziative a tutela.

News del 2 Febbraio 2011

  

QUADRINET PA: ultimi giorni per comunicazione rinnovo convenzione sanitaria soci

Ultimissimi giorni per il rinnovo della convenzione sanitaria con il circuito USI anno 2011, che ha fornito negli anni riscontri ampiamente positivi da parte dei soci per l’economicità delle prestazioni (50% di sconto reale), i tempi di prenotazione ridottissimi e la professionalità delle strutture sanitarie coinvolte. Infatti, in considerazione del costo significativo della convenzione si invitano cortesemente i soci a voler inviare alla casella dell’associazione una mail di conferma della volontà di fruire di tale convenzione per l’anno 2011, all’indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. indicando nuovamente il proprio indirizzo mail e un numero telefonico mobile (cellulare). Per eventuali info chiamare al numero telefonico: 3394550493. Le comunicazioni dovranno pervenire entro e non oltre il 9 febbraio 2009. La convenzione verrà pertanto rinnovata od attivata esclusivamente in caso di conferma da parte dei singoli soci

 

Pubblica Amministrazione: con l’applicazione delle delibere CIVIT cresce l’incertezza e la burocratizzazione

Grido di allarme di molte amministrazioni pubbliche e dell’associazione dei giovani dirigenti pubblici sulle recenti delibere della Civit, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni, che ha emanato linee guida in materia di programmazione, piani

triennali per la trasparenza, l’integrità e in materia di valutazione.

Infatti, in questo momento  le amministrazioni pubbliche stanno aggiornando i propri sistemi di valutazione, con riferimento alla dirigenza, definendo i sistemi per il restante personale e per la misurazione della performance organizzativa. Durante questa  fase è importante  che i sistemi di

valutazione non si trasformino in procedimenti amministrativi farraginosi.

Secondo AGDP  vi sono forti timori che le amministrazioni si avviino “ad adottare sistemi di valutazione con obblighi probatori a carico dei dirigenti onerosissimi, che renderanno lo svolgimento della funzione datoriale della valutazione poco agevole e favoriranno il contenzioso.” Sempre secondo l’AGDP, la necessità di applicare i sistemi di valutazione a tutto il personale con l’obbligo di differenziarlo in fasce, richiede l’adozione di sistemi semplici, secondo modelli privatistici, che evitino l’approccio processuale giudiziario che obbliga il dirigente a prove diaboliche nel caso non si ritenga di valutare al massimo un dipendente.

L’Associazione afferma che in particolare, la  delibera 124/2010 “cita alcune procedure da prevedere nei sistemi di valutazione che richiamano meccanismi, quali organi terzi e commissioni, reintroducendo la conciliazione obbligatoria, resa facoltativa dal Collegato lavoro. Tutto ciò è ben lontano dal modello aziendale e privato, rende costosa la gestione del personale e non fa che, per l’appunto, alimentare il contenzioso”.

Il parere di Quadrinet converge con quello dell’AGDP circa il fatto che le procedure di valutazione della dirigenza e del personale debbano essere il più possibile semplici e ricostruibili facilmente nel loro iter, in quanto solamente ciò è garanzia di trasparenza nella valutazione, di efficacia ed economicità della stessa al fine di evitare che alla semplificazione delle procedure di gestione dei servizi di supporto (protocollo, personale, ecc.) si contrapponga la burocratizzazione delle procedure di valutazione con la costituzione di uffici e personale dedicati a tempo pieno con elevati costi.

 

Pubblica Amministrazione: Il rapporto con la Pa cresce online

Accessibilità online, gestione elettronica, trasmissione elettronica e conservazione sostitutiva di dati, informazioni e comunicazioni.

Il nuovo Codice dell'amministrazione digitale – in vigore dal 25 gennaio – definisce il quadro normativo destinato a rivoluzionare i rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. Le tecnologie diventano la chiave per assicurare maggiore produttività all'apparato statale. Ai cittadini e alle imprese sono inoltre riconosciuti veri e propri diritti all'uso delle tecnologie, sia nelle comunicazioni che nella partecipazione al procedimento amministrativo. La dematerializzazione si costruisce intorno all'oggetto della validazione elettronica, e cioè sul documento informatico e sul suo processo di formazione. Proprio per semplificarne l'adozione e favorirne l'utilizzo, accanto alla firma elettronica, a quella elettronica qualificata e a quella digitale è stata, infine, introdotta la firma elettronica avanzata, originariamente prevista dalla direttiva 1992/93/Ce. L'evoluzione tecnologica è infatti tale da permettere soluzioni in grado di assicurare strumenti di firma sempre più sicuri e attendibili. In ogni caso, l'assenza di un certificato qualificato rilasciato da una Certification Authority appare un limite, perchè non assicura quei livelli di assoluta garanzia sull'identità dei soggetti firmatari che assicurerebbe il controllo di un ente indipendente.

Documenti digitali e copie

Una delle novità di maggiore impatto per cittadini e imprese (si veda tabella nella pagina) riguarda le nuove modalità di gestione ed emissione di documenti informatici e copie. Nell'ottica della semplificazione, il principio della neutralità tecnologica determina la libertà di valutare in giudizio un documento informatico anche se non sottoscritto digitalmente. Ciò significa che cittadini e imprese non devono necessariamente utilizzare una firma elettronica per sottoscrivere ed emettere documenti. Il documento sarà comunque diversamente valutato, quanto a efficacia probatoria, a seconda che sia sottoscritto o meno. Infatti, la scrittura privata fa piena prova, sino a querela di falso (in base all'articolo 2702 del Codice civile) se le viene apposta una firma elettronica avanzata, qualificata o digitale.

Se il documento informatico contiene, invece, uno degli atti da fare obbligatoriamente per iscritto (a pena di nullità) – come prevede l'articolo 1350 del Codice – questo deve essere sottoscritto con firma elettronica qualificata o digitale. Allo stesso modo, alle copie informatiche di un documento analogico è riconosciuta l'identica efficacia probatoria dell'originale. Se, tuttavia, i file informatici contenenti copia di documenti analogici – sia scritture private che atti pubblici – sono spediti o rilasciati da depositari pubblici autorizzati o da pubblici ufficiali, per la loro efficacia probatoria è sufficiente la sottoscrizione con firma digitale o elettronica qualificata da parte di chi spedisce o rilascia il documento. La loro esibizione sostituisce, infatti, quella dell'originale. Non è, infine, più obbligatoria la firma digitale sulla copia per immagine di un documento analogico ma il semplice rispetto delle regole tecniche se la conformità all'originale non è espressamente disconosciuta. L'attestazione di conformità apposta da un notaio conferisce alla copia solamente una valenza probatoria rafforzata.

Conservazione sostitutiva

Ulteriore novità che potrebbe semplificare il ricorso ai processi di conservazione sostitutiva consiste nella previsione della figura dei conservatori accreditati, iscritti ad un apposito albo tenuto da DigitPA.

Si tratta di soggetti, pubblici e privati, di cui cittadini, imprese e Pubbliche amministrazioni possono avvalersi non solo per la conservazione dei propri documenti informatici ma anche e soprattutto per la certificazione di conformità del processo.

Un sistema di conservazione strutturato da un certificatore accreditato o da questo certificato è in grado di garantire al contribuente la rispondenza ai criteri e alle regole tecniche fissate per i documenti contabili e fiscali dal Dm 23 gennaio 2004, conferendo loro una valenza probatoria nei riguardi della stessa Agenzia delle entrate.

Fonte: il Sole 24 Ore

 

 

Pubblica Amministrazione: CiVIT, quesiti sulla "trasparenza"

In allegato il quadro sintetico degli avvisi di CiVIT sui quesiti più ricorrenti in tema di "trasparenza"

Leggi: i Quesiti sulla Trasparenza

Fonte: legautonomie.it

Pubblica Amministrazione: Automatismi dubbi sulle fasce di merito

La temuta data del 31 dicembre 2010 per l'adeguamento di regioni ed enti locali alla riforma Brunetta è ormai acqua passata. Gli operatori, ormai, sono già alle prese con la gestione del personale nel nuovo anno, programmazione delle assunzioni in pole position. Eppure i dubbi sul Dlgs 150/2009 non si sono ancora attenuati. Anzi.

Vi è innanzitutto la preoccupazione su cosa possa succedere a quelle amministrazioni che non hanno ancora adottato le modifiche al regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi e al sistema di valutazione. Quello del 31 dicembre 2010 non era certo un termine perentorio. C'è ancora spazio di azione, purché tutto avvenga in tempi ristretti. È infatti fondamentale che l'organizzazione e i dipendenti siano a conoscenza delle modalità di svolgimento della valutazione fin dai primi mesi dell'anno per evitare di inficiare tutta la procedura.

La questione più accesa è però l'introduzione della premialità attraverso le fasce di merito. Se l'ente non si adegua con un proprio sistema, scatteranno le fasce previste per le altre amministrazioni? La lettura della riforma Brunetta non è così agevole da questo punto di vista. L'articolo 31 comma 4 prevede infatti che sì, scatteranno le regole delle amministrazioni centrali, ma solo per il mancato adeguamento alle norme relative al ciclo di gestione della performance e all'adozione del nuovo sistema di valutazione individuale. Le fasce per gli enti locali sono però disciplinate al comma 2. Quindi i casi sono due: o l'obbligo di introdurre le fasce per gli enti locali era immediato, oppure siamo in presenza di una disposizione che, non prevedendo un termine preciso di adeguamento, né un automatismo in caso di inerzia delle amministrazioni, non ha scadenze particolari. In questa seconda ipotesi si potrebbe addirittura immaginare che le amministrazioni possano aspettare la prossima tornata contrattuale per capire se il Ccnl interverrà sulla materia, restando il dubbio se sia possibile ancora applicare integralmente o parzialmente le disposizioni dei contratti vigenti.

Purtroppo per le autonomie, però, l'articolo 31 comma 2 ha indicato nelle «rispettive potestà normative» la competenza ad adottare il sistema delle fasce e quindi parrebbe logico che l'azione regolamentare avvolga anche tale situazione. I vantaggi sono peraltro molto evidenti: viene infatti data la possibilità di creare anche più fasce di merito rispetto alle tre indicate all'articolo 19, purché venga riservata la quota prevalente di premialità ai dipendenti che si collocano nella fascia più elevata. Non sembra invece compatibile con il disposto normativo la possibilità di stabilire in sede di contrattazione integrativa decentrata il numero e la suddivisione della graduatoria di merito. Si attendono veramente istruzioni per l'uso.

Nel frattempo il tribunale del lavoro di Pesaro ha ribaltato l'orientamento consolidato dai tribunali di Torino, Salerno e Trieste sulla data di entrata in vigore della riforma Brunetta per le relazioni sindacali. Con la sentenza 417/2010 si evidenzia l'immediata operatività dell'articolo 5 del Dlgs 165/2001 e, quindi, la necessaria concertazione con le organizzazioni sindacali prima dell'adozione di nuove disposizioni organizzative di lavoro deve intendersi sostituita di diritto con la nuova previsione che stabilisce unicamente la previa comunicazione.

Quindi, nei casi dell'esercizio dei poteri dirigenziali, delle misure inerenti alla gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunità, nonché della direzione e dell'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici, non è possibile richiamare i tempi di rinvio alla stipula dei nuovi Ccnl prevista dall'articolo 65 della riforma stessa.

Fonte: il Sole 24 Ore

  

Pubblica Amministrazione: Parametri omogenei con la guida dell'Anci

Dal 1° gennaio si applicano le nuove regole in materia di valutazione e performance definite dal Dlgs 150/2009. Il lavoro preparatorio condotto dai comuni è stato poderoso. A seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa tra l'Anci e il ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, l'associazione ha dato vita al progetto «Performance e merito - Il lavoro pubblico e la riforma», finalizzato a supportare gli enti in tutto il percorso di adeguamento alla riforma e a definire i criteri per la misura delle performance organizzative dei comuni.

Poi, in ossequio a quanto previsto dal decreto delegato, l'Anci ha sottoscritto per prima il protocollo di collaborazione con la Civit, le cui funzioni non possono essere esercitate nei confronti delle autonomie territoriali in via diretta, ma secondo le modalità stabilite dai protocolli di collaborazione con le associazioni rappresentative. È stata insediata una commissione nazionale Anci, politica e tecnica, che si è mossa con il supporto di due gruppi di lavoro tecnico, l'uno di natura giuridico-interpretativa, l'altro costituito da esperti in performance.

Dopo una prima fase di definizione teorica dei modelli di rilevazione delle performance, è stata avviata la sperimentazione con la definizione di un questionario su cinque ambiti di rilevazione: servizi sociali, viabilità e traffico, trasporto pubblico locale, asili nido, ambiente e pulizia; la partecipazione alla sperimentazione ha coinvolto oltre 400 comuni. Contestualmente, sono state elaborate linee guida interpretative, contenenti indicazioni relative alla revisione dei sistemi di valutazione, all'adeguamento dei regolamenti sugli istituti per la valorizzazione del merito, nonché indicazioni in materia di ciclo della performance e di organismi indipendenti di valutazione.

A fronte di questa attività, svariate sono state le iniziative di confronto diretto con le amministrazioni locali: seminari tecnici, convegni, giornate di formazione che hanno registrato una ampissima partecipazione. La serietà mostrata dai comuni nell'implementare la riforma, adattandone i principi ispiratori alle proprie caratteristiche, richiede sforzi e tempi adeguati. A titolo esemplificativo, particolarmente delicato si sta rivelando il lavoro di definizione del "ciclo della performance"; gli enti, secondo le indicazioni fornite dall'Anci, stanno rimodulando gli strumenti di programmazione in maniera tale da renderli coerenti con lo spirito e le finalità della riforma entro la data di approvazione dei bilanci 2011.

Contestualmente, i comuni sono impegnati nella istituzione degli organismi indipendenti della valutazione, organo garante del corretto funzionamento dei sistemi di valutazione della performance, la cui articolazione è strettamente legata ai modelli organizzativi e alle caratteristiche proprie di ciascun ente e la cui disciplina a livello regolamentare è di particolare delicatezza ai fini della concreta implementazione dei sistemi di valutazione.

Si tratta dunque di un lavoro complesso a cui – secondo i dati dell'Anci, investita, tra l'altro, del compito di fornire indicazioni e risposte alle richieste di parere – si sta dedicando un numero crescente di enti, attenti a recepire attivamente la riforma. E ciò nonostante l'intervenuta emanazione della manovra economica estiva, che – bloccando i rinnovi contrattuali ed i trattamenti economici dei pubblici dipendenti – compromette di fatto la reale implementazione della riforma del lavoro pubblico recata dal decreto 150.

Fonte: il Sole 24 Ore

 

 Pubblica Amministrazione: Brunetta scrive a tutte le PA: "Applicare subito il nuovo Cad"

"La digitalizzazione non resti una dichiarazione di principio": il ministro per la PA e Innovazione ha inviato un'e-mail alle 49.179 amministrazioni pubbliche italiane in vista dell'entrata in vigore del Codice il passato 25 gennaio.

Applicare quanto previsto dal nuovo Cad. E' la richiesta che Il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha fatto a tutte le pubbliche amministrazioni italiane per chiedere loro di attivarsi per rendere prassi quotidiana quanto previsto dalle norme del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (decreto legislativo n. 235/2010).

“Sulla base delle esperienze maturate in questi anni - scrive Brunetta nella sua mail - il nuovo Codice introduce con chiarezza una serie di innovazioni normative volte a garantire che l’amministrazione digitale non resti solo una dichiarazione di principio, ma sia in grado di incidere effettivamente sui comportamenti e le prassi delle amministrazioni e sulla qualità dei servizi resi a cittadini e imprese. La riforma infatti non solo rende effettivi i diritti, accessibili le opportunità e cogenti gli obblighi, ma permette di diradare la nebbia dell’incertezza e rassicurare gli operatori sulla validità, anche giuridica, dell’amministrazione digitale”.

Brunetta precisa come il Codice renda obbligatoria l’innovazione nella pubblica amministrazione nel modo più naturale: “Da una parte dando ai cittadini diritti e strumenti per interagire sempre, dovunque e verso qualsiasi amministrazione attraverso Internet, posta elettronica, reti; dall’altra stabilendo che tutte le amministrazioni devono organizzarsi per rendere disponibili tutte le informazioni e tutti i procedimenti in modalità digitale, sempre e comunque”.

Il nuovo Cad introduce misure premiali e sanzionatorie, consentendo alle pubbliche amministrazioni di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali. Dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall’informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno infatti risparmi da utilizzare per l’incentivazione del personale coinvolto e per il finanziamento di progetti di innovazione.

“In tre anni - precisa Brunetta - la pubblica amministrazione sarà completamente digitale e sburocratizzata. La riforma completa e rende al passo con i tempi il quadro normativo e regolatorio mediante il quale si può ottenere quel recupero di efficienza da parte delle PA, essenziale per dare maggiore impulso al processo di sviluppo del Paese”.

Il nuovo Cad completa il quadro normativo in materia di amministrazione digitale definito cinque anni or sono con il decreto legislativo n 82/2005, aggiornando la normativa di riferimento al panorama tecnologico in evoluzione. Dopo la riforma della Pubblica Amministrazione (decreto legislativo n. 150/2009) - che ha introdotto meritocrazia, premialità, trasparenza e responsabilizzazione dei dirigenti - il provvedimento costituisce il secondo pilastro del processo di rinnovamento "per costruire una PA coerente con i criteri di efficacia ed economicità propri dell’azione pubblica", conclude il ministro.

Fonte: corrierecomunicazioni

  

INPS: precisazioni sulle nuove disposizioni in materia di fruizione dei permessi - legge 104/92

Con messaggio n. 1740 del 25 gennaio 2011 l’INPS ha fornito i chiarimenti di carattere operativo-procedurale circa le nuove disposizioni in materia di diritto alla fruizione dei permessi di cui all'art.33 della legge 104/92 dettate con circolare 155/2010.

Fonte: dplmodena

 

 

INPS: modifica del saggio di interesse legale

Con circolare n. 6 del 14 gennaio 2011 l’INPS informa della variazione all’1,50% del saggio di interesse legale. La misura dell’1,50%, si applica ai contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2011.

Leggi: circolare n.6 del 14 Gennaio 2011

Fonte: dpl modena

  

INPS: nuove modalità di gestione delle rateazioni in fase amministrativa

Con circolare n. 4 del 13 gennaio 2011 l’INPS fornisce le disposizioni che trovano applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2011, per quanto riguarda le Nuove modalità di gestione delle rateazioni in fase amministrativa, ai sensi di quanto disposto dall’art. 30 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122.

Leggi: circolare n.4 del 13 Gennaio 2011

Fonte: dpl modena

  

Attualità: Mobbing e risarcimento di natura civile

La sesta sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 685 del 13 gennaio 2011, ha osservato che nel nostro sistema penalistico, nonostante una delibera del Consiglio di Europa risalente al 2000, non si rinviene alcuna disposizione finalizzata a contrastare, sotto l’aspetto penale, il c.d. “mobbing”. Stante questa situazione e non essendo percorribile la “strada penale”, è possibile soltanto il ricorso al procedimento civile, essendo il mobbing un titolo per il risarcimento del danno patito da lavoratore in conseguenza degli atteggiamenti persecutori del datore di lavoro o del preposto.

Fonte: dpl modena

 

Attualità: Assegni familiari e truffa nei confronti dell’INPS

La seconda sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 41472 del 23 novembre 2010, ha affermato che commette il delitto di truffa aggravata in danno dell’INPS il titolare di un assegno familiare che non abbia comunicato all’INPS la variazione del nucleo familiare (separazione e poi divorzio dalla moglie). La Suprema Corte ha affermato che “ la condotta necessaria per la sussistenza del delitto di truffa può consistere anche nel silenzio maliziosamente serbato su alcune circostanze da parte di chi abbia il dovere di farle conoscere, in quanto tale comportamento, se idoneo ad influire casualmente sull’erronea rappresentazione della realtà in forza della quale è posto in essere un atto di disposizione patrimoniale, non può ritenersi meramente passivo, ma artificiosamente orientato a perpetrare l’inganno”.

Fonte: dpl modena

 

TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di dicembre 2010

A dicembre, il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (TFR), accantonate al 31 dicembre 2009, è: 2,935935%.

Fonte: dpl modena

 

Quadrinet Pa: le fotografie della serata Risorgimento

Sul sito di Quadrinet una selezione delle fotografie della bella iniziativa Serata Risorgimento dello scorso 14 gennaio 2011.

 

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