News del 2 Maggio 2011 PDF Stampa E-mail
  • Attualità: Anche le Province arruolate nella lotta all'evasione fiscale
  • Parlamento: differenze tra lavoro privato e pubblico per la festività del 17 marzo 2011
  • INPS: modifica del tasso di dilazione, di differimento e per le sanzioni civili
  • INPS: prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi - anno 2011
  • Consiglio dei ministri: approvati il Def e il Piano per le riforme
  • Camera dei Deputati: testo unificato della nuova legge di contabilità e finanza pubblica
  • Attualità: Gelmini, entro il 2012 Wi-Fi nelle scuole
  • TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di marzo 2011

 

Attualità: Regioni, i siti Internet marciano a due velocità

Il primo rapporto stilato dall’ Università del Salento e Inforav, in collaborazione con Eustema Spa, rileva un alto livello di interattività nei servizi Web di Lombardia, Friuli e Veneto. Segnano il passo Abruzzo e Molise. Al Sud Basilicata best practice.

Quindi un quadro fatto di luci (al Nord) e ombre (principalmente al Sud) nel 1° sui siti istituzionali delle Regioni che ha analizzato i portali focalizzando l’attenzione su cinque parametri chiave:

  1. contenuti (grado di copertura dei temi e servizi di competenza regionale);
  2. amministrazione 2.0 (presenza di strumenti multimediali, di interazione e classificazione);
  3. servizi (livello di sofisticazione online dei servizi erogati);
  4. accessibilità (rispondenza ai 22 requisiti indicati dalla Legge 9 gennaio 2004 n. 4 – “Legge Stanca”);
  5. requisiti tecnici e legali (presenza contenuti minimi dettati dalla Direttiva 8/2009 del Mipai).

A livello informativo, l’indagine ha fatto emergere che le Regioni coprono sostanzialmente tutte le aree tematiche relative alla propria competenza, con una media nazionale che si attesta al 95%. Differenze ben più marcate riguardano invece numero, natura e qualità dei servizi interattivi resi disponibili per le medesime aree di competenza, con un forte divario in termini di maturità tecnologica tra Regioni del Mezzogiorno, del Centro e del Nord.

Per grado di copertura dei servizi a elevata interazione rispetto alle aree di competenza, la Lombardia si dimostra la regione più avanzata, seguita da Friuli V.G., Lazio e Veneto a pari merito. Situazione radicalmente opposta per i portali di Molise e Abruzzo che ne rendono rispettivamente disponibili soltanto tre ed uno. Il superamento di servizi bidirezionali e transazionali, da considerare standard imprescindibili nei rapporti con cittadini e imprese, verso soluzioni più avanzate che consentano l’erogazione personalizzata e adattiva dei servizi sembra comunque ancora molto lontano.

Per quanto riguarda il livello di sofisticazione dei servizi il Nord, e in particolare il Nord Est del Paese, detta legge anche in termini maggior livello di sofisticazione dei servizi: in questo caso la posizione più alta nel ranking è occupata dall’Emilia Romagna (online sophistication di 682/1000), seguita da Veneto (671), Lombardia (665), Friuli V.G. (652) e Piemonte (634). Tutte queste regioni mostrano un’elevata attenzione all’erogazione di servizi di tipo transazionale, come pagamenti online e richiesta/rilascio online di certificazione, anche se distribuiti su differenti aree tematiche.

Unico dato in controtendenza per quanto concerne le Regioni del Mezzogiorno, che occupano le ultime cinque posizioni in classifica, è rappresentato dalla Basilicata, nona a livello nazionale (573) tra Toscana e Marche.

Con soluzioni ed approcci molto differenti, gli sforzi delle Regioni appaiono prevalentemente concentrati sui fronti dell’eDemocracy e Amministrazione 2.0 (85%), Lavoro (75%), Attività produttive (70%). I servizi sanitari, certamente critici dal punto di vista sociale e della semplificazione dell’iter amministrativo, raggiungono un livello di copertura inferiore al 60%.
Situazione più omogenea nel Paese per quanto concerne l’Accessibilità. Il livello di conformità dei portali delle Regioni alla Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (Legge Stanca), è stato valutato con Kendo, il web site shaker system di Eustema Spa. 
La piattaforma ha esaminato profondamente la struttura e ogni tipo di risorsa presente sui siti, fornendo dettagliati report di tipo statistico e quantitativo, e suggerendo le azioni correttive da compiere per adeguarsi ai requisiti di accessibilità previsti dalla normativa vigente. Il grado di rispondenza medio ai dettami della legge riscontrato a livello nazionale è molto elevato (80%), anche se soltanto i siti web di due Regioni, Friuli V.G. e Molise, non presentano alcun errore (figura 3.8 pag. 38 del Rapporto).

A livello nazionale, l’analisi sulla rispondenza dei siti web delle Regioni alla Direttiva n. 8/2009 Mipai (rispetto dei requisiti tecnici e legali indicati come contenuti minimi) mostra invece evidenti carenze. Nella maggior parte dei casi i soli requisiti soddisfatti riguardano la trasparenza amministrativa, dall’elenco di bandi e concorsi a quello delle caselle Pec o dei servizi forniti in rete, le informazioni dell’Urp o le retribuzioni e tassi d’assenza del personale.

La pubblicità legale è presente soltanto sui portali di Puglia, Veneto, Calabria, Liguria, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Il piano e la relazione sulla performance soltanto in quelli di Emilia Romagna, Molise e Umbria. L’ammontare dei premi collegati alle performance e l’ammontare di quelli effettivamente distribuiti sono visualizzabili soltanto in quelli di Lazio e Puglia.

In termini di visibilità, l’analisi dei tassi di accesso ai portali in funzione della percentuale della popolazione regionale, vede la Val d’Aosta presentare un rapporto quasi 36 volte superiore alla media nazionale (figura 3.10 pag. 39 del Rapporto). Considerando invece la distribuzione degli accessi regionali in relazione agli accessi italiani (figura 3.11) i portali più visitati risultano quelli del Piemonte, della Lombardia, seguiti da Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto ed Emilia Romagna. Tendenzialmente basso il numero di pagine viste: più della metà delle Regioni risulta al di sotto della media italiana di 4 pagine per utente.

Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

INPS: Ricorsi amministrativi, l'Inps dice addio alla carta

Le richieste relative alle controversie di previdenza e assistenza potranno essere inoltrate solo in digitale dal passato 26 aprile 2011. "Importante step verso la completa telematizzazione"

Quindi le domande per i ricorsi amministrativi potranno essere presentate all'Inps esclusivamente attraverso il canale telematico o tramite gli intermediari abilitati. L'Inps stessa lo comunica in una nota, precisando che il ricorso amministrativo è necessario per la procedibilità delle controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie come previsto dall'articolo 443 del codice di procedura civile.

“Un ulteriore passo, quindi, verso la completa telematizzazione delle domande di prestazione/servizio, nell'ambito di un processo ormai avviato – sottolinea l’Istituto - di crescita di efficienza amministrativa e di aumento della qualità delle prestazioni nei confronti dei cittadini e delle imprese”. Il processo di digitalizzazione delle varie domande di prestazione avverrà con gradualità, dopo un periodo transitorio durante il quale le consuete modalità di presentazione continueranno comunque a essere garantite. Terminato il periodo transitorio, le domande potranno essere inoltrate solo usando il canale telematico.

Concluso il periodo transitorio per la domanda di ricorso amministrativo non potranno più essere presentate in modalità cartacea, ma solo attraverso uno dei seguenti canali: via web (la richiesta telematica dei servizi è accessibile direttamente dal cittadino tramite Pin attraverso il portale dell'Istituto, www.inps.it, nello spazio riservato ai Servizi Online); tramite i patronati e tutti gli intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti.

Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

 

Pubblica amministrazione: La tariffa eccessiva può mandare a casa il sindaco

Se la nuova tariffa per i compensi dei commercialisti troppo cara per le imprese? Si può correre ai ripari. La circolare 9 del 14 aprile 2011 di Assonime (Associazione tra le Società Italiane per Azioni) esprime perplessità sull'applicabilità della tariffa anche ai rapporti già in corso, ma suggerisce che è possibile, in questo caso, risolvere il rapporto per eccessiva onerosità. La nota dà anche indicazioni "a regime" su come evitare la lievitazione dei compensi, ovvero evitando rimandi in bianco alla tariffa.

La circolare precisa in quali casi le nuove regole sui compensi per i dottori commercialisti e gli esperti contabili potrebbero produrre effetti già alle situazioni in corso. Occorre infatti che il sindaco sia iscritto all'albo in questione e che il compenso sia stato fissato in assemblea con un generico rimando alla tabella. Fuori da questi casi, il problema non si pone.

Assonime spiega che la vecchia tariffa prendeva in considerazione in modo unitario l'attività di controllo svolta dal sindaco, compresa l'attività di controllo sul bilancio, fissando un compenso globale. La nuova, invece, prevede onorari separati per l'attività di controllo sull'osservanza della legge, dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e per l'attività di revisione legale. Quindi non più un unico compenso, ma la somma di voci diverse. Se però la vecchia tariffa stabiliva «che i compensi spettanti ai sindaci non potessero essere preconcordati dalle parti», la nuova non pone questo limite e quindi – per Assonime – «vale il principio generale indicato nell'articolo 22 della tariffa in base al quale è ammesso preconcordare gli onorari e cioè fissare preventivamente il compenso».

L'applicazione ai rapporti in corso, per Assonime «appare difficilmente compatibile» con i principi generali in materia contrattuale e con il fatto che per i sindaci di società per azioni il compenso debba essere determinato dall'assemblea all'atto della nomina per tutta la durata dell'ufficio. Se con la nuova tariffa i compensi dovessero lievitare, «si potrebbe ipotizzare l'applicazione dell'istituto della risoluzione per eccessiva onerosità». Un conseguenza grave, che però potrebbe essere «evitata qualora le parti scelgano di comune accordo la via della rinegoziazione dell'accordo».

Secondo Massimo Mellacina, consigliere nazionale dei dottori commercialisti, delegato alla tariffa professionale, «il richiamo alla possibilità di risolvere il rapporto per eccessiva onerosità suscita non poche perplessità. La norma è dettata per i contratti a prestazioni corrispettive e sembra essere del tutto inapplicabile al rapporto fra collegio sindacale e società». Quella dei sindaci, per Mellacina, è una rilevante funzione pubblicistica, in considerazione della quale il legislatore «impone che i sindaci possano essere revocati solo in presenza di giusta causa, imponendo inoltre, che la delibera di revoca sia approvata dal tribunale».

Leggi: Circolare n. 9 del 2011

Fonte: Sole24Ore

 

Attualità: Anche le Province arruolate nella lotta all'evasione fiscale

Nella lotta all'evasione fiscale entreranno anche le Province. L'arruolamento dell'unico livello di governo locale finora escluso dalla caccia al nero fiscale sarà deciso con il Dlgs su «premi e sanzioni», l'ottavo provvedimento attuativo della riforma su cui si è appena riaccesa la discussione in Conferenza Stato-città.

L'impegno dei presidenti di Provincia sarà concentrato sull'evasione dell'Rc Auto; a febbraio l'Antitrust aveva denunciato in Parlamento il fatto che gli aumenti medi nel 2010 (+6,6%) erano stati doppi rispetto al resto d'Europa, e l'Isvap, analizzando il fenomeno, aveva sottolineato il ruolo dell'evasione, che si concentra in alcune Regioni ma secondo l'istituto di vigilanza finisce per far crescere le tariffe in tutt'Italia. Per spezzare il circolo vizioso fra evasione e incremento dei prezzi, l'intenzione del Governo è di impegnare direttamente le amministrazioni locali, girando alle Province una quota del riemerso sulla base degli stessi principi che disciplinano i premi per Comuni e Regioni.

Il Dlgs sul federalismo regionale e provinciale, approvato definitivamente a fine marzo, muove però anche le leve fiscali direttamente in mano ai presidenti. Proprio sull'Rc Auto, già da quest'anno le Province possono ritoccare del 3,5% l'addizionale provinciale (oggi fissa al 12,5%). Questa «libertà fiscale» sarà esercitabile subito dopo la pubblicazione del Dlgs in «Gazzetta Ufficiale», e le decisioni locali avranno effetto 60 giorni dopo la pubblicazione della delibera sul sito dell'ente. La scelta di aumentare o diminuire l'addizionale, naturalmente, dipende dalla salute dei bilanci locali; un'elaborazione dell'associazione Trecentosessanta, il "think tank" che fa capo al vicesegretario del Pd Enrico Letta, ha passato al setaccio i conti provinciali su alcuni indicatori chiave, e mostra una situazione estremamente variegata: le Province calabresi (tranne Reggio), per esempio, hanno un indebitamento doppio rispetto alla media nazionale, e Vibo Valentia primeggia con una spesa di personale pari a 2,5 volte la media. «L'analisi di questi numeri – spiega Marco Stradiotto, senatore Pd e autore dell'indagine – mostra anzitutto una grande confusione istituzionale; per avere un senso, le Province devono contare più di 200mila abitanti e occorre definire una volta per tutte i loro compiti, che devono essere orientati esclusivamente al coordinamento territoriale».

L'altro tema caldo sul fisco provinciale è legato all'abolizione del regime Ipt per gli atti soggetti a Iva, e la loro equiparazione a quelli non Iva. Una misura di questo tipo moltiplicherebbe il conto dell'imposta, molto più elevata per atti non Iva, ma fonti del Governo sostengono che l'intenzione è quella di «riequilibrare progressivamente» il prelievo, con una disciplina unica che non sarà necessariamente quella attuale degli acquisti non Iva. Il compito, comunque, spetta a un decreto dell'Economia, e la partita è ancora aperta.

Fonte: Sole24Ore

 

Parlamento: differenze tra lavoro privato e pubblico per la festività del 17 marzo 2011

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 aprile 2011, il Parlamento ha pubblicato la legge di conversione 21 aprile 2011, n. 47, con modificazioni, del decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 44 del 23 febbraio 2011), recante: «Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011».

Le modificazioni riguardano il fatto che viene previsto un distinguo tra lavoro privato e lavoro pubblico:

- lavoro privato: per la festività soppressa del 4 novembre o per una delle altre festività tuttora soppresse ai sensi della legge 5 marzo 1977, n. 54, non si applicano a una di tali ricorrenze ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150º anniversario dell'Unita' d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011.

- lavoro pubblico: sono ridotte a tre le giornate di riposo riconosciute dall'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1977, n. 937, e, in base a tale disposizione, dai contratti e accordi collettivi.

Fonte: dpl modena

 

INPS: modifica del tasso di dilazione, di differimento e per le sanzioni civili

Con circolare n. 68 del 19 aprile 2011, l’INPS informa che è stato innalzato il Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR) che, a decorrere dal 13 aprile 2011, è fissato nella misura dell’1,25%.

In considerazione di ciò:

l'interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti per i contributi e per le relative sanzioni civili e l’interesse dovuto in caso di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi dovranno essere calcolati al tasso del 7,25%.

la sanzione civile è pari al 6,75% in ragione d’anno.

Fonte: dpl modena

Leggi: Circolare n.68 del 2011

 

INPS: prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi - anno 2011

Con circolare n. 69 del 20 aprile 2011, l’INPS comunica, ai fini della liquidazione delle indennità di malattia, di maternità e di tubercolosi, la cui misura deve essere calcolata con riferimento a periodi di paga compresi nell’anno 2011, gli importi giornalieri sulla cui base vanno determinate, per le seguenti categorie di lavoratori interessati, le prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi per l'anno 2011:

  • Lavoratori soci degli organismi cooperativi di cui al D.P.R. 602/1970, art.4 (malattia, maternità e tbc).
  • Lavoratori agricoli a tempo determinato (malattia, maternità e tbc).
  • Compartecipanti familiari e piccoli coloni (malattia, maternità e tbc).
  • Lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari (malattia, maternità, tbc).
  • Lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari (maternità).
  • Lavoratrici autonome: commercianti, artigiane, CD-CM e imprenditrici agricole professionali (maternità)

Relativamente all’indennità di tubercolosi, i criteri indicati valgono soltanto per i primi 180 giorni di assistenza per i soggetti che hanno diritto all’indennità di malattia; per le restanti categorie aventi diritto all’indennità di tubercolosi, ma non a quella di malattia, si rammenta che le prestazioni vanno erogate commisurandole alla misura fissa

Leggi: Circolare n.69 del 2011

Fonte: dpl modena

 

Consiglio dei ministri: approvati il Def e il Piano per le riforme

Nella seduta di mercoledì 13 aprile 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Def, il Documento di Economia e Finanza pubblica, previsto dalla recentissima modifica alla disciplina vigente in materia di contabilità e finanza pubblica, e il il Pnr, il Piano nazionale delle riforme.

Leggi: Documento LVII n.4 della Camera Dei Deputati

Fonte: legautonomia.it

 

Camera dei Deputati: testo unificato della nuova legge di contabilità e finanza pubblica

La Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la nuova legge di contabilità dello Stato resa necessaria dal recepimento delle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.

Pubblichiamo in allegato il testo comprensivo delle modifiche introdotte con la legge 7 aprile 2011, n. 39, pubblicata in G.U. n. 84 del 12 aprile 2011.

Leggi: Legge n. 39 del 7 Aprile 2011

Fonte: legautonomia.it

 

Attualità: Gelmini, entro il 2012 Wi-Fi nelle scuole

Internet è ormai indispensabile in ogni ambito. Anche le scuole devono quindi attrezzarsi e dotarsi delle tecnologie innovative in un ottica di miglioramento e sviluppo verso il futuro.

In questo ottica i ministri Mariastella Gelmini e Renato Brunetta hanno pensato bene di annunciare che entro il prossimo anno scolastico già 5mila scuole saranno collegate alla rete in modalità wireless, mentre entro il 2012 la copertura verrà estesa a tutti i circa 10 mila istituti scolastici italiani.

L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione della scuola pubblica che il Governo ha avviato con un protocollo dell'ottobre 2008. In particolare il progetto «completa quanto già fatto finora nel campo della digitalizzazione con ScuolaMia (sms alle famiglie, pagelle digitali, ecc.) e la posta elettronica certificata», ha affermato il ministro di palazzo Vidoni.

Per le pubbliche amministrazioni un risparmio di circa 20 mln di euro l'anno che potrà essere utilizzato per migliorare la qualità della didattica, sottolinea Mariastella Gelmini, che ha già inviato alle scuole apposite circolari informative.

Nello specifico il costo della misura che porterà il Wi-Fi nelle scuoleverrà sostenuto dalla Funzione pubblica e dagli sponsor, che lo stesso ministro Brunetta si è impegnato ad ingaggiare per incrementare le risorse.

Si tratta di 5 milioni di euro quest'anno e altrettanti l'anno prossimo, mentre altri 7 milioni di euro verranno resi disponibili dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Una cifra non esagerata, se si pensa che altri 100 milioni sono destinati a laboratori tecnologici, lavagne multimediali.

Fonte: pubblicaamministrazione.net

 

TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di marzo 2011

Il coefficiente di rivalutazione per le quote di TFR accantonate al 31 dicembre 2010 per i lavoratori il cui rapporto si è risolto nel periodo compreso tra il 15 marzo ed il 14 aprile, è pari all’1,192576%.

Fonte: dpl modena

 

Aggiungi commento

Per lasciare un vostro commento se siete degli utenti registrati dovete prima autenticarvi nel sito dall'area di login.
Se invece non siete registrati a questo sito dovete inserire obbligatoriamente un nome ed un indirizzo e-mail valido.
I commenti sono moderati dall'amministratore.


Codice di sicurezza
Aggiorna

Joomla SEO powered by JoomSEF

dal 16 gennaio 2006

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie Per saperne di più sui cookies leggi la nostra cookies policy.

Accetto i cookies da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information