News del 1 febbraio 2012 PDF Stampa E-mail
  • Roma Capitale: le 22 procedure selettive pubbliche
  • Pubblica Amministrazione: Roma Capitale
  • Pubblica Amministrazione: Rotazione nelle gare: salva la deroga saltuaria
  • Attualità: Decreto Salva Italia, ridimensionamento delle Province Pubblica Amministrazione: Va ridisegnato in modo chiaro il rapporto tra enti
  • Pubblica Amministrazione: Atti di matrimonio on line e certificati in tempo reale
  • Attualità: Illegittimo il licenziamento del lavoratore e la sua sostituzione con un collaboratore
  • Ministero del Lavoro: contributi ai Comuni con meno di 50.000 abitanti per la stabilizzazione di LSU
  • Governo: pubblicato il decreto legge sulle liberalizzazioni INPDAP: "quattordicesima mensilità" per i pensionati nell'anno 2012
  • Corte Europea di Giustizia: contratti a termine e sua ricorrenza

 

Roma Capitale: le 22 procedure selettive pubbliche

Sul sito http://www.22concorsi.comune.roma.it/ tutte e 22 le date e le informazioni.

 

Pubblica Amministrazione: Roma Capitale

La Commissione bilancio del Senato ha avviato l'esame dello schema di decreto legislativo recante ulteriori disposizioni in materia di ordinamento di Roma capitale (n. 425).

Nell’area documenti Quadrinet:

  • Dlgs 156-2010 Roma Capitale
  • Parere Regione lazio dlgs Roma Capitale
  • Schema dlgs Roma Capitale
  • Parere Comm feder fiscale Roma Capitale
  • Dossier Camera Capitali in Europa
  • Parere Comm Bilancio Roma Capitale
  • Rilievi Comm Affari-cost Roma Capitale
  • Parere CU prov Roma Roma Capitale
  • Parere Comune Roma dlgs Roma Capitale
  • 425-senato 21.11.2011
  • Dlgs Roma Capitale

Fonte: legautonomie.it

 

Pubblica Amministrazione: Rotazione nelle gare: salva la deroga saltuaria

L'episodica mancata applicazione del principio di rotazione relativo agli affidamenti mediante procedure in economia non incide sulla selezione dell'operatore economico, se la stessa è stata svolta garantendo un confronto trasparente.

Il Consiglio di Stato, sezione VI, con la sentenza 6906 del 28 dicembre 2011 ha fornito un'interpretazione innovativa della gestione di questo particolare principio, che costituisce il contemperamento della deroga realizzata con le procedure previste dall'articolo 125 del codice dei contratti alle forme di più aperto confronto concorrenziale (gare con procedure aperte e ristrette).
Il criterio di rotazione ha come finalità quella di evitare che la stazione appaltante possa consolidare rapporti solo con alcune imprese venendo meno così al rispetto del principio di concorrenza. Questa situazione verrebbe a prodursi in caso di affidamenti replicativi (specialmente se in un breve arco di tempo) di lavori, servizi o forniture a favore di uno stesso operatore economico. Il principio di rotazione consente di non coinvolgere tale operatore nelle procedure indette per un certo periodo successivo, garantendo ad altre imprese analoghe chance.
La sua gestione nelle procedure derogatorie (negoziate con gara informale e cottimo fiduciario) rispetto alla massima concorrenza è stata analizzata sia dalla giurisprudenza amministrativa (che ne ha sempre dato un'interpretazione molto restrittiva) sia dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici nella determinazione 2/2011, la quale ha evidenziato che in attuazione dello stesso il soggetto che risulterà affidatario non sarà invitato alle gare indette successivamente con procedure in economia nell'arco di un certo periodo di tempo.

La sentenza del Consiglio di Stato afferma invece come la rotazione dei soggetti da invitare nelle procedure negoziate sia indubbiamente un principio funzionale ad assicurare un certo avvicendamento delle imprese affidatarie dei servizi con il sistema selettivo del cottimo fiduciario, ma proprio in quanto tale lo stesso non ha, per le stazioni appaltanti, una valenza precettiva assoluta.
Di conseguenza l'eventuale ed episodica mancata applicazione del principio non inficia gli esiti di una gara già espletata, una volta che questa si sia conclusa con l'aggiudicazione in favore di un soggetto già in precedenza invitato a simili selezioni (oppure già affidatario del servizio).
Il Consiglio di Stato richiede tuttavia che sussistano determinate condizioni, in rapporto allo svolgimento del percorso selettivo mediante procedura in economia, affinché il mancato rispetto del principio di rotazione non incida sulla procedura selettiva. La consultazione degli operatori economici deve essere svolta nel rispetto del principio di trasparenza e di parità di trattamento, nonché deve essere conclusa con l'individuazione dell'offerta più vantaggiosa per la stazione appaltante, senza che nel giudizio comparativo tra le offerte abbia inciso la pregressa esperienza specifica maturata dalla impresa aggiudicataria nella veste di partner contrattuale della amministrazione aggiudicatrice.

Pertanto il precedente affidatario di un servizio o di una fornitura aggiudicata in base all'articolo 125 del codice dei contratti pubblici non ha una condizione preferenziale per l'eventuale invito a un ulteriore confronto con le modalità semplificate.

Fonte: Sole24Ore.it

 

 

Attualità: Decreto Salva Italia, ridimensionamento delle Province

Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) nella seduta del 24 gennaio u.s. ha approvato all'unanimità una delibera con cui si propone alla Regione Lazio di promuovere, di fronte alla Corte costituzionale, la questione di legittimità costituzionale sulle disposizioni del Decreto Salva Italia che prevedono un forte ridimensionamento delle Province.

Fonte: legautonomie.it

 

Pubblica Amministrazione: Va ridisegnato in modo chiaro il rapporto tra enti

Nel nostro Paese ci sono leggi che hanno istituito enti pubblici di varia natura che ci consegnano una fotografia del sistema istituzionale disordinata, contraddittoria, inefficiente e costosissima. Sono stati tanti i tentativi nelle legislature che hanno provato a invertire la rotta semplificando, tagliando enti e poltrone, cercando di riportare ordine, efficienza ed economicità.
Purtroppo questi tentativi hanno fallito perché non erano frutto di un disegno strategico. Un'azione di riordino istituzionale non è più rinviabile e va realizzata tenendo distinti gli obiettivi economici da quelli amministrativi e istituzionali.

Il nostro Paese non ha bisogno di Comuni, Province, città metropolitane, Regioni, unioni di comuni, Comunità montane, consorzi di bonifica, bacini imbriferi, aziende speciali, consorzi obbligatori, società pubbliche, circoscrizioni, prefetture, magistrati delle acque, autority, agenzie nazionali e regionali, comunità isolane, eccetera. L'Italia ha bisogno di chiarire come intende esercitare le funzioni pubbliche ridefinendo i compiti di ognuno.

Anche l'operazione sulle Province, annunciata più volte e praticata dal decreto "salva Italia", rischia di essere un boomerang e non un disegno istituzionale chiaro e ambizioso. L'effetto è quello di generare un'ulteriore confusione e forme di contenzioso interistituzionale. Sarebbe necessario operare le scelte normative dentro un quadro predefinito, condiviso, con l'obiettivo di ridisegnare l'apparato amministrativo e se necessario operare anche scelte drastiche di modifica dell'articolo 114 della Costituzione di eliminazione di livelli di governo. Dentro ogni confine amministrativo, per ogni procedimento deve essere chiarito quale è l'ente competente ad adottare il provvedimento senza possibilità di ammettere deroghe o sovrapposizioni.

Dal 1997 è stato istituito lo sportello unico che paradossalmente è l'esempio più evidente di quanto farraginoso e complicato sia il sistema amministrativo del Paese. Il Codice delle autonomie può essere il luogo nel quale rifondare la rappresentanza territoriale cercando di non confondere la vita democratica delle comunità locali, che va salvaguardata, con le articolazioni amministrative della Pa, che vanno ridotte. In attesa di una modifica Costituzionale, si potrebbe ripartire proprio dall'articolo 114, stabilendo un nesso democratico e funzionale fra Comuni e Province, come proposto dall'Anci, eliminando gli enti intermedi.

Vietare alle Regioni di gestire centri di spesa. Solo dopo questo primo step si potrà lavorare in ogni singola Regione a intese per approvare dei piani istituzionali con l'obiettivo di stabilire di quali enti intermedi quel territorio ha bisogno. Si potrà poi aprire il capitolo dei costi. Un capitolo che sarà ispirato a logiche di risparmio, che non potrà non avere una clausola di chiusura: nessun ente dovrà avere costi connessi al funzionamento degli organi superiori a una percentuale fissata dal Parlamento.

Fonte: Sole24Ore.it

 

 Pubblica Amministrazione: Atti di matrimonio on line e certificati in tempo reale

Online e tempo reale. Sono le due parole d'ordine che il decreto sulla semplificazione e lo sviluppo spera di diffondere tra le famiglie italiane. A confermarlo è stato uno dei suoi principali artefici, il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi.

Per fare un esempio, i cambiamenti di residenza avranno effetto nel momento stesso in cui verranno comunicati al nuovo Comune mentre le trascrizioni degli atti di nascita e matrimonio potranno essere trasmesse anche via web. Ma il decreto potrebbe contenere anche un primo intervento sul valore legale della laurea.

Per ora i 68 articoli del Dl a cui va aggiunto un allegato con le 330 (e non più 333) leggi abrogate dal decreto che sarà sul tavolo di Palazzo Chigi nulla dicono in proposito. Ma è atteso per stamattina l'arrivo 'fuori sacco' di una norma che potrebbe ridurre il peso dei punteggi di laurea in alcuni concorsi pubblici. A quel punto sarà il Cdm a scegliere se inserirla o meno nel testo. Che, per il resto, riserverà ai cittadini parecchie novità. L'obiettivo di fondo sarà tagliare lacci e lacciuoli di parecchie pratiche amministrative e consentire ai diretti interessati di recuperare una quota via via crescente del fattore «tempo».

Il Governo proverà a conseguirlo intervallando misure d'impatto generale con interventi di carattere particolare. Partiamo dalle prime. Patroni Griffi ha riassunto così i principali cambiamenti: «La vera novità del provvedimento è che si potranno fare molti più documenti online. Le anagrafi si connetteranno tra di loro on line e si 'parleranno' tra di loro. I documenti inoltre avranno effetto immediato».

Nel complesso saranno otto gli articoli dedicati alle «semplificazioni per i cittadini» tout court. Tre di questi si applicheranno all'intera collettività. La prima riguarda i certificati di residenza che, come detto, saranno operativi appena comunicato il cambio al nuovo municipio, fermo restando il compito dell'ufficiale dell'anagrafe ricevente di informare via web il Comune di provenienza entro due giorni lavorativi.

La stessa disposizione prevede che siano effettuate entro 20 giorni tutte le principali dichiarazioni anagrafiche a cui sono tenuti i cittadini. Eventualmente utilizzando il canale on line.
La rete costituisce il fulcro anche di un'altra disposizione. L'articolo 6 che obbliga le amministrazioni pubbliche a scambiarsi on line in loro possesso. Ciò significa che la trascrizione degli atti di nascita e matrimonio di fatto avverrà con effetto immediato senza aspettare più che l'ufficio 'A' trasmetta a quello 'B' tutto l'incartamento.

Il terzetto è completato dall'accoglimento di una novità suggerita dai cittadini stessi al dipartimento della Funzione pubblica: far coincidere la scadenza delle nuove carte d'identità con la data di nascita del suo proprietario. Il ragionamento è che, facendo coincidere il rinnovo del documento con il primo compleanno successivo alla scadenza naturale della carta (cioè dopo 10 anni), sarà più difficile dimenticarsi di effettuarlo.

Effetti ad ampio spettro le avranno altre due disposizioni. A partire dall'obbligo di presentare per via telematica le domande per la partecipazione ai concorsi pubblici, con la postilla che anche le Regioni dovranno adeguarsi a tale decisione. E proseguendo con il potenziamento dei poteri concessi alle commissioni mediche integrate in tema di certificati per i disabili (ma su entrambi i punti si veda il focus qui accanto).

A queste norme a larga gittata se ne aggiungono altre più mirate. Come quella che affida ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico il compito di elaborare la «dichiarazione unica di conformità degli impianti termici». Senza dimenticare tutta una serie di interventi settoriali disseminati qua e là nel testo: dal rinnovo annuale per il porto d'armi all'allungamento da uno a tre anni della durata delle autorizzazioni di polizia, fino alla possibilità per i condomini di vendere il proprio parcheggio a un altro stabile.

Fonte: Sole24Ore.it

 

 

Attualità: Illegittimo il licenziamento del lavoratore e la sua sostituzione con un collaboratore 

La Cassazione ha affermato, con sentenza n. 755 del 19 gennaio 2012, l'illegittimità del licenziamento di un lavoratore, giustificato dalla riorganizzazione dell'attività, quando poi, al solo fine di ridurre i costi del lavoro, l'azienda lo sostituisce con un collaboratore a progetto.

La Suprema Corte chiarisce che la insussistenza delle motivazioni apportate dal datore di lavoro (diminuzione consistente delle commesse) non supportate da valori reali e l'affidamento del servizio svolto dal dipendente licenziato a un co.co.pro. costituiscono le basi per l'illegittimità del licenziamento.

Nell’area documenti Quadrinet: Corte suprema di Cassazione 19012012

Fonte: dpl modena

 

Ministero del Lavoro: contributi ai Comuni con meno di 50.000 abitanti per la stabilizzazione di LSU

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avvisa che i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, già ammessi al finanziamento ex art. 1, comma 1156, lett. f), Legge n. 296/2006 e ss. mm. e ii., per la stabilizzazione di lavoratori socialmente utili, possono presentare domanda per l'erogazione del relativo contributo - ogni anno entro il 30 settembre - secondo il modello reperibile nella Sezione dedicata ai lavori socialmente utili.

Il Ministero precisa che sono interessati esclusivamente i Comuni individuati nei seguenti Decreti Direttoriali emanati dalla ex Direzione generale degli ammortizzatori sociali e incentivi all’occupazione e reperibili nella Sezione dedicata:

- D.D. 1° aprile 2008 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 81 del 5/4/2008)

- D.D. 3 giugno 2008 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 135 dell’11/6/2008)

- D.D. 16 febbraio 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 102  del 5/5/2009)

- D.D. 1° ottobre 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 14 del 19/1/2010).

: http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreaLavoro/AmmortizzatoriSociali/Lavori_Utili/

Fonte: dpl modena

 

 Governo: pubblicato il decreto legge sulle liberalizzazioni

Sul Supplemento Ordinario n. 18 della Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2012 è stato pubblicato  il Decreto Legge n. 1/2012 recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.

Il Decreto Legge entra in vigore dal 25 gennaio 2012.

Nell’area documenti Quadrinet: Decreto Legge n.1 del 2012 sulle Liberalizzazioni

Fonte: dpl modena

 

 

INPDAP: "quattordicesima mensilità" per i pensionati nell'anno 2012 

Con nota operativa n. 1 del 25 gennaio 2012 l'INPDAP  comunica che nei confronti dei pensionati che hanno compiuto o che compiono nel corso del corrente anno i 64 anni di età e che abbiano un reddito complessivo individuale pari o inferiore ad una volta e mezzo il trattamento minimo Inps (che per l’anno 2012 è pari ad € 9.370,34 annui a cui corrisponde un importo mensile di € 720,80), viene prevista nel mese di luglio, ovvero nell’ultima mensilità corrisposta nell’anno, una somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima mensilità) al trattamento pensionistico il cui importo è differenziato in funzione dell’anzianità contributiva posseduta.

I pensionati interessati alla corresponsione della c.d. quattordicesima mensilità riceveranno, allegato al CUD 2012, una lettera con la quale saranno invitati a presentare alla sede competente la dichiarazione dei redditi individuali presunti, diversi da pensione, riferiti all’anno 2012.

Nell’area documenti Quadrinet: nota_operativa n.1 del 2012

Fonte: dpl modena

 

Corte Europea di Giustizia: contratti a termine e sua ricorrenza 

La Corte Europea di Giustizia Con sentenza n. C-586/10 del 26 gennaio 2012 ha affermato la legittimità dell'utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato per esigenze sostitutive anche se risultano ricorrenti o addirittura permanenti. In pratica, la Corte ritiene di non doversi automaticamente procedere alla trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato soltanto con la periodicità dell'utilizzo del contratto stesso, in quanto vanno verificate le motivazioni obiettive a supporto della tesi aziendale.

Nell’area documenti Quadrinet: Sentenza della causa C_586/10

Fonte: dpl modena

 
Joomla SEO powered by JoomSEF

dal 16 gennaio 2006

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie Per saperne di più sui cookies leggi la nostra cookies policy.

Accetto i cookies da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information