News Quadrinet del 10 Settembre 2012 PDF Stampa E-mail
  • Attualità: Corrado Passera “Puntiamo sulla moneta elettronica”
  • Funzione Pubblica: Almaviva porta l'IT nelle scuole italiane
  • Inail: Consip indice la gara per i siti Web
  • Funzione Pubblica: Città metropolitane, misure urgenti contro il dissesto
  • Pubblica amministrazione: Prime gare per la riscossione
  • Pubblica amministrazione: Premi per gli enti virtuosi in base a quattro parametri
  • Pubblica Amministrazione: Patto dei Comuni, incentivo triplo
  • INPS: indennità di disoccupazione ordinaria ed eventuale integrazione
  • Ordini professionali: pubblicato il regolamento di riforma
  • Parlamento: pubblicata la legge sulla "revisione della spesa"
  • Ministero del Lavoro: formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro
  • Attualità: Governo: l'agenda per sostenere la crescita del nostro Paese
  • Attualità: Licenziamento per rifiuto del dipendente di trasformare a part-time il rapporto di lavoro

 

Attualità: Corrado Passera “Puntiamo sulla moneta elettronica”

“Spingeremo sempre di più per la diffusione della moneta elettronica”. Lo ha ribadito il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, durante l’audizione in Commissione Finanze alla Camera, spiegando che la misura sarà contenuta nell'Agenda Digitale anche se non sono stati ancora decisi “i limiti e i tempi”.

Rispondendo a una domanda sull'ipotesi che nel prossimo decreto legge per lo sviluppo sia previsto l'obbligo per i negozianti di offrire il pagamento con bancomat per spese oltre i 50 euro, Passera ha confermato l’intenzione del governo di premere per la moneta elettronica perché è in grado di “contrastare illegalità ed evasione”. Ha però tenuto a precisare che la sua diffusione “dev'essere tollerabile in termini di costi e gestita in maniera saggia in termini di tempistica”.

“Non sarebbe coerente – ha aggiunto il responsabile del dicastero - dire che vogliamo informatizzare tutti gli uffici della pubblica amministrazione e poi non dire che, con il tempo, tutti gli esercizi non debbano avere un Pos a disposizione dei consumatori”.

Pochi giorni fa, intervenendo alla Festa Democratica di Reggio Emilia, Corrado Passera aveva confermato l'intenzione del governo di accelerare sui progetti di digitalizzazione e aveva indicato, tra le misure urgenti, anche gli interventi in grado di favorire la nascita di start up innovative.

Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

 

Funzione Pubblica: Almaviva porta l'IT nelle scuole italiane

Almaviva "firma" il servizio informatico del Miur. La società si è aggiudicata - in raggruppamento di impresa insieme a Fastweb - l'appalto per la gestione dei servizi di Sviluppo del Data Center del Ministero per un valore complessivo di 72,7 milioni.

Con la firma dell’accordo, che avrà la durata di cinque anni, si potranno avviare gli interventi che consentiranno di mettere in rete 50mila scuole italiane offrendo un servizio utile a 800mila insegnanti e 7 milioni di studenti.

“L’obiettivo del programma – ha dichiarato il presidente di Almaviva, Alberto Tripi – è la creazione di una “nuvola digitale” che può introdurre innovazione ed efficienza nel sistema scolastico, un settore vitale per la crescita del Paese”.

Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

 

Inail: Consip indice la gara per i siti Web

Consip ha indetto la gara per l’affidamento dei servizi di sviluppo software, gestione e pubblicazione redazionale dei contenuti per i siti web dell’Inail.

Si tratta della prima iniziativa significativa lanciata nell’ambito della convenzione firmata lo scorso 13 luglio, che disciplina il supporto di Consip per l’acquisto di beni e servizi dell’Istituto e s’inserisce compiutamente nell’ambito delle più moderne ed efficienti strategie di razionalizzazione e contenimento della spesa, di cui ai recenti provvedimenti sulla spending review.

L’iniziativa – che ha una durata di tre anni -  produrrà un risparmio stimato di circa 4 milioni di euro per l’Istituto, grazie all’introduzione di meccanismi innovativi per la gestione della fornitura.

La gara – che sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa - è suddivisa in due lotti: il lotto 1, per i servizi di sviluppo software e gestione dei siti web, ha un importo globale a base d’asta di 20.113.000 euro (Iva esclusa); il lotto 2, per i servizi di publishing redazionale, ha un importo globale a base d’asta è di 4.666.200 euro (Iva esclusa).

Il termine di scadenza per il ritiro della documentazione è fissato per le ore 12 del 18 settembre 2012, mentre le eventuali richieste d’informazioni e chiarimenti dovranno pervenire entro le 12 del 4 settembre 2012.

Fonte: corrieredellecomunicazioni.it

  

Funzione Pubblica: Città metropolitane, misure urgenti contro il dissesto

Le città metropolitane rappresentano la parte più urbanizzata e quindi l'ossatura dell'intero Paese. Eppure, per una di queste, Roma, il Governo è già intervenuto, facendo una legge speciale che ne ha di fatto evitato (o dissimulato) il dissesto. In altre due, Palermo e Catania, la crisi si è palesata con tutta la sua evidenza, e anche qui Governo e Regione hanno cercato di dare un sostegno, anche se non in modo risolutivo. Napoli sta chiedendo a gran voce aiuto, Reggio Calabria ha palesato un forte disequilibrio (per rimediare al quale ha un programma di forti dismissioni, aumenti di imposte e tagli di spese).

E, per quanto riguarda il Nord, occorre ricordare che Genova ha l'azienda di trasporto pubblico locale a rischio fallimento e che Milano e Torino hanno il più alto debito pro capite tra i Comuni italiani.

In sostanza la maggioranza di queste città, il cui destino riguarda milioni di persone e che rappresentano il cuore del sistema Paese, ha qualcosa di più di semplici problemi di bilancio ma si trova in vere situazioni di crisi, che costringono le amministrazioni (responsabili) ad aumentare le imposte e a tagliare i servizi, mentre altre fanno finta di nulla e corrono verso il dissesto (che prima o poi arriverà, se le istituzioni decidono un minimo di fare il proprio dovere).

Il problema, oggi, va posto in tutta la sua gravità, e in tutta sincerità, al Governo e alle forze politiche, e questo da più punti di vista.

Il primo è sul piano della responsabilità politica: in questi ultimi anni i partiti hanno troppo spesso individuato candidati sindaci magari politicamente abili ma certo amministrativamente inadeguati, che una volta al potere hanno governato i Comuni al di fuori di ogni canone di buona amministrazione. Da questo punto di vista il tema di fondo è: come rendere consapevoli gli elettori che il sindaco è capace oppure no? La verità, su cui dobbiamo riflettere, è che quasi sempre chi spende 200 euro a fronte di entrate per 100 euro trova più consenso elettorale di chi amministra i 100 euro con oculatezza.

Il secondo è di responsabilità amministrativa: possibile che un sindaco incapace possa portare al dissesto una città senza che vi siano sufficienti anticorpi per neutralizzarlo? Il tema è delicatissimo, perché va a toccare elementi di democrazia rappresentativa, ma è chiaro che occorre intervenire in qualche modo, e senza guardare in faccia a nessuno, vista la gravità delle conseguenze per i cittadini. La proposta del presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, di trovare forme di accompagnamento al risanamento, è meritevole di attenzione ed è arrivato il momento di definire una disciplina di prevenzione al dissesto, che costringa gli amministratori ad adeguarsi o ad andare a casa. L'idea è ottima: approviamo subito una norma e verifichiamone il grado di successo (ovvero il numero dei Comuni salvati rispetto a quelli dissestati) e facciamo anche in modo che al salvataggio collaborino tutte le istituzioni: la Corte dei conti, il ministero dell'Interno, dell'Economia e anche la Regione interessata.

La terza questione è emergenziale: vogliamo continuare a nascondere la polvere degli squilibri sotto il tappeto – con il risultato che se il vaso di Pandora verrà scoperchiato, i tre miliardi di deficit occultati ora contestati alla Grecia sembreranno un giochetto da ombrellone – o è arrivato il momento che il Governo guardi in faccia la realtà e pensi a una operazione organica di salvataggio? È indispensabile un contributo finanziario straordinario, meccanismi ragionevoli di messa in mobilità dei dipendenti, e procedure semplificate per la costituzione immediata di un fondo immobiliare in cui far confluire il patrimonio disponibile degli enti in crisi (evitandone così la svendita). E forti sanzioni per chi spreca quest'ultima occasione.

Fonte: Sole24Ore

 

Pubblica amministrazione: Prime gare per la riscossione

Sono in corso grandi manovre sul fronte della riscossione delle entrate locali, alla ricerca del soggetto che dal 2013 dovrà subentrare a Equitalia. Il Dl 70/2011 prevede infatti la cessazione delle attività al 31 dicembre 2012, con una formulazione tranchant che rende peraltro incerta la sorte dei ruoli in carico all'agente nazionale della riscossione, stimati in otto miliardi di euro (si veda «Il Sole 24 Ore» del 19 maggio scorso).

Le iniziative in campo

L'Anci e la Regione Emilia Romagna hanno già fatto partire le gare: la prima per selezionare il partner tecnico-operativo della neo costituita Anci Riscossioni Srl, la seconda per affidare il servizio di «supporto» dei tributi locali e delle sanzioni amministrative. C'è poi la Regione Toscana che a settembre dovrebbe riprendere l'iniziativa (interrotta anche per alcune criticità evidenziate dal Comune di Firenze) per affidare la gestione delle entrate locali a un prestatore di servizi (non concessionario), in analogia all'Emilia Romagna.

La Regione Lazio ha presentato due proposte di legge per costituire una società per la riscossione dei tributi regionali e locali. Anche la Regione Piemonte è intenzionata a costituire un ente di riscossione o un'agenzia per dare un adeguato supporto ai Comuni. Il tutto mentre il presidente della Corte dei conti prende le difese di Equitalia ed evidenzia che l'alternativa delle improvvisate società locali di riscossione sarebbe un errore. Non è escluso quindi che il Governo finisca per concedere un'ulteriore proroga di un altro anno a Equitalia. Si tratta, insomma, di uno scenario in movimento ma dagli esiti incerti, non essendo chiaro se si andrà verso una gestione regionalizzata dei tributi o se prevarrà il modello offerto dall'associazione dei Comuni.

Le gare avviate

Entrando nel merito delle gare già avviate, l'avviso selettivo di Anci Riscossioni scade il prossimo 17 settembre e non riguarda la ricerca di un socio privato (come si era ipotizzato in un primo momento) ma di un partner «tecnico-operativo» iscritto all'albo ministeriale, con un fatturato annuo di 10 milioni di euro nell'ultimo triennio e con oltre 30 dipendenti. La durata del contratto è triennale e la remunerazione è costituita da due quote, che il partner dovrà versare ad Anci Riscossioni: e un fisso annuo non inferiore a 50mila euro; r un aggio minimo per le attività di accertamento e riscossione. Tra i criteri di selezione, l'offerta «tecnica» punta più sulle capacità organizzative del soggetto (numero di sedi e Comuni gestiti, esperienze maturate, professionalità disponibili) che sugli aspetti qualitativi del servizio che il partner dovrà svolgere.

La gara europea bandita dalla Regione Emilia Romagna scade invece il 28 settembre 2012 e ha un valore predefinito di 234 milioni di euro (diviso in 11 lotti), con un numero notevole di documenti allegati (disciplinare, capitolati, convenzioni, e così via). Non si tratta, tuttavia, di un affidamento in concessione, ma di un'attività strumentale di supporto: graverebbe quindi sui Comuni la firma degli atti e in genere la responsabilità di tutta l'azione dell'affidatario. Per quanto riguarda la riscossione coattiva, è previsto che gli atti relativi alla fase cautelare (fermi amministrativi, ipoteche) saranno firmati dal responsabile dell'entrata dell'ente, mentre quelli relativi alla fase esecutiva (pignoramenti, espropriazione, eccetera) saranno curati e firmati dall'ufficiale della riscossione «fornito dallo stesso aggiudicatario, su richiesta dell'ente». Si aderisce così alla tesi, condivisibile, secondo cui l'ufficiale della riscossione non deve essere necessariamente dipendente dell'ente.

Del resto, la lettera gg-sexies del Dl 70/11 si limita a individuare i requisiti in possesso del soggetto da nominare (l'abilitazione prevista dall'articolo 42 del Dlgs 112/99) senza imporre alcun rapporto diretto tra ufficiali della riscossione e Comuni (che peraltro non potrebbero assumere).

Fonte: Sole24Ore

 

Pubblica amministrazione: Premi per gli enti virtuosi in base a quattro parametri

È stato definito l'elenco degli enti locali virtuosi per il patto di stabilità, in base all'articolo 20, comma 2, del Dl 98/2011. Con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 193 del 20 agosto scorso, entrano in vigore le disposizioni contenute nel Dm 25 giugno 2012, sulla riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno di Comuni e Province in base agli indicatori di virtuosità individuati per l'anno in corso.

L'elenco allegato al decreto prevede che solo quattro Province e 143 Comuni (tra i quali un unico capoluogo di provincia) conseguano nel 2012 l'obiettivo strutturale, realizzando un saldo finanziario, espresso in termini di competenza mista, pari a zero.

Poiché il rispetto del patto di stabilità interno negli anni 2010 e 2011 è prerequisito per concorrere alla virtuosità, sono stati esclusi dai calcoli gli enti locali che a quelle date risultavano commissariati in base all'articolo 143 del Testo unico degli enti locali, e quelli con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti sulla base dei dati Istat 2008.

Nell'anno 2012 sono quattro i parametri sui quali verificare la virtuosità degli enti. Oltre al rispetto del patto di stabilità, l'articolo 30, comma 3, della legge 183/2011 dispone l'applicazione degli indicatori di autonomia finanziaria, l'equilibrio di parte corrente e il grado di riscossione delle entrate correnti.

L'autonomia finanziaria, riferita ai dati di competenza 2009 desunti dal certificato di conto consuntivo, si misura rapportando le entrate tributarie (per le Province al netto della compartecipazione Irpef) ed extratributarie al totale delle risorse correnti. In altre parole, il livello di virtuosità di un ente è tanto più elevato quanto minore è il ricorso alla finanza derivata o trasferita.
L'equilibrio di parte corrente si ottiene quando le previsioni di competenza relative alle spese del primo titolo, sommate alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari, non superano complessivamente le previsioni di competenza dei primi tre titoli dell'entrata.

Da questo calcolo, sono esclusi i rimborsi anticipati di mutui e prestiti e la restituzione di somme ricevute a titolo di anticipazione di tesoreria; non sono inoltre conteggiate le poste straordinarie (quali i proventi per oneri concessori) che, anche in forza di disposizioni normative, venissero applicate al bilancio corrente.

La capacità di riscossione delle entrate correnti è poi misurata in riferimento non solo ai dati di competenza 2009, ma anche in funzione delle dinamiche finanziarie dei relativi residui.

L'indicatore di sintesi si ottiene infine attribuendo un peso ponderato ai singoli parametri.

Sono esclusi dal beneficio connesso alla virtuosità gli enti locali per i quali sia accertata, anche dopo il 2012, una artificiosa alterazione delle informazioni utili al calcolo di questi parametri. Per questi enti, così come per i Comuni e le Province che non risultano virtuosi, l'obiettivo, nell'anno 2012, è calcolato applicando alla media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008 le percentuali previste all'articolo 31, comma 6, della legge 183/2011 (pari a 16,883% per le Province e 16% per i Comuni) e applicando al risultato così ottenuto la riduzione delle risorse statali disposte dal secondo comma dell'articolo 14 del Dl 78/2010.

Fonte: Sole24Ore

  

Pubblica Amministrazione: Patto dei Comuni, incentivo triplo

Il patto di stabilità verticale incentivato dal decreto sulla revisione di spesa si aggiunge, e non si sostituisce, alle altre articolazioni regionali dei vincoli di finanza pubblica per i Comuni. Il risultato è un pacchetto di "offerte" articolato ma incentrato su un ginepraio di date che si intrecciano senza coordinamento. A chiarire le conseguenze della normativa in vigore e la strada che i Comuni devono seguire è una circolare Anci-Ifel che sarà diffusa oggi, e che offre anche un percorso operativo per riuscire a utilizzare tutte le misure in campo.

Gli "incentivi" sono tre: quello offerto dalla revisione di spesa, che distribuisce 800 milioni alle Regioni che liberano spazi per i pagamenti alle imprese e la nuova misura non cancella il vecchio patto verticale. A completare il quadro c'è il patto "orizzontale", con cui i Comuni si scambiano spazi finanziari fra loro, con un incentivo da 200 milioni destinato ai sindaci che intervengono in aiuto dei loro colleghi in difficoltà finanziarie. Il risultato è una pioggia di scadenze scoordinate: entro il 10 settembre le Regioni devono comunicare alla Ragioneria generale gli spazi da liberare con l'incentivo della spending review; entro il 15 i Comuni devono indicare alle Regioni e all'Anci (le Province all'Upi) i pagamenti in conto capitale che possono effettuare per ottenere l'aiuto del vecchio Patto verticale, mentre entro il 20 settembre i Comuni in difficoltà devono trasmettere alla Ragioneria generale gli spazi finanziari di cui hanno bisogno.

Si tratta, come si vede, di un ingorgo procedurale che fra patti "orizzontali" e "verticali" rischia di lasciare molti enti per strada, tanto più che in molti casi possono intervenire discipline regionali a fissare obblighi di comunicazione non previsti dalle norme nazionali. Per questa ragione la circolare Anci-Ifel chiede ai Comuni di indicare in ogni caso alla Regione di appartenenza le richieste di spazi finanziari e le disponibilità in relazione ai vari strumenti, e di girare tutti i dati all'Anci tramite l'Ifel per avere una regia nazionale di coordinamento.

Non tutti, comunque, avranno le stesse chance di ottenere una spinta sulla strada in salita che porta al rispetto degli obiettivi del Patto 2012. Lo strumento più promettente, anche per la dotazione finanziaria di cui dispone, è il patto "verticale" accompagnato dall'assegno statale da 800 milioni per le Regioni che liberano spazi per i pagamenti dei Comuni. L'esame dell'Ifel mostra però che la distribuzione del "premio" fra le Regioni, decisa in autonomia dai Governatori, non è molto in linea con le esigenze del territorio, come indica il confronto in tabella fra la quota regionale di residui passivi (cioè i pagamenti bloccati) e quella di aiuti. In qualche caso, come in Lombardia, i due valori si assomigliano, ma in altri la quota di pagamenti incagliati è molto superiore all'aiuto disponibile (per esempio in Campania) e altrove succede il contrario.

Dalla circolare arriva poi un chiarimento importante sul fondo di svalutazione che da quest'anno deve coprire almeno il 25% delle entrate non riscosse (residui attivi) precedenti il 2007. Il fondo può essere finanziato con l'avanzo disponibile, vincolato a questo scopo, e chi ha già approvato il preventivo 2012 ha tempo per adeguarsi fino al 30 novembre, data ultima per l'assestamento di bilancio.

Fonte: Sole24Ore

  

INPS: indennità di disoccupazione ordinaria ed eventuale integrazione 

Con messaggio n. 13002/2012 l'INPS riferendosi ai lavoratori che non sono destinatari di indennità di mobilità a seguito di licenziamento, ha ribadito che gli stessi “godono” del trattamento di indennità ordinaria di disoccupazione.

L'Istituto ricorda, altresì, il contenuto dell’art. 18, comma 2, della legge n. 111/2011 che ha cancellato la previsione contenuta “in origine” dall’art. 19, comma 10 – bis, della legge n. 2/2009 ma che ha rimandato ad un DM concertato tra Lavoro ed Economia la possibilità di fruire di un trattamento aggiuntivo pari alla differenza tra l’indennità di disoccupazione spettante e l’indennità di mobilità, con risorse tratte dal Fondo per l’occupazione (art. 1, comma 7, della legge n. 236/1993), ancora non emanato.

I requisiti per il “godimento” sono:

a) indennità di disoccupazione fruita o già fruita a seguito di provvedimento di licenziamento;

b) indennità di disoccupazione ordinaria di importo inferiore all’indennità di mobilità.

Fonte: dpl modena

  

Ordini professionali: pubblicato il regolamento di riforma

Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2012 è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, con il quale è stata dettata la regolamentazione degli ordini professionali.

Nell’area documenti Quadrinet: Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137

Fonte: dpl modena

  

Parlamento: pubblicata la legge sulla "revisione della spesa"

Sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2012 è stata pubblicata la legge 7 agosto 2012, n. 135, con la quale è stato convertito, con modificazioni, il D.L. n. 95/2012, contenente misure finalizzate al contenimento della spesa pubblica.

Nell’area documenti Quadrinet: la legge 7 agosto 2012, n. 135

Fonte: dpl modena

 

Ministero del Lavoro: formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

E’ stato pubblicato, Sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 18 agosto 2012, l'accordo del 25 luglio 2012, approvato in Conferenza Stato-Regioni, in materia di formazione del datore di lavoro che intenda svolgere direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione e di quella dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti.

Nell’area documenti Quadrinet: l'accordo del 25 luglio 2012

Fonte: dpl modena

 

Attualità: Governo: l'agenda per sostenere la crescita del nostro Paese

Nella seduta del 24 agosto è stata presentata dal Consiglio dei Ministri l'Agenda di Governo per i prossimi mesi. Obiettivo del documento, dopo una prima fase caratterizzata dall’avvio di nuove iniziative, è quello di rilanciare la crescita del nostro Paese.

La sfida sarà quella di rafforzare la strategia iniziata al fine di sollecitare le principali leve del sistema economico nazionale accrescendo la produttività e aprendo nuove opportunità di impresa e lavoro secondo gli obbiettivi posti dalla Strategia Europa 2020.

Fra i punti messi in agenda dal Governo, uno specifico riferimento alla modernizzazione del nostro mercato del lavoro che, anche alla luce delle recenti novità introdotte dalla Riforma del Mercato del Lavoro, passerà dalle seguenti azioni:

-Avviare un serio e puntuale monitoraggio degli effetti della riforma
-Adottare i provvedimenti per rafforzare la partecipazione dei lavoratori
-Rafforzare i servizi per l’impiego, le politiche attive e l'apprendimento permanente
-Intensificare le azioni finalizzate a promuovere la formazione, la mobilità internazionale, l’inserimento nel mondo lavorativo dei giovani (attingendo a finanziamenti europei)
-Avviare iniziative atte ad accorciare i tempi della transizione scuola-lavoro e di quella tra gli stati disoccupazione-occupazione
-Presidiare l’attività concernente gli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga, per rispondere con tempestività alle esigenze sollecitate dalla perdurante recessione economica
-Promuovere la stabilizzazione dei contratti a termine o di apprendistato
-Razionalizzare e indirizzare le misure e gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile.

Nell’area documenti Quadrinet: L’agenda di Governo

Fonte: dpl modena

 

Attualità: Licenziamento per rifiuto del dipendente di trasformare a part-time il rapporto di lavoro

La Cassazione ha affermato, con sentenza n. 14833 del 4 settembre 2012, la illegittimità di un licenziamento comminato dal datore di lavoro per il rifiuto del lavoratore di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time.

La Suprema Corte ha, infatti, specificato che non è ammissibile, come motivazione del licenziamento, la scarsa flessibilità del lavoratore nell'accettare nuovi orari di lavoro.

Fonte: dpl modena

 

 
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