News Quadrinet del 2 maggio 2013 PDF Stampa E-mail

Governo: pubblicato il Decreto Legislativo anti corruzione 

Il 4 maggio 2013 entrerà in vigore il Decreto Legislativo n. 39/2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 19 aprile 2013, in attuazione dell'art. 1, commi 49 e 50 della legge n. 190/2012, finalizzato alla introduzione di griglie di incompatibilità negli incarichi "apicali" sia nelle Amministrazioni dello Stato che in quelle locali (Regioni, Province e Comuni), ma anche negli Enti di diritto privato che sono controllati da una Pubblica Amministrazione.

Nell’area documenti Quadrinet: DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2013, n. 39

Fonte: dplmodena

 

Quadri-Charme primavera 2013: appuntamenti imperdibili per i soci e gli amici ed avviso di rettifica

 

 

Abbiamo organizzato degli appuntamenti sociali e culturali dedicati ai soci, ai loro familiari e agli amici dell’associazione, che si svolgeranno nei prossimi mesi di maggio e giugno.

Per i soci iscritti regolarmente a Quadrinet PA per l’anno 2013 la partecipazione è gratuita, per gli accompagnatori parenti dei soci fino al secondo grado è previsto per ciascuna singola iniziativa un contributo di euro 5,00, per gli accompagnatori o gli amici dell’Associazione è previsto un contributo spese di euro 8,00.

E’ possibile iscriversi anche a tutti e tre gli eventi, ma in caso di iscrizioni superiori alle disponibilità si provvederà, previa comunicazione, a dare precedenza a coloro che non dovessero trovare spazio in nessuna delle iniziative. L’ordine di iscrizione sarà dato dalla cronologia delle iscrizioni che perverranno all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Gli appuntamenti:

16 maggio 2013 ore 18,10 – Scuderie del Quirinale - Visita guidata alla mostra “Tiziano”. Gruppo partecipanti max 25;

Una visita guidata di circa un’ora e quindici minuti che non merita commenti per la grandezza universale di Tiziano. Una di quelle mostre che si ripetono solamente dopo decenni.

1 giugno (sabato) 2013 ore 11,00 – Visita al Monumento naturale “Giardino di Ninfa” (Cisterna di Latina). Gruppo partecipanti max 25.

Il giardino di Ninfa, dichiarato monumento naturale da pochi anni nel pieno della primavera costituirà una vera scoperta per quanti non lo conoscono per la meraviglie arboree e floreali di un vero giardino dell’eden… A seguito, possibilità di visita al limitrofo e bellissimo Castello medievale dei Caetani. Il parco è aperto solamente durante il periodo primaverile ed estivo.

 

Per le prenotazioni inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , indicando dettagliatamente il solo nome e cognome del partecipante o dei partecipanti, compresa la preferenza per la visita, in caso di esaurimento delle disponibilità dei posti. In caso di ripensamento od indisponibilità vi preghiamo di inviare con sufficiente anticipo la comunicazione di disdetta, in modo da consentire ad altri di poter partecipare alle visite.

Per ulteriori informazioni: telefono 339 4550493.

 

Pubblica Amministrazione: Trasparenza, in vigore il decreto legge

Il 20 aprile 2013 è entrato in vigore il decreto legge n. 33/2013 che disciplina gli obblighi di trasparenza per la Pubblica Amministrazione italiana, quindi compresi i Ministeri, le Regioni, i Comuni, le istituzioni scolastiche e le aziende sanitarie.

La nuova normativa è finalizzata a garantire informazioni chiare in merito all’operato della PA, fornendo numerosi strumenti ai cittadini per valutare e verificare iniziative, spese, risorse e pagamenti effettuati dagli enti pubblici.

«Con il testo unico sulla trasparenza non ci saranno più aree di opacità nell'operato della Pubblica Amministrazione e i cittadini potranno verificare come saranno spese le risorse e riorganizzati i servizi amministrativi.»

Il Ministro della Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ha presentato il decreto che introduce anche un’attività di monitoraggio e impone sanzioni fino a 10mila euro a carico degli enti che si mostreranno inadempienti.

La legge attua la legge anticorruzione (190/2012), stabilendo che i politici e i parenti entro il secondo grado rendano pubbliche le loro situazioni patrimoniali, e impone la pubblicazione degli incarichi dirigenziali come anche di collaborazione o consulenza, nonché dei rendiconti dei gruppi consiliari e regionali.

Le PA, inoltre, dovranno provvedere alla pubblicazione dei "tempi medi” con i quali assolvono ai pagamenti.

Fonte: pubblicaamministrazione.net

 

 

Attualità: Mobile recruiting, nuova frontiera del trova-lavoro

Sono gli smartphone il prossimo strumento per trovare lavoro: il trend è già in atto negli Stati Uniti ed è prevedibile che arriverà presto anche nel Vecchio continente. La società di ricerche Idc prevede che negli Usa entro il 2015 l’uso dei device mobili supererà quello dei computer desktop e laptop come strumento preferito per accedere a Internet, e quindi anche ai siti delle grandi aziende che pubblicizzano le posizioni aperte. Già diversi grandi gruppi, da McDonald’s a Macy’s, stanno sviluppando versioni mobili dei loro siti per le offerte di lavoro o applicazioni con contenuti interattivi che riguardano la ricerca di posizioni libere, nonché versioni semplificate dei moduli per presentare domanda di lavoro che possono essere completati facilmente dallo smartphone.

Aziende ed esperti del mondo del lavoro pensano che il mobile recruiting aiuterà ad attrarre i candidati, soprattutto i giovani che sempre più usano lo smartphone e non il desktop per qualunque interazione col web. "Le persone si stanno abituando ad andare online mentre sono sull’autobus o in sala d’attesa”, indica Cindy Cloud, senior managerd of employment-branding and marketing di Informatica Corp. "Per noi il mobile è la prossima frontiera del recruiting”.

"Le aziende che non lavorano per cercare i loro candidati ideali sui device mobili sono almeno un anno indietro”, sostiene Elaine Orler, esperta di tecnologie di recruiting e presidente del Talent Function Group, società di consulenza per le risorse umane.

E le aziende rimaste indietro non mancano, anche se molte lavorano per colmare il gap. A gennaio,iMomentous, società che sviluppa siti di recruiting per le piattaforme mobili, ha indicato che solo 167, o il 33%, delle aziende del Fortune 500 aveva portali per il trova-lavoro ottimizzati per lo smartphone, anche se il dato rappresenta un  miglioramento rispetto alle 65 aziende che lo avevano l’anno scorso.

Tra le aziende più all’avanguardia c’è McDonald’s, che è anche una delle aziende che assume di più: negli Stati Uniti i candidati possono riempire i moduli per le posizioni aperte direttamente con lo smartphone anziché sulla carta. Lanciato nel 2008, il sito mobile di McDonald’s per raccogliere le candidature a lavorare nella catena di fast food ha totalizzato 30 milioni di visite e 2 milioni di moduli riempiti; il 10% del totale delle richieste di lavoro vengono presentate da mobile.

Si tratta di un’evoluzione non solo tecnologica, sottolineano gli esperti, ma che aiuta a far incontrare meglio domanda e offerta di lavoro, soprattutto - ma non solo - nei settori dove non sono richieste alte competenze e il turnover è alto, indica Richard Freeman, economista del lavoro della Harvard University. Già nel 2011 uno studio degli economisti Peter Kuhn e Hani Mansour mostrava che la ricerca di lavoro online sta cominciando a rendere il mercato del lavoro più efficiente perché riesce ad abbinare meglio le competenze con le posizioni ricercate dalle aziende.

Questo trend si combina anche con la popolarità dei social network, da Facebook a LinkedIn, cui sempre più spesso si accede da smartphone e dove si diffondono rapidamente le notizie di cerca-lavoro, e l’uso dei codici QR e dei messaggi di testo, strumenti specifici per lo smartphone e molto utili alle aziende che assumono. Sia McDonald's che Macy's negli Usa stanno integrando i codici QR nei loro annunci di lavoro, così gli interessati possono entrare in uno dei loro punti vendita, scannerizzare il codice da un poster e conoscere le posizioni aperte in quella sede, mentre con gli sms i candidati possono mandare un messaggio a un numero di telefono indicato, per esempio, su un tabellone pubblicitario, e ricevere immediatamente il link alle posizioni aperte per quella azienda.

Fonte: corrierecomunicazioni.it

 

 

Pubblica Amministrazione: disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione nella PA

Con circolare n. 1 del 25 gennaio 2013, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 26 aprile 2013, il Dipartimento della Funzione Pubblica fornisce le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione, così come previsto dalla legge n. 190/2012.

Nell’area documenti Quadrinet: circolare n. 1 del 25 gennaio 2013

Fonte: dplmodena

 

 

Pubblica Amministrazione: Niente politica locale per segretari e dirigenti

I segretari comunali e provinciali e i dirigenti delle Pa non possono svolgere il ruolo di consiglieri, di sindaci e di assessori nei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, nelle forme associative con questa soglia minima di popolazione e nelle Province della stessa regione in cui svolgono la propria attività lavorativa. È questo uno degli effetti di maggiore rilievo del Dlgs 39/2013. L'entrata in vigore del provvedimento è prevista per il prossimo 4 maggio, per cui la disposizione comincerà a produrre i propri effetti già con il rinnovo degli organi elettivi di numerosi Comuni della fine del prossimo mese. Va sottolineato che queste regole non si estendono ai responsabili che nei Comuni privi di dirigenti esercitano funzioni dirigenziali. La stessa incompatibilità è prevista tra lo svolgimento di ruoli dirigenziali in una Pa e gli incarichi di consigliere e/o di assessore regionale, e con l'essere componente dell'organo di indirizzo degli enti di diritto privato controllati dalla regione, da Province o da Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti. In tutti questi casi matura l'incompatibilità, per cui i i soggetti interessati devono effettuare una scelta entro i 15 giorni successivi alla contestazione; nel caso in cui ciò non avvenga il legislatore prevede la decadenza automatica. Gli effetti di queste norme meritano una valutazione approfondita: nei fatti, con queste regole, lo svolgimento, nella stessa regione di compiti dirigenziali in una Pa o di segretario in un Comune condiziona il corpo elettorale di un altro municipio. Non è chiara, in questo quadro, la ragione dell'esclusione dei piccoli e medi Comuni dall'ambito di applicazione della disposizione. Occorre inoltre sottolineare che i segretari comunali e provinciali, in quanto responsabili anticorruzione, sono espressamente indicati come i soggetti che devono vigilare sulla corretta applicazione di queste disposizioni. Essi devono contestare tanto le ragioni di inconferibilità quanto quelle di incompatibilità, e devono provvedere alla segnalazione all'Autorità anticorruzione, a quella Antitrust e alla procura regionale della Corte dei Conti delle violazioni che accertano. Tutti gli eletti devono, al momento dell'insediamento e con cadenza annuale, dichiarare l'insussistenza di cause di inconferibilità; questa è condizione per potere svolgere questo incarico. La disposizione irroga la sanzione del divieto per i cinque anni successivi di attribuzione di qualunque tipo di incarico in una amministrazione pubblica nel caso in dichiarazione mendace, ferme restando le sanzioni penali previste dall'ordinamento in questi casi. Infine, il decreto legislativo espressamente prevede l'irrogazione della sanzione della nullità per tutti gli incarichi che vengono conferiti in violazione delle nuove regole sulle incompatibilità e sulle inconferibilità di incarichi amministrativi.

Fonte: Sole24Ore

 

 

Pubblica Amministrazione: Alienazioni per spese correnti solo con i conti verso il crack

Con le norme attuali, le alienazioni di patrimonio possono essere usate a copertura di disavanzi correnti o al finanziamento di debiti fuori bilancio solo da enti che abbiano deliberato il piano di riequilibrio pluriennale o il dissesto. L'articolo 193 del Tuel prevedeva che per salvaguardare gli equilibri si potessero utilizzare i proventi da alienazioni di beni patrimoniali disponibili. La norma consentiva agli enti in difficoltà l'impiego, per far fronte a disavanzi, anche di tutte le entrate straordinarie da alienazioni di patrimonio disponibile. Due norme specifiche, invece, autorizzavano tutti gli enti all'impiego delle plusvalenze da alienazioni per finanziare spese correnti non ripetitive (articolo 3, comma 28, legge 350/2003) e le quote capitale di rimborso del debito (articolo 1, comma 66. legge 311/2003).

Questa facoltà ora è caduta con l'abrogazione delle due norme con l'articolo 1, commi 441 e 442 della legge 228/2012. Il comma 443 ha previsto che, in base all'articolo 162, comma 6 del Tuel, i proventi da alienazioni possano essere destinati solo a copertura di spese d'investimento o a riduzione del debito. Il comma 444, integrando l'articolo 193 del Tuel, ha stabilito che i proventi della cessione di patrimonio siano utilizzabili solo per finanziare squilibri di parte capitale. Per salvaguardare gli equilibri è invece possibile modificare tariffe e aliquote dei tributi. Un ente in condizioni "normali", dunque, non può usare le alienazioni per finanziare disavanzi correnti o debiti fuori bilancio, né delle plusvalenze per spese non ripetitive o per il rimborso del debito.

Se il piano di riequilibrio è approvato dalla Corte, invece, è possibile ricorrere a mutui per la copertura di debiti fuori bilancio riferiti a spese d'investimento (in deroga all'articolo 204, comma 1 del Tuel) e accedere al fondo di rotazione: a patto (articolo 242-bis, comma 8 lettera g) che l'ente abbia portato aliquote o tariffe al massimo, si sia impegnato ad alienare il patrimonio non indispensabile ai fini istituzionali e abbia rideterminato la dotazione organica. L'impegno alle alienazioni è un prerequisito, nel piano di riequilibrio, per ricorrere al debito e al fondo di rotazione. È quindi possibile vendere patrimonio per finanziare disavanzo corrente solo se l'ente ha intrapreso un percorso di risanamento "coatto".

Il dissesto è l'altra situazione che consente l'utilizzo del patrimonio per finanziare (anche) spese correnti, perché il commissario (articoli 252 e 255 del Tuel) può valersi delle alienazioni patrimoniali per reperire le risorse necessarie a liquidare i creditori.

Fonte: Sole24Ore

 

 

Garante Privacy: obbligo segnalazione abusi per le TLC

Per le società di telecomunicazioni e gli Internet provider scatta l’obbligo di segnalare gli abusi in materia di violazione della privacy subiti dagli utenti, comprese le azioni illegali compiute sui propri database.

Si parla, precisamente, di contromisure che le TCL e gli Internet provider devono prendere nel caso in cui si verifichino i "data breach”, sancite dal Garante della Privacy e regolamentate con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

In seguito alla violazione dei dati sensibili causata da attacchi informatici o altri tipi di eventi avversi, quindi, le società devono comunicare quanto avvenuto entro 24 ore all’autorità per la privacy fornendo tutte le informazioni necessarie per valutare la gravità della violazione.

Sul sito del Garante è presente un modello di comunicazione che le TLC e Isp possono utilizzare per rendicontare gli abusi: in caso di mancata comunicazione, o anche nel caso in cui i dati siano fati pervenire oltre i limiti stabiliti, sono previste sanzioni amministrative da 25mila a 150mila euro.

La nuova normativa stabilisce anche l’obbligo di comunicare direttamente agli utenti l’eventuale violazione subita, ma solo nei casi ritenuti più gravi.

Fonte: pubblicaamministrazione.net

 

 

Attualità: Convivente «tutelato» sulla casa

Sì alla tutela possessoria al convivente "more uxorio" messo alla porta della casa familiare per la fine della relazione. A riconoscerla, per la prima volta, è stata la Cassazione con la sentenza 7214 del 21 marzo scorso.

La Corte ha esaminato la vicenda di un uomo che aveva venduto alla convivente la casa dove si era svolta sino a quel momento la vita della famiglia di fatto. Ma circa due mesi dopo la vendita, la neoproprietaria aveva escluso il compagno dal godimento dell'abitazione. Quest'ultimo, quindi, aveva agito in giudizio contro la ex convivente con l'azione di reintegra nel possesso. E la domanda dell'uomo era stata accolta sia in primo, sia in secondo grado.

La ex compagna ha quindi fatto ricorso in Cassazione contro la pronuncia della Corte d'appello. Tra l'altro, la donna ha affermato che la convivenza di fatto – dato che mancano gli elementi propri del matrimonio – non può far sorgere in capo al partner non proprietario del bene una situazione di compossesso. Piuttosto, si creerebbe, secondo la donna, una relazione di semplice ospitalità. È questo, in effetti, il nocciolo della questione giuridica: qualificare il rapporto del convivente con la casa familiare (se ospite o possessore) non è senza rilevo, dato che l'articolo 1168 del Codice civile non garantisce la tutela possessoria a chi ha una relazione con il bene «per ragioni di servizio o di ospitalità», mentre la concede al possessore e al detentore.

Con la sua decisione la Corte di cassazione (pur escludendo un completo pareggiamento tra unione libera e matrimonio) cambia indirizzo rispetto al precedente orientamento, che, peraltro, era già stato superato in diverse occasioni dai giudici di merito. In particolare, la Cassazione qualifica la posizione del convivente espulso dall'abitazione come vera e propria detenzione tutelabile, facendo così propria la tesi secondo cui questa unione non può essere relegata nella sfera dell'irrilevanza giuridica, e ciò stante «la dignità stessa del rapporto di convivenza di fatto».

Per la Cassazione, quindi, come il coniuge, anche il componente della famiglia di fatto può esercitare l'azione di spoglio nei confronti dell'altro partner, anche se il primo non ha un diritto di proprietà sulla casa che, durante la convivenza, è stato nella disponibilità di entrambi. E lo fa valorizzando i recenti interventi del legislatore a tutela della famiglia di fatto, come pure la giurisprudenza della Corte costituzionale, che riconosce protezione alla convivenza paraconiugale in base all'articolo 2 della Costituzione, che tutela l'individuo sia come singolo sia nelle «formazioni sociali ove si svolge la sua personalità».

La sentenza della Cassazione si fonda sul presupposto – del tutto condivisibile – che il convivente "more uxorio" non ha un rapporto con la casa precario e passeggero (come accade per l'ospite, ossia colui che si trovi nell'abitazione per concessione discrezionale del partner proprietario) ma basato su un interesse proprio. La decisione, peraltro, appare decisamente in linea con la mutata sensibilità sociale, favorevole a riconoscere – come si legge nella sentenza – «rilevanza giuridica» e «dignità» al rapporto di convivenza non matrimoniale «la quale – con il reciproco rispettivo riconoscimento di diritti del partner, che si viene progressivamente consolidando nel tempo, e con la concretezza di una condotta spontaneamente attuata – dà vita, anch'essa, a un autentico consorzio familiare, investito di funzioni promozionali».

Infine, la Corte indica al convivente proprietario la giusta strada da percorrere per riavere la piena disponibilità del l'abitazione quando finisce la relazione: avvisare il partner e concedergli un termine congruo per reperire un'altra sistemazione.

Fonte: Sole24Ore

 

 

Ministero del Lavoro: il Vademecum sulla Riforma del Lavoro 

Con la nota prot. 7258 del 22 aprile 2013, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato un vademecum per i propri ispettori e per coloro che operano sul mercato del lavoro, al fine di orientarli in fase di applicazione della Riforma del Mercato del Lavoro (Legge n. 92/2012).

Nell’area documenti Quadrinet: LEGGE N.92 2012 - VADEMECUM

Fonte: dpl modena

 

 

INPS: diritto del padre al congedo obbligatorio e al congedo facoltativo - modalità operative

Con messaggio n. 6499 del 18 aprile 2013, l’INPS fornisce le istruzioni operative cui i datori di lavoro devono attenersi per effettuare il conguaglio della indennità di congedo facoltativo e obbligatorio anticipata al lavoratore e per denunciare nel flusso mensile UniEmens le giornate di assenza dal lavoro fruite, a tale titolo, dal padre lavoratore.

Nell’area documenti Quadrinet: Messaggio numero 6499 del 18-04-2013

Fonte: dpl modena

 
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