Alcune riflessioni sull’anno pesante che si sta chiudendo PDF Stampa E-mail

L’anno che si concludendo per la Pubblica Amministrazione è stato tra i più difficili degli ultimi decenni e certamente del nuovo millennio in cui ci troviamo. Il governo della Capitale è stato tra i peggiori che si ricordi per l’incapacità, la confusione e sovente anche per l’atteggiamento di arroganza con la quale è stata amministrata la cosa pubblica.

Non è una nostra valutazione ma di organismi quali l’ANAC, la Prefettura, il Governo stesso, ecc., cosa che fornisce l’idea della situazione di degrado in cui i dipendenti di Roma Capitale, accusati di ogni nefandezza si sono trovati a lavorare.

Del resto il “leit motiv” ripetuto come un “mantra” ogni giorno degli ultimi due anni, nei confronti di tutto il personale capitolino era stato: “sono tutti incapaci e corrotti”.

Affermazioni distruttive, offensive ed insensate che hanno rotto la collaborazione tra la precedente Amministrazione e il personale pubblico, che viceversa ha dimostrato di possedere notevole dignità e compostezza.

La campagna del fango o di altro peggio, che non citiamo per pudore, riversata nei confronti del personale capitolino, tra le cui fila certamente non mancano le “magagne” come si dice a Roma, ha avuto come effetto solo quello di demotivare le persone e far crollare la propensione al lavoro e alla ricerca di soluzioni in una città, che viceversa ne ha disperato bisogno rispetto alle numerose problematiche che presenta.

La nuova Giunta Commissariale alla quale va il benvenuto di Quadrinet ha avuto in queste prime settimane il merito di mettere da parte i pregiudizi per affrontare le situazioni e il rapporto con il personale capitolino in modo finalmente nuovo e collaborativo nell’interesse comune del buon andamento dell’Amministrazione per dare risposte positive ai bisogni della città.

Ci auguriamo che con l’anno nuovo ci sia effettivamente un inversione decisa di tendenza e riprendano anche gli investimenti sulla Pubblica Amministrazione, realtà ineliminabile in qualsiasi società che voglia definirsi civile, che va quindi anch’essa tutelata, migliorata e valorizzata.

 

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