Editoriale: Regione Lazio - la super casta e il senso delle Regioni. PDF Stampa E-mail

La Regione Lazio è una delle più indebitate d’Italia e a causa del malgoverno degli ultimi anni esercita una fortissima pressione fiscale sui suoi cittadini. A causa di ciò nel corso degli ultimi anni sono stati chiusi molti piccoli ospedali provinciali, ridotti i posti letto e nell’insieme è stata ridotta l’assistenza sanitaria ai cittadini del Lazio.

Se si chiede ai cittadini di cosa si occupa la Regione pochi lo sanno, ma se si chiede se i Consiglieri Regionali sono ben retribuiti la gran parte risponderanno di si.

Tuttavia fino all’esplodere della crisi in pochi sapevamo effettivamente che le dimensioni dello spreco e delle ruberie fossero così ampie, rilevanti e sguaiate nel loro svolgersi, come dimostra la festa da 20.000 euro di un consigliere regionale, imperniata su centinaia di personaggi travestiti da maiali.

I fatti della Regione Lazio ci fanno comprendere che coloro che sono stati votati pochi anni or sono, già in piena crisi economica mondiale e nazionale, per custodire la cassaforte dei nostri denari regionali e che dovevano utilizzarli per migliorare la salute dei cittadini e fare investimenti per rilanciare l’economia del territorio, si sono invece ingegnati per saccheggiarla legalmente.

Si, proprio legalmente, in quanto il saccheggio è stato fatto proprio da chi fa le leggi, mediante l’emanazione di norme che li autorizzavano a tale scopo.

Più che toccare il fondo, qui si è profondati.

Basta con le parole, sono ormai necessarie le dimissioni di tutti i consiglieri e l’approvazione di leggi a livello nazionale che impediscano che tali fatti avvengano nuovamente.

Infine, un considerazione ormai si fa strada in molti, circa il fatto che le Regioni da quando esistono hanno combinato più sprechi e più guai di quanti ne abbiano risolti. In Italia negli ultimi mesi le più grandi Regioni sono state travolte da scandali dirompenti: il Lazio, la Lombardia, la Campania e la Sicilia.

E’ ormai opportuno un ripensamento serio dell’autonomia regionale, se ha senso ancora l’esistenza delle Regioni e non siano invece sufficienti solamente lo Stato e i Comuni per governare il nostro paese. L’Italia è infatti storicamente la nazione dei Comuni e non delle regioni create a tavolino nel dopoguerra.

 

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