Accordo sul Pubblico Impiego per il rinvio della riforma Brunetta: polemiche e analisi a confronto PDF Stampa E-mail
Pubblica Amministrazione

Lo scorso 4 febbraio 2011 le OO.SS. CISL, UIL e altre sigle minori hanno firmato un’intesa con il Governo che pone forti paletti all’applicazione del D.lgs. 150/2009, in particolare sono stati affermati i seguenti tre principi, che dovranno adesso essere ratificati:

  1. le retribuzioni attuali non potranno essere ridotte per effetto dell’applicazione dei famosi pagellini delle fasce 25-50-25;
  2. le valutazioni dei pagellini potranno essere applicate solamente in caso di nuove risorse aggiuntive messe nella contrattazione a partire dal 2011;
  3. si riaprono nuovamente spazi per la contrattazione e le relazioni sindacali di fatto fortemente compresse dal D.lgs. 150/2009.

Il tutto è scritto nelle poche righe di una sola pagina.

Tuttavia l’accordo è stato contestato dalla CGIL e dalle organizzazioni di base con varie tonalità, fino qualcuno ad accusare il documento di svendita del personale pubblico e di futura irrilevanza delle relazioni sindacali.

Ma dal fronte opposto giunge chiara la posizione dell’Associazione dei giovani dirigenti della Pubblica amministrazione che quale parte datoriale, vede con forte preoccupazione l’arresto della marcia della riforma brunetta e il recupero di spazio a favore delle organizzazioni sindacali.

Quadrinet valuta molto positivo l’intesa raggiunta con il Governo circa il congelamento degli aspetti più negativi di quella che è apparsa più che una riforma una controriforma propedeutica allo smantellamento definitivo della Pubblica Amministrazione e dei suoi molesti servitori appunto i dipendenti pubblici.

L’alternativa all’accordo come ha scritto il segretario della Cisl Funzione Pubblica Giovanni Faverin è il taglio delle retribuzioni per molti con l’applicazione dei pagellini e la costrizione degli spazi di azione della contrattazione collettiva.

Sul sito il testo dell’accordo.

News del 10 Febbraio 2011

 

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