Pubblica amministrazione: Al via i conti pubblici trasparenti PDF Stampa E-mail
Pubblica Amministrazione

Il 5 maggio scorso il Comune di Milano (Giunta Moratti) ha approvato il consuntivo 2010 dichiarando un avanzo di amministrazione, cioè un "tesoretto" extra, da 186 milioni di euro. L'altroieri, 24 giugno, lo stesso Comune di Milano (Giunta Pisapia) ha denunciato un buco potenziale della stessa cifra per quest'anno. Il fatto curioso è che, formalmente, hanno ragione entrambi: il dato sostanziale è che i documenti di finanza pubblica nella loro struttura attuale non funzionano.

Il problema non è solo milanese (il Comune di Napoli, per fare un esempio fra i tanti, negli ultimi anni ha puntualmente approvato preventivi in rosso e consuntivi con avanzi), ed è al centro del settimo decreto attuativo del federalismo fiscale, quello sulla «armonizzazione» dei sistemi contabili di Regioni, Province e Comuni, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 145 di venerdì scorso (Dlgs 91/2011).

Il provvedimento, in realtà, punta molto più in alto rispetto a una semplice «armonizzazione» dei bilanci locali, e detta una ristrutturazione radicale delle modalità con cui si iscrivono entrate e uscite: l'obiettivo è quello di rendere i bilanci più fedeli alla realtà che dovrebbero rappresentare, oltre che più trasparenti e confrontabili fra di loro. Il meccanismo chiamato a superare problemi come quello milanese è il nuovo principio di competenza finanziaria, che impone di iscrivere a bilancio entrate e uscite solo nell'esercizio in cui le «obbligazioni giuridicamente perfezionate» arrivano a scadenza. In pratica, le entrate e le uscite possono essere accertate e impegnate solo nell'anno in cui scadono i termini per l'incasso effettivo. Si tratta di un avvicinamento sostanziale della contabilità pubblica (finanziaria) a quella tipica delle aziende (economico-patrimoniale), al punto che le voci andranno disaggregate secondo entrambi i sistemi e l'obiettivo finale sarà quello di arrivare a un utilizzo diffuso anche in ambito pubblico del bilancio consolidato, che permetterà di valutare i risultati dell'ente insieme a quelli degli organismi controllati e partecipati.

La previsione, rivoluzionaria rispetto ai meccanismi attuali, è "nascosta" nell'ultimo articolo del Dlgs (il 25), quello dedicato alla sperimentazione del nuovo sistema a partire già dal prossimo anno in un gruppo di enti che, come concordano Governo e amministratori locali, dovrà essere il più ampio possibile. L'idea è di individuare almeno un centinaio di Comuni (oltre a un gruppo di Province), in cui dovranno esserci anche città importanti sia al Nord sia al Sud. La sperimentazione avrà una prima verifica a fine 2012, e poi i check up si susseguiranno a intervalli di sei mesi.

Fonte: Sole24Ore

News del 2 Luglio 2011

 

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