Pubblica Amministrazione: Appalti «verdi» per gli acquisti della Pa PDF Stampa E-mail
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Dopo un’attesa durata oltre un anno, la Camera ha approvato definitivamente il Ddl in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Un provvedimento “denso”, poiché i 79 articoli e gli 11 capi che lo compongono sono ricchi di disposizioni che, ad ampio raggio, incidono sui vari ambiti oggetto della tutela ambientale. Su tutte spiccano le norme che rendono obbligatorio per la Pa il ricorso ad appalti verdi (Gpp – Green public procurement).

Per la tutela delle matrici arrivano norme contro lo sversamento di idrocarburi in mare e i contratti di fiume; si aggiunge l’incremento dei fondi per le aree marine protette e la proroga al 31 dicembre 2016 per la redazione del Piano tutela acque regionale. Norme specifiche riguardano il ripristino ambientale nei siti di interesse nazionale. Il profilo energetico è impegnato con gli impianti ibridi alimentati da rifiuti e impianti termici mentre registri di carico e scarico per i piccoli produttori, imprenditori agricoli e formulario, compostaggio aerobico arricchiscono le norme sulla gestione dei rifiuti. Tra le molte disposizioni, alcune appaiono particolarmente rilevanti:

in caso di incidenti in mare con sversamento di idrocarburi, il proprietario del carico deve munirsi di assicurazione a copertura integrale dei rischi, anche potenziali;

per alcuni settori (per esempio lampade e moduli per l’illuminazione pubblica) diventa obbligatorio il Gpp per gli “acquisti verdi” della Pa; per altri l’obbligo si limita al 50% delle forniture. La norma interviene anche sul Codice appalti;

viene aggiunto l’articolo 68-bis, al Codice ambientale (decreto legislativo 152/2006) per l’introduzione del contratto di fiume, il nuovo strumento volontario per la gestione del territorio;

le acque reflue di vegetazione dei frantoi oleari sono assimilate alle acque reflue domestiche ai fini dello scarico in pubblica fognatura;

il ministero dell’Ambiente ha un anno di tempo per stabilire i criteri che consentono ai Comuni la misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico;

nei casi di eccezionale e urgente necessità di tutela della salute e dell’ambiente, le Regioni, diffidate dal ministero hanno 60 giorni di tempo (e non più un «congruo termine») per adottare le iniziative necessarie per garantire la corretta gestione dei rifiuti;

con il nuovo articolo 306­bis del Codice ambientale entrano in vigore nuove regole per la determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei Sin. È prevista, infatti, una proposta transattiva rimessa alla valutazione del ministero dell’Ambiente;

arriva il credito d’imposta per i titolari di reddito d’impresa che nel 2016 daranno luogo a bonifiche di amianto su beni e strutture produttive in Italia (50% delle spese sostenute e investimenti non inferiori a 20.000 euro). Il ministero dell’Ambiente adotterà le disposizioni attuative;

le imprese che partecipano ad appalti pubblici, registrate Emas o coertificate Uni En Iso 14001, godono di una riduzione, rispettivamente, del 30 e del 20% della cauzione. Questa scende del 20% anche per le imprese che hanno almeno il 50% dei beni o servizi oggetto del contratto con marchio Ecolabel;

le competenze dell’Osservatorio nazionale sui rifiuti (non operante dal 2010) passano al ministero dell’Ambiente che, avvalendosi di Ispra individua costi standard e sistemi tariffari nonché schemi tipo di contratto di servizio per i rifiuti urbani;

per i rifiuti il cui trattamento non contribuisce al raggiungimento delle finalità previste dal decreto legislativo 36/2003 sulle discariche, l’Ispra entro 90 giorni dovrà approvare i criteri per collocare i rifiuti in discarica senza trattamento;

le miscelazioni di rifiuti non vietate dall’articolo 187 del Codice dell’ambiente non devono essere autorizzate e, anche se effettuate da soggetti autorizzati «non possono essere sottoposte a prescrizioni o limitazioni diverse od ulteriori rispetto a quelle previste per legge».

Fonte:ilSole24Ore.com

 

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