Pubblica Amministrazione: con l’applicazione delle delibere CIVIT cresce l’incertezza e la burocratizzazione PDF Stampa E-mail
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Grido di allarme di molte amministrazioni pubbliche e dell’associazione dei giovani dirigenti pubblici sulle recenti delibere della Civit, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni, che ha emanato linee guida in materia di programmazione, piani triennali per la trasparenza, l’integrità e in materia di valutazione.

Infatti, in questo momento  le amministrazioni pubbliche stanno aggiornando i propri sistemi di valutazione, con riferimento alla dirigenza, definendo i sistemi per il restante personale e per la misurazione della performance organizzativa. Durante questa  fase è importante  che i sistemi di valutazione non si trasformino in procedimenti amministrativi farraginosi.

Secondo AGDP  vi sono forti timori che le amministrazioni si avviino “ad adottare sistemi di valutazione con obblighi probatori a carico dei dirigenti onerosissimi, che renderanno lo svolgimento della funzione datoriale della valutazione poco agevole e favoriranno il contenzioso.” Sempre secondo l’AGDP, la necessità di applicare i sistemi di valutazione a tutto il personale con l’obbligo di differenziarlo in fasce, richiede l’adozione di sistemi semplici, secondo modelli privatistici, che evitino l’approccio processuale giudiziario che obbliga il dirigente a prove diaboliche nel caso non si ritenga di valutare al massimo un dipendente.

L’Associazione afferma che in particolare, la  delibera 124/2010 “cita alcune procedure da prevedere nei sistemi di valutazione che richiamano meccanismi, quali organi terzi e commissioni, reintroducendo la conciliazione obbligatoria, resa facoltativa dal Collegato lavoro. Tutto ciò è ben lontano dal modello aziendale e privato, rende costosa la gestione del personale e non fa che, per l’appunto, alimentare il contenzioso”.

Il parere di Quadrinet converge con quello dell’AGDP circa il fatto che le procedure di valutazione della dirigenza e del personale debbano essere il più possibile semplici e ricostruibili facilmente nel loro iter, in quanto solamente ciò è garanzia di trasparenza nella valutazione, di efficacia ed economicità della stessa al fine di evitare che alla semplificazione delle procedure di gestione dei servizi di supporto (protocollo, personale, ecc.) si contrapponga la burocratizzazione delle procedure di valutazione con la costituzione di uffici e personale dedicati a tempo pieno con elevati costi.

News del 2 Febbraio 2011

 

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