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Pubblica Amministrazione: Fattura elettronica verso la PA, pronti per lo switch-off? |
Pubblica Amministrazione |
Entrerà in vigore il prossimo 6 giugno il Decreto datato 3 aprile 2013 che sancisce l’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione: su oltre 2milioni di fornitori interessati dalla nuova normativa, tuttavia, solo il 2% è pronto per lo switch-off. Una percentuale minima di fornitori, infatti, interagisce con gli enti pubblici sfruttando ilMercato Elettronico della PA(MePA), mentre attraverso ladematerializzazionesi potrebbero risparmiare non poche risorse, basti pensare che si contano circa 600 miliardi di documenti cartacei prodotti in un anno con il conseguente dispendio di ore di lavoro "perse” pari a 10 miliardi in dodici mesi. A due mesi dalla data che segnerà l’introduzione della nuova normativa riparte KEY4PAPERLESS2014, ilroadshow informativoitinerante dedicato alle tematiche legate alla dematerializzazione che prenderà il via da Milano il 9 aprile, spostandosi poi a Padova il 15 maggio, a Roma l’11 giungo e a Napoli il 16 ottobre. Promosso da ItAgile in collaborazione con Credemtel, Land e Docugest, il roadshow sarà strutturato attraverso 4 workshop (conaccesso gratuitoprevia registrazione sul sito dell’evento) a che forniranno precise linee guida per favorire un completo al digitale seguendo passo dopo passo la regolamentazione vigente. Ivantaggi della dematerializzazionesono stati illustrati con chiarezza da Giovanni Manca, esperto di digitalizzazione documentale nelle PA e sicurezza ICT: «La dematerializzazione, ovvero la sostituzione del documento cartaceo con il documento elettronico e la sua trasmissione e gestione per via informatica e telematica, viene presentata talora in maniera eccessivamente semplicistica, come mera sostituzione di supporti. In realtà si tratta di un processo che riguarda grandi aziende, così come micro e piccole imprese e che comporta obblighi prescritti dalla legge ma anche ingenti risparmi: un risparmio di 7 euro a fattura se gestita in formato elettronico e 5,2 euro per ogni singolo documento vidimato con una firma elettronica.» Fonte: pubblicaamministrazione.net |
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