Ultimi articoli commentati
- Salario accessorio dei dipendenti comunali: diciamo la verità!! (5)
- Governo: Decreto Legge n. 101/2013 e pensionamento del personale pubblico (1)
- Roma Capitale: decaduti o in corso di ritiro i concorsi per dirigente (1)
- Roma Capitale: riduzione della spesa per il personale, nuovi criteri per gli incarichi di p.o. e nuove assunzioni di dirigenti? (1)
- Pubblica Amministrazione: largo ai giovani? (1)
Phoca - Google AdSense Easy
Pubblica amministrazione: In salvo gli incrementi in anticipo sul fermo |
Pubblica Amministrazione |
I Comuni che nel bilancio pluriennale dell'anno scorso hanno previsto un aumento delle addizionali Irpef nel 2012 non inciampano nel blocco dei tributi disposto con la manovra estiva del 2008, e si possono disinteressare anche dei limiti previsti dalla «semilibertà» fiscale concessa con il decreto sul Fisco dei sindaci. Lo ha chiarito la Corte dei conti della Lombardia, che nella delibera 202/2011 ha "promosso" le delibere con cui un Comune (San Colombano al Lambro, 7.500 abitanti in provincia di Milano) aveva deciso di portare al 7 per mille l'addizionale nel 2012. Com'è possibile, visto che le aliquote locali sono congelate dal 2008, e il federalismo fiscale le sblocca solo per i Comuni dal Fisco più leggero, e senza permettere di superare il tetto del 4 per mille? Il ragionamento della Corte poggia su una ragione di calendario. Nel 2010, quando San Colombano ha previsto l'innalzamento al 7 per mille dall'anno prossimo, era in vigore il primo blocco (quello disposto con il Dl 112/2008), che si sarebbe esaurito nel 2011. Il prolungamento è arrivato dopo, quando il Comune aveva già messo a bilancio le nuove aliquote. Risultato: tutti i Comuni che nel pluriennale dell'anno scorso hanno previsto incrementi dal 2012 erano liberi di farlo. Fonte: Sole24Ore News del 17 Maggio 2011 |
Se invece non siete registrati a questo sito dovete inserire obbligatoriamente un nome ed un indirizzo e-mail valido.
I commenti sono moderati dall'amministratore.