Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha firmato l'atteso decreto che indice le elezioni amministrative per il 31 maggio prossimo, con eventuale ballottaggio per l'elezione dei Sindaci domenica 14 giugno 2015.

L'emanazione del provvedimento, datato 19 marzo 2015, consente lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto e in 515 Comuni, come prevedono l'articolo 7 del Dl 98/2011 e il comma 399, articolo 1, della legge 147/2013 (Stabilità 2014).

L'election day

Per trovare una data buona che consentisse lo svolgimento contemporaneo di elezioni regionali e amministrative, tra festività civili e religiose, il Governo è ricorso all'emanazione del decreto legge 17 marzo 2015 n. 27 (si veda l'articolo sul Quotidiano degli Enti locali e delle Pa del 20 marzo 2015).
Questo, modificando il comma 1, secondo periodo, della legge 165/2004 n. 165, ha allungato di sei giorni il periodo entro il quale avrebbero potuto svolgersi le regionali, e precisamente fino alla prima domenica successiva alla scadenza dei 60 giorni dalla fine del mandato (27 maggio) di Presidenti e Consigli: il 31 maggio 2015. Giorno compatibile anche con le elezioni amministrative, che per legge devono svolgersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.

I comizi elettorali

In base alle istruzioni contenute nella circolare del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del 24 marzo 2015 n. 9 (si veda il Quotidiano del 27 marzo 2015), e come ribadito anche dal decreto Interno del 19 marzo, i Prefetti, relativamente ai Comuni, e i Governatori, relativamente alle Regioni, ora possono adottare i decreti di convocazione dei comizi elettorali e quindi inviarne copia ai diversi dipartimenti e uffici del Viminale (Gabinetto del ministro, direzione centrale per gli Utg e le Autonomie locali, Servizi elettorali).

Fa eccezione la Liguria, Regione in cui i comizi elettorali sono convocati con decreto del Prefetto di Genova.

Fonte: ilsole24ore.com