Pubblica Amministrazione: Rendiconto 2013 e Assestamento 2014. Concluso l’esame presso la Commissione bilancio del Senato PDF Stampa E-mail
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La Commissione bilancio del Senato ha concluso l’esame dei ddl "Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013" (ddl 2541) e "Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014" (ddl 2542), già approvati dalla Camera.

L’esame dei provvedimenti presso l’Aula slitta alla prossima settimana, per consentire al Parlamento l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale (tredicesimo scrutinio) e l'elezione di due componenti il Consiglio superiore della magistratura (decimo scrutinio).

Ritirati tutti gli emendamenti, è stato accolto dal Governo un ordine del giorno presentato al ddl di Assestamento riguardante il ripristino di contributi a favore dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus.

Intervenendo sul ddl Rendiconto, il vice ministro Morando è tornato a ricordare i rilievi contenuti nel giudizio di parificazione della Corte dei conti, nel quale emerge un aumento, nel 2013 rispetto l'anno precedente, del fenomeno delle eccedenze di spesa, consistente nel pagamento di somme prive del relativo impegno o della necessaria autorizzazione; l’anomalia è dovuta al pagamento di spese obbligatorie e indifferibili - il più delle volte stipendi del personale - che devono essere erogate prima dell'adeguamento della relativa autorizzazione di bilancio e dell'assunzione dell'impegno contabile. Da un'analisi disaggregata di tale fenomeno contabile - ha proseguito Morando - emerge che circa 8 milioni di euro di eccedenza di spesa sono imputabili al Ministero delle infrastrutture e trasporti, 30 milioni al Ministero della difesa e circa 1 miliardo di euro al Ministero dell'istruzione, università e ricerca.

Considerato che il carattere formale, ma non sostanziale della legge di bilancio nel nostro ordinamento contabile fa sì che le spese obbligatorie per legge e indifferibili debbano essere liquidate a prescindere dall'autorizzazione di bilancio, il vice ministro ha prospettato due soluzioni per rimediare a tale anomalia: la prima consiste nel fronteggiare le eccedenze di spesa emerse nel rendiconto, attraverso la legge di bilancio; la seconda, a suo avviso preferibile, è rappresentata da un'evoluzione della natura della legge di bilancio da provvedimento formale a provvedimento sostanziale, in modo da condizionare la liquidazione dell'impegno di spesa all'effettiva sussistenza di una copertura a bilancio.

Fonte: legautonomie.it

 

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