Pubblica Amministrazione: Riforma Madia, stretta sul pubblico impiego PDF Stampa E-mail
Pubblica Amministrazione

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai decreti attuativi della Riforma della PA promossa dal Ministro Marianna Madia, che ora saranno valutati dal Parlamento: numerose le novità, tra le quali l'avvio di misure drastiche per contrastare assenteismo e altre inadempienze del pubblico impiego.

Una Riforma commentata dal Ministro Marianna Madia su Twitter, dove ha sottolineato:

«Cittadinanza digitale, taglio partecipate, riduzione tempi burocratici per investimenti. Con decreti attuativi oggi uno Stato più semplice.»

Ecco le principali novità.

Pubblico impiego

Gli statali sorpresi a falsificare la presenze o a compiere altri illeciti saranno sospesi dall'incarico e dalla retribuzione entro 48 ore, dopodiché il procedimento che porta al licenziamento verrà chiuso entro un mese e non più 120 giorni. I dirigenti che non denuncia potrebbe a sua volta essere licenziato, mentre il dipendente rischia anche di dover risarcire l'amministrazione con 6 mesi di stipendio in caso di danno all'immagine della PA.

Insegnamento

Via libera alla riforma delle classi di concorso per gli insegnanti, con il passaggio da 168 e 116, comprese 13 novità.

Pin unico

Entro la fine del 2017 sarà attivo il Pin unico per consentire ai cittadini l'accesso a tutti i servizi della PA, come sancito dal nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale. I pagamenti elettronici subiranno un potenziamento, così come i sistemi di sicurezza in ambito digitale.

Forze di Polizia

Le Forze di Polizia diventano 4 con l'ingresso del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri entro il 2016. Sarà attivato il Numero Unico per le Emergenze (112).

Freedom Act

In tema di trasparenza, i siti web istituzionali dovranno contenere informazioni sui tempi di attesa medi relativi alle prestazioni sanitarie o ai debiti accumulati. Si arriverà anche a ottenere il diritto di accesso agli archivi pubblici da parte degli utenti, senza dover indicare motivazioni specifiche.

Fonte: pubblicaamministrazione.net

 

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