Pubblica Amministrazione: Soldipubblici.gov.it è online, come usare il portale della trasparenza PDF Stampa E-mail
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Il presidente del Consiglio lo ha annunciato in diretta tv ospite di Fabio Fazio a“Che tempo che fa?”su RaiTre. Ora,è finalmente online il portale soldipubblici.gov.itil sito dove la spesa pubblica non dovrebbe avere più segreti.

Presentato come un grande sforzo del governo, che ha messo in rete e immediatamente consultabili da tutti i dati della spesa pubblica italiana, suddivisi per ente e capitolo di spesa, però,il sito non ha mancato di suscitare molti entusiasmi e qualche critica tra tutti gli osservatori.

Come usare Soldipubblici

Nelle intenzioni del governo, dunque,il sito servirà da rendiconto online e da strumento di trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini.

Secondo quanto dichiarato da Renzi, infatti, tramite l’accesso a soldipubblici.gov.itsarà possibile conoscere“tutto l’elenco dei denari, così ognuno potrà verificare quanto costa un’opera pubblica, quanto un dirigente“.

Insomma,la casa di vetro della PA ha da oggi il suo rendiconto telematico, il bilancio dello Stato dove ogni categoria soggetta all’investimento di risorse appartenenti allo Stato viene catalogata e inserita nell’apposito database.

Le istituzioni presenti all’interno del portale che, tiene a specificare il governo, si trova ancora in unaversione “beta”sono Regioni, Asl, Province, Comuni che saranno aggiornati al mese precedente grazie al collegamento con il sistema Siope, frutto di una collaborazione tra Banca d’Italia e Ragioneria Generale dello Stato, che detiene i pagamenti giornalieri delle diverse P.A.

Per cercare i dati, è sufficiente inserire la voce che si intende scoprire,ad esempio un bene o un servizio (ad esempio, il personale), insieme all’ente di riferimento (ad esempio, la regione Emilia-Romagna).

Il risultato, se presente, darà così una serie divoci che andranno a comporre la spesa effettuatadall’ente selezionato in cui compare la voce elencata.

Proprio su questo punto si stanno concentrando le prime critiche, dal momento che, a parere di chi ha accolto con maggior freddezza il sito sui conti pubblici, con il nuovo sito non è possibile scoprire con esattezza i destinatari dei fondi spesi. Il governo e l’Agenzia per l’Italia Digitale, che ha preso parte al progetto, hanno comunque confermato che nel 2015 arriverà anche questa ulteriore completezza riguardo l’informazione sulla spesa pubblica.

Fonte: leggioggi.it

 

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