Improvviso vertice tra Governo e Regioni sul caso-superticket, preceduto da un dibattito all'interno del Governo in Consiglio dei ministri. A far riesplodere una partita apertissima e duramente contestata dagli italiani, è un decreto (per il testo www.24oresanita.com) già pronto, concertato tra Salute e Ragioneria generale che, in sostanza, ripartisce il gettito che ogni Regione dovrebbe realizzare sul balzello da 10 euro su visite e analisi specialistiche nel 2011 (381,5 milioni) e poi nel 2012 (834 milioni).

Un calcolo, contestano i governatori, che cambia le carte in tavola facendo lievitare le somme a loro carico in alcune Regioni (a partire da Emilia e Veneto, oltreché Bolzano e Valle d'Aosta), e abbassandole altrove (prime Umbria, Campania e Calabria). Tutto questo considerando solo la «produzione» di prestazioni specialistiche in ospedale e calcolando solo in via presuntiva il numero di esenti o non dal pagamento del balzello, sui dati di Lombardia ed Emilia. È «allarme», affermano i governatori, e la situazione rischia di diventare «ingovernabile» fino a rendere «inapplicabile» la misura, mettendo tra l'altro spalle al muro quelle Regioni che non hanno ancora deliberato né l'applicazione del superticket, né una rimodulazione, o di usare somme dei propri bilanci per evitare il balzello, ma col «visto» dell'Economia.

Stamane le Regioni faranno una conferenza «straordinaria», proprio mentre la questione sarà affrontata in Consiglio dei ministri su proposta di Fitto e anche di Fazio. In tarda mattinata ci sarà poi il vertice pure «straordinario» col Governo, assente però con ogni probabilità il ministro del'Economia, Giulio Tremonti. «È allarme rosso», dicono intanto le Regioni. Che, forse anche dopo un incontro dei governatori di centrodestra con Berlusconi, sperano in una qualche forma di retromarcia da parte del Governo: evitare il superticket per il 2011, usando i fondi dell'edilizia sanitaria, e intanto attivare un confronto tecnico per il prossimo anno.

Fonte: Sole24Ore