Breaking News - Roma Capitale: rischio dissesto con poche idee confuse ma determinati a conseguirle. PDF Stampa E-mail
Roma Capitale

La giornata di ieri è stata di quelle memorabili per la sua convulsione. Il Sindaco di Roma Ignazio Marino dopo la notizia del ritiro del decreto legge Salva Roma ha minacciato di bloccare la città con il fermo dei mezzi di trasposto e la chiusura dei servizi pubblici a partire dalle scuole, invocando i forconi contro i politici e concludendo che si potrebbe arrivare al licenziamento del 50% dei dipendenti comunali, che abbiamo tutti capito proprio non gli piacciono, nonostante in campagna elettorale avesse più volte dichiarato di volerli valorizzare.

Sono mesi che l’attuale Amministrazione minaccia di tagliare gli stipendi ai dipendenti, non ha avviato uno straccio di programma di formazione ed aggiornamento professionale, trasmette disposizioni che il giorno dopo vengono ritirate, facendo così apparire al confronto le “grida spagnole” di manzoniana memoria come la certezza del diritto, ed adesso giunge a minacciare i posti di lavoro di persone che hanno superato concorsi pubblici per poterli ricoprire, mentre nel contempo ha assunto numerosi consulenti e dirigenti esterni e proprio nelle scorse settimane ha annunciato di volerne assumere altri, quando ancora diversi dirigenti di ruolo dell’Amministrazione sono lasciati senza incarico.

E’ passato quasi un anno dall’elezione dell’attuale Amministrazione durante il quale si è sprecato tempo prezioso per assumere i propri amici, non si è portato avanti nessun programma o progetto concreto e serio di riorganizzazione e semplificazione degli uffici, degli obiettivi, delle procedure burocratiche che sono sempre più pesanti.

L’intero mondo delle aziende comunali sembra ormai allo sbando in una situazione di incipiente fallimento finanziario, perché quello organizzativo è ormai sotto gli occhi di tutti con AMA ed ATAC.

In tutto ciò l’unica certezza sembrano essere le poche idee ma confuse a disposizione, che si cerca di portare avanti con determinazione, mentre la città affonda tra buche, sporcizia, caos ed insicurezza crescente.

 

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