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News del 3 Giugno 2010
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PROTOCOLLO D'INTESA TRA LAVORO E FUNZIONE PUBBLICA PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA P.A.
Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa per l'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e la realizzazione dell'innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione. L'impegno riguarda l'incremento dell'accessibilità dei sistemi di e-government per facilitare le relazioni amministrative con i cittadini e le imprese, contribuendo così alla semplificazione delle modalità di svolgimento dei servizi che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende ai propri utenti. 
La collaborazione tra i due Ministeri riguarderà prioritariamente: 
l'attuazione delle disposizioni del decreto legislativo n.150/2009 ("Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione") su valorizzazione del merito, produttività e valutazione della performance individuale e organizzativa; 
l'intensificazione dei servizi destinati ai cittadini e alle imprese "Linea Amica", "Reti Amiche" e "Mettiamoci la Faccia"; 
la piena attuazione del Codice dell'Amministrazione Digitale, in particolare per quanto riguarda le politiche di dematerializzazione, la circolarità della banche dati della PA e l'utilizzo diffuso della PostaCertificat@ come canale di comunicazione esclusivo con le altre Pubbliche amministrazioni e con i cittadini (il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già attivato 129 indirizzi di PEC); 
il potenziamento del controllo di gestione e dell'Operazione Trasparenza; 
la misurazione e riduzione degli oneri amministrativi a carico del sistema produttivo (con particolare riferimento alla materia della sicurezza sul lavoro) e del cittadino (in particolare per le procedure per l'accertamento dell'invalidità e dei benefici connessi). 
In particolare, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali si impegna a concorrere con le proprie strutture e banche dati all'attuazione degli obiettivi e delle soluzioni identificate nel quadro del Protocollo d'intesa; a offrire supporto per il coinvolgimento delle proprie strutture per l'attuazione e la realizzazione su base centrale e periferica delle iniziative; a dare attuazione, con le risorse finanziarie a disposizione, al Codice dell'Amministrazione Digitale come modificato e integrato dal decreto legislativo di cui all'articolo 33 della legge 18 giugno 2009, n. 69. 
Leggi il Protocollo D'Intesa del 18 Maggio 2010 
Fonte:dpl modena
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: "PA DIGITALE AVANTI TUTTA. LA CRISI NON SIA UN ALIBI"
"La situazione economica attuale può essere un catalizzatore utile a cambiare la mentalità e accelerare i processi innovativi". Dal palco del Forum PA il ministro rilancia sulla digitalizzazione: "Ora bisogna coinvolgere le imprese". Pileri (Csit): "Aziende pronte a raccogliere la sfida" 
"La crisi non può essere un alibi per bloccare quel grandioso processo di innovazione che abbiamo messo in campo nella Pubblica amministrazione". Il ministro della PA e Innovazione, Renato Brunetta, esordisce così al convegno inaugurale di Forum PA, la fiera degli enti pubblici alla Fiera di Roma.
"Semmai la crisi può diventare catalizzatore di un cambiamento iniziato con grandi investimenti in nuove tecnologie e con la messa a punto di regole chiare e certe per modernizzare gli uffici pubblici, prime fra tutte il Cad - ha sottolineato il ministro -. Dico catalizzatore perché, proprio dalla volontà di trovare una exit strategy efficace, si può velocizzare quel processo di cambiamento culturale che è alla base della nostra strategia di rinnovamento. Non basta, infatti, diffondere strumenti come la Pec e il Voip; è necessario che cambi la testa della gente, dei dipendenti pubblici, ma anche dei cittadini, e la crisi può essere una grande occasione". 
Nell'inaugurare Forum PA il ministro ha ricordato che sono due i binari su cui viaggia la ripresa: il federalismo fiscale e la riforma della PA, "perché uno Stato efficiente stimola una domanda efficiente che fa da traino all'economia tutta, coinvolgendo le imprese, soprattutto quelle più innovative". 
Imprese che si dicono pronte a raccogliere la sfida dell'innovazione, come ha ricordato Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici intervenendo al convegno inaugurale: "Con 66% delle aziende e 45% delle famiglie connesse in rete a banda larga, con l'avvio dei progetti di digitalizzazione della Pa, il Paese si trova solo a metà strada del processo di evoluzione verso le infrastrutture digitali - ha detto Pileri -. Proprio l'attuale fase di crisi impone di avanzare a passi rapidi su questa strada per ottenere consistenti risparmi sulla spesa pubblica e una maggior efficacia dell'azione delle Amministrazioni. Solo nella Sanità, per esempio, avere il 100% dei medici in rete e il 100% delle ricette e certificati in formato digitale, porterebbe a risparmi intorno ai 9,0 miliardi di euro l'anno". "Se è vero che per lo sviluppo di servizi avanzati si possono già utilizzare le infrastrutture esistenti - ha concluso Pileri - si tratta comunque di un p asso inferiore alle potenzialità del digitale. La realizzazione di infrastrutture Tlc di nuova generazione è indispensabile. La partnership fra pubblico-privato rispettosa dei diversi ruoli e responsabilità, può essere la chiave per completare il passaggio alle Ngn nel giro di un decennio" . 
Di banda larga ha parlato anche il neo-presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha annunciato il suo impegno a fare accordi con gli operatori per portare il broadband anche in quelle zone "ancora non coperte, ma ricche di Pmi che sono il patrimonio economico più importante della regione e che devono essere messe nella condizione di essere più competitive". 
"A fianco delle politiche di sviluppo della banda larga la Regione renderà al più presto operativi i dettami della riforma Brunetta sul merito e sulla produttività del lavoro pubblico (stamattina è stato firmato un protocollo ad hoc tra la stessa Polverini e il ministro Brunetta ndr) - ha detto il presidente della Regione -. Inoltre i tecnici regionali stanno lavorando alla diffusione della Pec e della firma digitale per velocizzare, da una parte, la comunicazione con i cittadini e, dall'altra, le procedure interne". 
Anche il presidente dell'Upi (Unione Province Italiane), Giuseppe Castiglione, ha ricordato l'impegno degli enti locali verso un nuovo modo di lavorare. "Quasi tutte le Province hanno una Pec e sono all'avanguardia nell'uso della firma digitale - ha ricordato -. Due strumenti essenziali per una PA che voglia dirsi davvero innovativa. Ma per fare il salto nel digitale c'è bisogno di larga banda: per questo abbiamo firmato con il ministero dello Sviluppo economico un protocollo per la semplificazione delle procedure di posa dei cavi. Su queste tre direttrici, Pec, firma e broadband, si sviluppa l'impegno degli enti a supporto di una PA rinnovata e più efficiente". 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: DE KERCKHOVE: "IL CLOUD? RIVOLUZIONE PSICO-TECNOLOGICA"
Il media guru considera "immense" le opportunità legate al cloud computing che però "deve ancora arrivare a maturazione". La vera sfida sarà portare la nuvola nella PA. Sandei (Ad Almawave): "Le amministrazioni vanno sostenute e stimolate" 
"Siamo entrati nell'era del cloud computing e le prospettive aperte dalla nuvola, nel mondo della comunicazione e dei servizi pubblici sono immense". Derrick De Kerckhove, uno dei più grandi studiosi dei media contemporanei, non ha dubbi: è iniziata l'era della nuvola, "un cambiamento di tipo psico-tecnologico che, però, ancora non è arrivato a maturazione".
"Nonostante sempre più aziende che gravitano nel mondo di Internet, da Amazon a Microsoft, passando ovviamente per Google, plaudono alla nuova architettura - sottolinea lo studioso, intervenendo al convegno "Ontology Cloud Computing per la comprensione dei bisogni dei cittadini. Nuove opportunità per aziende e Pubblica Amministrazione" che si è tenuto presso la Sala Almaviva di Forum PA - molte altre ancora temono i rischi collegato all'utilizzo del cloud; rischi che riguardano in special modo la questione delle privacy, quindi del trattamento dei dati, e della sicurezza".
In questo senso De Kerckhove ammette che si tratta di ostacoli "ancora esistenti e che vanno rimossi, se si vuole che la nuvola conquisti anche gli scettici" - il 54% delle aziende italiane ammette di non voler passare a soluzioni cloud proprio perché la questione della sicurezza è ancora aperta, ricorda lo studioso - "soprattutto la PA che, in quanto organizzazione complessa, più di altre beneficerebbe dell'utilizzo del cloud". 
Come riuscire, dunque, a creare fiducia intorno alla nuvola? "Rafforzando le ontologie, ovvero creando delle classificazioni dei servizi offerti tramite le architetture cloud per consentire alle pubbliche amministrazioni di disegnare e realizzare i più efficienti portali e punti di accesso - risponde Valeria Sandei, Ad di Almawave -. Bisogna, inoltre, facilitare e stimolare l'adozione di queste architetture in tutti i contesti pubblici. Si tratta però di azioni che vanno concertate a livello europeo, tra tutte le PA".
Per quanto riguarda la questione della gestione del dato, sia De Kerckhove sia la Sandei ricordano che la privacy è un problema aperto che inerisce la Rete in quanto tale e, di conseguenza, il cloud che ha in Internet il suo cuore pulsante. 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: TRASMISSIONE PER VIA TELEMATICA DEI CERTIFICATI DI MALATTIA
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 112 del 15 maggio 2010, la circolare n. 1 dell'11 marzo 2010 con le indicazioni operative per la trasmissione per via telematica dei certificati di malattia, ai sensi dell'articolo 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'articolo 69 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Leggi il Decreto Legislativo N. 150 del 27 Ottobre 2009 
Fonte: dpl modena 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ILLEGITTIMITÀ DEI CONCORSI INDETTI SOLTANTO PER CATEGORIE DI RISERVATARI 
La Corte dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 2 della legge della Regione Liguria 18 febbraio 2009, n. 3 recante «Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 2008, n. 44 (Disposizioni collegate alla legge finanziaria 2009) nella parte in cui consentendo l'indizione di un concorso riservato ad una specifica categoria di soggetti per un numero di posti pari alla metà di quelli previsti nella programmazione triennale delle assunzioni, lascia aperta la possibilità di indire concorsi interamente riservati. 
Come costantemente chiarito dalla giurisprudenza della Corte (ex multis, sent. n. 100 del 2010 e n. 293 del 2009) le disposizioni le quali prevedono procedure concorsuali che escludono la possibilità di accesso dall'esterno, nonché quelle che senza essere giustificate da peculiari e straordinarie ragioni di interesse pubblico prevedono soltanto categorie di riservatari, contrastano con il principio del pubblico concorso aperto, di cui all'art. 97, terzo comma, Cost., e con i principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione (art. 97, primo comma, Cost.). 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: AL VIA PRESSO LE COMMISSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E GIUSTIZIA DEL SENATO L'ESAME DELLE MISURE ANTICORRUZIONE NELLA P.A.
L'iter legislativo del provvedimento predisposto dal governo "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella P.A. (AS 2156) e delle proposte di legge di iniziativa parlamentare nel frattempo depositate (2164) (2168) (2174) è stato avviato in Senato martedì 11 maggio. Nel rinviare ad altra sede una valutazione delle misure anticorruzione all'esame parlamentare che si spera appropriate ed efficaci nel contrastare i fenomeni di corruzione e di illegalità che colpiscono così gravemente il nostro Paese, non si può non rilevare criticamente la necessità di mettere ordine all'iniziativa parlamentare. 
In via preliminare sarà, infatti, necessario stabilire la sede di esame delle modifiche in materia di controlli e revisione economica-finanziaria previste dagli articoli 7 e 8 del disegno di legge di iniziativa governativa (S. 2156) riguardanti gli enti locali e che riprendono le analoghe disposizioni contenute dagli articoli 29 e 30 del disegno di legge C. 3118 in materia di funzioni fondamentali degli enti locali e "Carta delle autonomie" . 
Consideriamo inappropriato e fonte di inutile confusione l'iniziativa da parte del Governo di prevedere nel disegno di legge S. 2156 disposizioni che hanno già la loro più adeguata collocazione nell'ambito del ddl C. 3118 attualmente all'esame della Commissione affari costituzionali della Camera, mentre resta ampiamente condivisibile la necessità di esaminare nel provvedimento all'esame del Senato le questioni concernenti il contrasto dei fenomeni corruttivi in seno alla PA e nei rapporti con essa. 
Ovviamente sarà cura del legislatore individuare il quadro normativo di riferimento per un rinnovato e rafforzato sistema di controlli e revisione economica e finanziaria per gli enti locali, ma si tratta qui, essenzialmente, di rafforzare e, semmai, di estendere, i principi e le buone pratiche di natura aziendale da tempo consolidati a livello internazionale ed europeo e già in atto in significative realtà locali del nostro paese. Altra questione è il doveroso contrasto ai fenomeni corruttivi ed illegali e il relativo quadro sanzionatorio per amministratori e dipendenti infedeli della PA, per i quali è auspicabile un ampio e condiviso confronto parlamentare in sede di esame dei provvedimenti di contrasto alla corruzione nella PA. 
TFR: AGGIORNATO IL COEFFICIENTE DI RIVALUTAZIONE PER IL MESE DI MAGGIO 2010
Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le quote accantonate dal 14 aprile 2010 al 15 maggio 2010, è pari al 1,162739 %. 
Fonte: dpl modena
INPS: RIVALUTATI I LIVELLI DI REDDITO FAMILIARE AI FINI DELLA CORRESPONSIONE DELL'ASSEGNO FAMILIARE
L'INPS, con la circolare n. 69 del 26 maggio 2010, informa che a decorrere dal 1° luglio 2010 sono stati rivalutati i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei. 
In base ai calcoli effettuati dall'ISTAT, la variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo tra l'anno 2008 e l'anno 2009 è risultata pari allo 0,7 %.
In relazione a quanto sopra, sono stati rivalutati i livelli di reddito in vigore per il periodo 1° luglio 2009 - 30 giugno 2010 con il predetto indice. 
Le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali, nonché i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2010 al 30 giugno 2011, alle diverse tipologie di nuclei familiari sono presenti nella Circolare N. 69 del 26 Maggio 2010
Leggi la Cicolare N. 69 del 26 Maggio 2010 


 

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